Forum dello scalatore Luogo d'incontro per salitomani

Caponanno a Cervinia...

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    -Emiliano-
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    Registrato il: 30/03/2005
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    00 03/01/2009 00:37
    Ecco un breve riassunto della mia uscita decisamente invernale, del 2 gennaio.

    Sveglia alle 7:00, uno sguardo veloce sul web per vedere la situazione meteo in Val d'Aosta e quindi parto in macchina in direzione di Chatillon - tradizionale base di partenza per la scalata a Cervinia, uno dei pochi duemilametri percorribili in bici tutto l'anno e (oltretutto) particolarmente "caldo".
    In meno di 80 minuti sono pronto per partire!




    Il termometro segna -4°C e, nonostante questo, non indosso la maglia intima pesante (che d'inverno utilizzo solo per discesa e pianura) bensì la mantellina: ben sapendo che dopo un paio di chilometri di salita sarò già bello caldo.
    Ed infatti, dopo pochi minuti di salita, mi fermo un attimo a togliere la mantellina.

    La salita alterna tratti più duri a tratti riposanti (che sono particolarmente ostici con questo freddo) e, quel che più conta, tratti al sole a tratti ancora all'ombra!
    So che il tratto più difficile lo incontrerò dopo circa un'ora di salita: i chilometri che separano i capoluoghi di Antey St.Andrè e Valtournenche sono infatti ancora completamente all'ombra a quest'ora! Sono già sicuro che i 500m che fiancheggiano il bacino artificiale saranno i più freddi della giornata.
    Ed infatti il termometro segna i -7°C (mio record) e, nonostante sia un tratto pianeggiante, rallento l'andatura per evitare l'assideramento delle orecchie!

    Ma è un attimo.
    Superata Valtournenche (che purtroppo presenta, causa traffico, l'asfalto completamente sporco di neve: a casa sarò costretto ad una pulizia completa della bici) il sole comincia a "dettar legge"!
    La temperatura si alza (siamo ormai prossimi ai 0°C) e l'asfalto, comunque sempre un po' umido) non è più un problema.

    Butto un ultimo sguardo alle mie spalle (NB: questa e le altre foto le ho fatte durante il ritorno; non tanto perché non volessi mettere il piede a terra, quanto perché il sole era più alto e l'illuminazione migliore) prima di cominciare l'ultimo tratto di salita:




    In pochi minuti il Cervino si mostra in tutto il suo splendore:




    La deviazione al Lago Blue e l'immancabile foto-simbolo di tutte le mie scalate a Cervinia e semplicemente d'obbligo:




    Non vi posso neppure descrivere la pace e il silenzio che c'erano quest'oggi: nessuno in giro, solo un paio di sentieri in mezzo alla neve...

    Discorso diverso qualche centinaio di metri più a monte, dove purtroppo il traffico caotico dei vacanzieri lascia ben poco alla Natura:




    Ma la soddisfazione è comunque tanta, e la foto-cartello è questa volta veramente meritata:




    Ho ancora mezz'oretta prima di iniziare la discesa (prevista per le 12:30 per scendere durante l'ora più calda della giornata).
    Giusto il tempo per sedermi su una panchina, rifocillarmi e scambiare quattro chiacchiere con qualche turista.
    E, ovviamente, ricevere anche qualche complimento... [SM=g8127] (addirittura quelli di una famiglia spagnola che mi aveva visto durante la salita!).

    Ragazzi: anche questa è fatta!
    Direi proprio che il 2009 (nonostante 'sto freddo malefico) non poteva iniziare meglio...

    Emiliano
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    antares86.
    Post: 231
    Registrato il: 21/09/2008
    Utente Junior
    00 03/01/2009 10:07
    ....pensa che i miei amici sgranano gli occhi quando esco in bici d'inverno con 2 o 3 gradi sopra zero....
    io faccio lo stesso....
    GRANDE

    ----------------------------------

    Ps: Complimenti a CpC per l'uscita
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    Vedo23
    Post: 376
    Registrato il: 30/03/2008
    Utente Senior
    00 03/01/2009 14:14
    Mi correggo: ti sei beccato più freddo tu!!!
    Bellissime le foto! Sei sempre una garanzia di imprese e di scenari immortalati stupendi.
    Complimenti ancora!

    Giorgio
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    vette
    Post: 548
    Registrato il: 23/01/2006
    Utente Senior
    00 04/01/2009 16:20
    [SM=g8080]
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    grigua
    Post: 282
    Registrato il: 02/01/2008
    Utente Junior
    00 06/01/2009 22:51

    ... E io che stamattina sono restata a letto quando ho sentito che fuori tirava il vento (temperatura +1,5°C)!
    A leggere questo... mi vergogno della mia ignavia [SM=g8127] !!!

    Grande!!

    ====================================================

    Un'emozione in più è terra conquistata,
    non possiamo chiedere certezze a questa vita (R.Z.)

    E' il tempo, sai, che ci misura,
    che ci fa uomini o soltanto frenesia (R.Z.)
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    geobach
    Post: 222
    Registrato il: 03/01/2005
    Utente Junior
    00 07/01/2009 11:55
    Grazie Emiliano, ci fai sognare ...
    attendiamo altre imprese e foto, é sempre un piacere!


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    giacomo81
    Post: 338
    Registrato il: 06/06/2005
    Utente Senior
    00 07/01/2009 12:09
    GRANDISSIMO!!!!!

    UN Pò d'invidia perchè in Valtellina la strada per l'alta valle è impercorribile fino a penso marzo poichè tutti fanno le gallerie ( ovviamente in auto) e quindi non puliscono.

    E confesso che se in questo periodo lo sci è il mio primo pensiero e solo dopo vien la bici....mi fai venir malsane tentazioni! domenica torno su in montagna e vedremo le strade...se puliscono.

    SEMPRE MITICo EMI!!!!
    foto stupende!
    e se passi in Valtellina...sai chi chiamare!!!
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    versosella
    Post: 137
    Registrato il: 21/11/2007
    Utente Junior
    00 08/01/2009 17:04
    Sei davvero stupefacente, emiliano.
    E pensare che io mi sono beccato le strigliate di nicko 67 per aver fatto salita il 4 gennaio.
    Anche io con temperatura simile, ma sul Garda, dove la discesa (ed ero a 600 m, slm...)
    si è trasformata in un calvario, tra freddo insostenibile (ma che giacca usi, tu?), ghiaccio e brecciolino ovunque.




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  • Parab3
    00 08/01/2009 23:53
    Son curioso anch'io per quel che riguarda l'abbigliamento tecnico.
  • sisto
    00 09/01/2009 10:26
    Senza offesa, ma rischiare il collo e assideramento su strade giacciate, quando Cervinia e altre località in montagna possono affrire moltissimi altri sport più consoni alla stagione, si trasmoda nel ridicolo.
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    NicKo67
    Post: 479
    Registrato il: 30/07/2006
    Utente Senior
    00 09/01/2009 12:13
    Re:
    versosella, 08/01/2009 17.04:


    E pensare che io mi sono beccato le strigliate di nicko 67.....




    Sarà che sto per cadere nei 43 ma comincio a fare queste
    pseudo/raccomandazioni da pre anziano.
    Mììììì, mi sto facendo vecchio!!!!

    Ma sempre forte in bici......... [SM=g8119]
    Speriamo di invecchiare come quel "vecchio",di 62 anni, che in una delle ultime uscite
    mi ha fatto sudare 7 camice per dargli mezza ruota sul muro di Cagliano.
    E tu il suo socio l'hai pure visto al Tetto Brianzolo...

    Ciao Nicola!


    =================================================

    *Che si voglia o no, è un sogno a cui teniamo e contrastando i nostri sensi scaleremo.
    Ma se la fiducia in noi è la risposta, ce l'abbiamo già fatta.
    E se lo spirito è un segno allora è solo una questione di tempo.

    Only a matter of time - Dream Theatre -
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    versosella
    Post: 138
    Registrato il: 21/11/2007
    Utente Junior
    00 09/01/2009 13:28
    visto visto.
    Ma loro sono i più allenati: in pensione hai tutti i giorni liberi.
    Ho sentito più di un tipo che a settant'anni ha fatto il prestigio.
    Oggi mi sono iscritto alla 9 colli.
    inizia la stagione
    dai



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    -Emiliano-
    Post: 502
    Registrato il: 30/03/2005
    Utente Senior
    00 09/01/2009 13:46
    Re:
    sisto, 09/01/2009 10.26:

    Senza offesa, ma rischiare il collo e assideramento su strade giacciate, quando Cervinia e altre località in montagna possono affrire moltissimi altri sport più consoni alla stagione, si trasmoda nel ridicolo.

    Beh... addirittura nel "ridicolo" mi pare un po' esagerato.

    Sono d'accordissimo con te (e gli altri che hanno sollevato il problema) che la sicurezza venga prima di tutto; e di conseguenza posso biasimare anch'io chi si "getta" un po' all'oscuro in avventure "metereologicamente azzardate" (perché non dimentichiamoci che il nostro è uno sport all'aria aperta e non un videogioco, che per strada non ci siamo solo noi ciclisti e che - nel momento in cui rischiamo troppo e diventiamo un pericolo - lo siamo per noi e soprattutto per tutti gli altri utenti della strada).
    Ma vi posso assicurare che le condizioni di sicurezza della mia scalata a Cervinia c'erano tutte.

    Come ho avuto modo di dire a un Vigile con cui ho chiacchierato a Cervinia, quella salita "non l'ho mica scelta a caso"!
    Per giorni ho osservato webcam e stazioni metereologiche dell'intera Valtournenche (sui Siti dell'ARPA Valdostana e di Cervinia sono dislocate ben sette centraline metereologiche che danno in tempo reale precipitazioni e temperature dell'intera valle) e, a parte la spruzzata di neve della notte di Capodanno (che mi ha fatto rimandare di un giorno l'avventura), non c'erano state precipitazioni: quindi ero SICURO di trovare le strade pulite.
    Inoltre le temperature osservate e le previsioni per il giorno 2 mi garantivano che non avrei trovato ghiaccio lungo la strada. Strada che peraltro, nella parte finale, presenta SOLO 2 tornanti, oltretutto molto ampi e completamente esposti al sole (tornanti che notoriamente sono i trabocchetti di strade bagnate/gelate).
    Infine la valle è molto "dritta" (a differenza ad esempio della valle di Gressoney) e, nell'ora scelta per la discesa, era completamente esposta al sole (per garantirmi ancor di più la certezza di una discesa pulita e sicura).
    Ultima cosa: anche la scelta della salita/discesa dallo stesso versante non è casuale. Ovviamente a Cervinia non si poteva fare diversamente, però è una scelta che faccio spesso d'inverno: perché così durante la salita posso controllare lo stato della strada ed eventualmente "segnarmi mentalmente" alcuni passaggi pericolosi per la discesa.

    Che poi a Cervinia avrei potuto trovare sport più consoni alla stagione, posso anche darti ragione (e il 99% dei turisti che ho incrociato lassù la pensano come te), però io la vedo diversamente...
    Mi rendo conto che ha poco senso stare in ballo tutta una giornata per pedalare 3 ore rischiando l'assideramento; però ha anche poco senso farsi con la propria bici 200km sulle Alpi in solitaria ad agosto, o scalare una montagna rischiando la vita, o anche semplicemente correre dietro a un pallone...

    Ovviamente: nessuna polemica (ci mancherebbe!).
    Volevo solo precisare che la mia gita era stata sufficiente programmata e studiata in modo da essere "sicura".
    E volevo anche "ammonire" gli altri amici del forum di, quando si progettano scalate in inverno, pensare per prima cosa alla sicurezza e alla discesa (mi unisco quindi anch'io virtualmente alla strigliata di NicKo67... [SM=g8119] ).

    Emiliano
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    versosella
    Post: 139
    Registrato il: 21/11/2007
    Utente Junior
    00 09/01/2009 14:27
    L'oroglio del ciclista.
    Questo ultimo intevento lo sottoscrivo dalla prima all'ultima parola.
    Anche io non sopporto giudizi superficiali sulle passioni altrui. In particolare su questa.
    Io per esempio ho sempre trovato assurdo spendere migliaia di euro per arrivare in posti ove farsi trascinare su delle sedie, dopo ore di coda, in cima a una vetta, per poi scendere in 5 minuti per provare piacere. Ma evito di dirlo.
    La bici non chiede niente a nessuno. Ti fa salire. E' metafora di rivalsa, orgoglio, piacere solitario.
    TI fa sentire forte. A volte. Debole. Altre.
    E' un'enorme metafora della vita.
    Non ha stagioni.
    E' sempre.
    Insomma: emiliano for president.




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  • christian
    00 09/01/2009 16:23
    La risposta di Emiliano e' perfetta, cordiale e precisa anche se generata da una osservazione posta come gratuita provocazione.

    Comunque a sciare a cervinia ci saro' andato piu' di 50 volte negli ultimi anni, non ricordo di aver trovato ghiaccio sulla strada da scivolarci sopra, e ci passo al mattino e all'imbrunire, non nelle ore piu' calde, magari la bici e' piu' sensibile della macchina ma basta commisurare la velocita' alle condizioni della strada. Per il freddo basta semplicemente coprirsi.

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    giannit60
    Post: 169
    Registrato il: 02/08/2008
    Utente Junior
    00 09/01/2009 18:55
    Quoto quanto detto da Emiliano.
    Sisto ha dato una lettura troppo esasperata dell' impresa d'Emiliano.

    Sisto dice:"Senza offesa, ma rischiare il collo e assideramento su strade giacciate, quando Cervinia e altre località in montagna possono affrire moltissimi altri sport più consoni alla stagione, si trasmoda nel ridicolo."

    Il rischio e il ridicolo non sono classificabili ma molto relativi.

    Ciao .
    [Modificato da giannit60 09/01/2009 18:56]
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    -Emiliano-
    Post: 503
    Registrato il: 30/03/2005
    Utente Senior
    00 09/01/2009 20:42
    Ringrazio tutti per la "soliderietà" dimostrata, ma è chiaro che quella di sisto voleva essere una simpatica provocazione e che - in un forum di "salitomani" - quasi tutti la pensassero come me...
    Io volevo solo ribattere che spesso noi ciclisti, quando veniamo additati come "matti" nell'intraprendere "un'impresa", in realtà l'abbiamo programmata fin nei minimi dettagli - ben consci delle nostre potenzialità e di quello cui andiamo incontro.

    Ero però in debito di una risposta (versosella e Parab3), quella sull'abbigliamento tecnico.
    Il completo che indosso nella foto è stato il mio "regalo di Natale" e - francamente - mi vergogno quasi a scriverne il prezzo (Assos).

    In ogni caso, anche senza arrivare a spendere cifre esorbitanti, sono sempre riuscito a ripararmi dal freddo con semplici giacche in Wintex.
    L'importante è, a parer mio, vestirsi a strati ed avere un intimo tecnico di buona qualità che permetta di mantersi caldi e - possibilmente - asciutti. Io vesto una marca svedese solitamente utilizzata nello sci di fondo.
    Per la discese, oltre alla fondamentale magliettina della salute (portata nel sottosella e quindi indossata ASCIUTTA una volta finita la salita) indosso:
    - intimo a manica lunga caldo (ovviamente sintetico);
    - giacca invernale (Wintex, Windstopper, Assos, vanno tutte bene!);
    - mantellina (sempre: così ho due barriere antivento).

    Importantissime sono anche le estremità, in particolar modo le mani (sennò come si fa a frenare?).
    Fondamentale che i guanti siamo lunghi abbastanza da evitare "spifferi" ed infiltrazioni d'aria (altrimenti che mi metto a fare la giacca Windstopper se poi passa aria da lì? [SM=g8092] ).
    Inoltre anche per i guanti metto 3 strati: sottoguanto Decathlon in simil-pile (aboliti quelli in seta del reparto ciclismo che NON tengono per nulla caldo, li ho trovati nel reparto alpinismo), guanto invernale Windstopper, sopraguanto (con solo "due ditoni") ancora in materiale antivento.
    Altro trucco: evitare di togliere (anche in cima alla salita) i guanti (basta prendere un po' di freddo che poi le dita, per tornare a una temperatura "ragionevole", ci mettono mezz'ora!), o quantomeno indossare sempre i sottoguanti.

    E' chiaro che ognuno reagisce diversamente al freddo rispetto agli altri, ma così facendo ho fatto svariate lunghe discese, spesso con temperature inferiori allo zero, senza mai patire eccessivamente il freddo.

    Se posso essere ancora utile, chiedete pure...

    Emiliano
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    velo45
    Post: 46
    Registrato il: 08/07/2008
    Utente Junior
    00 09/01/2009 21:28
    Re:
    giannit60, 09/01/2009 18.55:

    Quoto quanto detto da Emiliano.
    Sisto ha dato una lettura troppo esasperata dell' impresa d'Emiliano.

    Sisto dice:"Senza offesa, ma rischiare il collo e assideramento su strade giacciate, quando Cervinia e altre località in montagna possono affrire moltissimi altri sport più consoni alla stagione, si trasmoda nel ridicolo."

    Il rischio e il ridicolo non sono classificabili ma molto relativi.

    Ciao .



    Mi associo anche io alla spiegazione di Emiliano che oltre tutto mi sembra una persona che sa' quel che fa'.

    M

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    n@po.
    Post: 215
    Registrato il: 29/11/2007
    Utente Junior
    00 10/01/2009 09:51
    ULTIM'ORA:
    ritrovato sul ghiacciaio di Similaun un nuovo corpo congelato in perfette condizioni.
    L'HOMO EMILIANUS (come è stato prontamente battezzato) era affiancato da una slitta? stranamente simile ad una bicicletta con cambio a 20 rapporti. Gli scienziati faticano a dare una spiegazione a questo particolare ritrovamento...... [SM=g8119] [SM=g8119] [SM=g8119]
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    -Emiliano-
    Post: 504
    Registrato il: 30/03/2005
    Utente Senior
    00 10/01/2009 10:38
    Re:
    n@po., 10/01/2009 9.51:

    L'HOMO EMILIANUS (come è stato prontamente battezzato)...

    [SM=g8119] [SM=g8119] [SM=g8119]
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