00 21/12/2008 13:16
(ASCA) - Roma, 20 dic - Nella vicenda della Vigilanza Rai e' ''grave'' che il presidente della Commissione di garanzia, Riccardo ''Villari non si dimetta'', impedendo cosi' il rinnovo del Cda Rai responsabile di quei ''programmi che dalla tv pubblica diffondono ansia e pessimismo''. Cosi' il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi torna, nella conferenza stampa di fine anno sullo stallo della bicamerale da cui dipende la nomina dei 7 dei 9 membri del Cda di Viale Mazzini. Nell'intera vicenda - ha spiegato Berlusconi - ''penso si sia verificata una situazione grave che dimostra ancora una volta come da parte dell'opposizione non si voglia collaborare con il governo''. Per la Vigilanza ''era stato indicato un nome ai parlamentari di maggioranza che hanno considerato quel nome non di garanzia. Gli esponenti della minoranza non hanno pervicacemente cambiato persona, non ritenuta equilibrata o imparziale ma faziosa. Vero o falso che fosse era ritenuto cosi' da parte della maggior parte dei parlamentari della maggioranza. Ora c'e' uno stallo perche' il presidente eletto non intende dimettersi. Questo e' qualcosa di negativo, di grave, perche' non consente di dare un nuovo Cda alla Rai, cosa di cui ci lamentiamo come governo, soprattutto per alcuni programmi della tv pubblica che diffondono ansia e pessimismo''.




"Oh, i presagi tristi per l'avvenire di Torino che si facevano al tempo del trasporto della capitale! E li facevano i Torinesi stessi, che per un momento perdettero la fiducia in sé medesimi." Olindo Guerrini

"Cittadini e soldati, siate un esercito solo! Ogni viltà è tradimento, ogni discordia è tradimento, ogni recriminazione è tradimento. (dal proclama alla nazione dopo le giornate di Caporetto)"

"In guerra si va con due bastoni, uno per darle e uno per prenderle. (dalla conferenza di Peschiera del Garda del 1918)"

"Queste decisioni spettano soltanto a me. Dopo lo stato d'assedio non c'è che la guerra civile. Ora qualcuno si deve sacrificare [a Luigi Facta, dopo che questi proclamò lo stato d'assedio durante la Marcia su Roma]"

Vittorio Emanuele III

"DIO E' MORTO" - Friedrich Nietzsche; "PER ORA E' MORTO NIETZSCHE" - Dio su Nietzsche