00 18/01/2009 20:43


ROMA - Si chiama Chesley Sullenberger. A lui devono la vita 155 vite persone. Grazie a lui, alla sua abilità e al suo sangue freddo, l'Airbus A320 della Us Airways, con i motori in avaria dopo uno scontro con un gruppo di uccelli, è "atterrato", senza conseguenze, nell'Hudson, il fiume che divide Manhattan dal New Jersey.

Da ieri Sullenberger, ex pilota di guerra, è "l'eroe dell'Hudson". Le pagine dei giornali sono piene della sua storia. I ringraziamenti e gli elogi si sprecano. A partire da quello del presidente uscente George W.Bush che apprezza ''la bravura e l'eroismo'' nonche' ''l'impegno e l'altruismo'' mostrati nel affrontare l'emergenza.

"Ha fatto un lavoro straordinario facendo atterrare l'aereo nell'acqua ed assicurandosi che tutti uscissero- dice il sindaco di New York, Michael Bloomberg - Ha controllato l'aereo due volte dopo che tutti gli altri lo hanno evacuato per accertarsi che non ci fosse nessun'altro a bordo. Ci assicurato che non c'era piu' nessuno''. E di "miracolo sull'Hudson'' parla il governatore David Paterson.

Ma quelli che difficilmente si scorderanno di Sullenberger sono i passeggeri dell'Airbus. ''Il capitano e' subito venuto da noi e ci ha detto di reggerci, di reggerci forte'' dice uno di loro. ''Ha fatto un lavoro grandioso - commenta un altro - gloria a lui per quell'atterraggio". E ancora: ''Ho volato in tanti aerei e quello e' stato un atterraggio fenomenale''. E tutti, ma proprio tutti, ripetono, come un mantra, tre parole: " ''Grazie, grazie, grazie''. Grazie ad un uomo che ha trasformato in un brutto ricordo quella che poteva essere una tragedia spaventosa.
(16 gennaio 2009)

La Repubblica
Vice Admin di Zerofollia Forum
Admin di Il Paradiso della poesia

Zerofollia forum Il paradiso della poesia Il mio sito