Ecco un breve riassunto della mia uscita decisamente invernale, del 2 gennaio.
Sveglia alle 7:00, uno sguardo veloce sul web per vedere la situazione meteo in Val d'Aosta e quindi parto in macchina in direzione di Chatillon - tradizionale base di partenza per la scalata a Cervinia, uno dei pochi
duemilametri percorribili in bici tutto l'anno e (oltretutto) particolarmente "caldo".
In meno di 80 minuti sono pronto per partire!
Il termometro segna -4°C e, nonostante questo, non indosso la maglia intima pesante (che d'inverno utilizzo solo per discesa e pianura) bensì la mantellina: ben sapendo che dopo un paio di chilometri di salita sarò già bello caldo.
Ed infatti, dopo pochi minuti di salita, mi fermo un attimo a togliere la mantellina.
La salita alterna tratti più duri a tratti riposanti (che sono particolarmente ostici con questo freddo) e, quel che più conta, tratti al sole a tratti ancora all'ombra!
So che il tratto più difficile lo incontrerò dopo circa un'ora di salita: i chilometri che separano i capoluoghi di
Antey St.Andrè e
Valtournenche sono infatti ancora completamente all'ombra a quest'ora! Sono già sicuro che i 500m che fiancheggiano il bacino artificiale saranno i più freddi della giornata.
Ed infatti il termometro segna i -7°C (mio record) e, nonostante sia un tratto pianeggiante, rallento l'andatura per evitare l'assideramento delle orecchie!
Ma è un attimo.
Superata
Valtournenche (che purtroppo presenta, causa traffico, l'asfalto completamente sporco di neve: a casa sarò costretto ad una pulizia completa della bici) il sole comincia a "dettar legge"!
La temperatura si alza (siamo ormai prossimi ai 0°C) e l'asfalto, comunque sempre un po' umido) non è più un problema.
Butto un ultimo sguardo alle mie spalle (NB: questa e le altre foto le ho fatte durante il ritorno; non tanto perché non volessi mettere il piede a terra, quanto perché il sole era più alto e l'illuminazione migliore) prima di cominciare l'ultimo tratto di salita:
In pochi minuti il Cervino si mostra in tutto il suo splendore:
La deviazione al Lago Blue e l'immancabile foto-simbolo di tutte le mie scalate a Cervinia e semplicemente d'obbligo:
Non vi posso neppure descrivere la pace e il silenzio che c'erano quest'oggi: nessuno in giro, solo un paio di sentieri in mezzo alla neve...
Discorso diverso qualche centinaio di metri più a monte, dove purtroppo il traffico caotico dei vacanzieri lascia ben poco alla Natura:
Ma la soddisfazione è comunque tanta, e la foto-cartello è questa volta veramente meritata:
Ho ancora mezz'oretta prima di iniziare la discesa (prevista per le 12:30 per scendere durante l'ora più calda della giornata).
Giusto il tempo per sedermi su una panchina, rifocillarmi e scambiare quattro chiacchiere con qualche turista.
E, ovviamente, ricevere anche qualche complimento...
(addirittura quelli di una famiglia spagnola che mi aveva visto durante la salita!).
Ragazzi: anche questa è fatta!
Direi proprio che il 2009 (nonostante 'sto freddo malefico) non poteva iniziare meglio...
Emiliano
_____________________________
www.volleycornaredo.it
www.denisekarbon.it
www.lisamiskovsky.com