00 13/12/2008 19:31

Essere cristiani

Anche su questo termine ci sono troppi luoghi comuni. Con il termine " cristiani" si deve però intendere coloro i quali, come dice la Bibbia seguivano Gesù Cristo e si erano dati a lui (Atti l l,26). ln questo senso si deve pensare agli apostoli, ai discepoli, ai primi convertiti della Pentecoste a quelli di Gerusalemme, Antiochia, Corinto, ecc. Si pensa a tutti coloro che nel tempo subirono scherni, flagelli, catene, lapidazioni, martirii, poiché "di loro il mondo non era degno". Si pensa agli innumerevoli roghi accesi e a tutti coloro che ancora oggi soffrono a causa del nome che portano, quello di "cristiani". Oggi, sopprattutto nel nostro mondo, non è sempre così. Ci si può chiedere però cosa potevano credere per giungere fino a quelle estreme conseguenze con la certezza di non essere degli illusi.

Noi cristiani crediamo che quell'oscuro falegname della Galilea, Gesù di Nazaret, sia il solo Signore. Siamo fermamente convinti dalla Parola di Dio, che al di fuori di lui non sia possibile essere salvati "perchè non v'è sotto al cielo alcun altro nome per il quale si abbia ad essere salvati" (Atti 4,12). Gesù è per noi il solo Mediatore tra Dio e gli uomini (l Timoteo 2,5), perciò non c'è bisogno di alcun altro che faccia il ponte tra Dio e gli uomini. Dio sta al di sopra di tutti e di tutto e a Lui solo deve andare la gloria. Forse ci si può chiedere perchè si ritiene di aver bisogno d'un Salvatore. Senz'altro perché riconosciamo la nostra totale incapacità nel realizzare il bene secondo Dio. Dinanzi al Dio santo della Bibbia, ciò che l'uomo può realizzare di meglio, non è altro che un "panno sporco". Ciò che la Bibbia chiama peccato non è una generica tendenza o determinazione casuale, non è solo lo stato di penosa incertezza, esso è iniquità e perversione del cuore. Qualcosa che attinge alla più intima essenza del nostro essere e dinanzi alla santità di Dio tutto è immondo. Per scalzare questa perversione non è in alcun modo possibile affidarsi a pratiche religiose (digiuni, pellegrinaggi, sofferenze o altro). Questo è ciò che propongono tutte le diverse religioni. Questa è la nevrosi detta salvezza che cresce sul terreno delle illusioni umane, Tutti i sistemi umani dicono: "Tu devi fare". Tutti impongono all'uomo certe richieste che in definitiva egli non può realizzare. Cristo è invece venuto ad annunciare qualcosa d'assolutamente diverso, un'autentica buona notizia. "Tu non devi fare nulla, io ho compiuto tutto; tu non devi salvarti, io ti ho salvato; tu non devi giungere ad un certo livello di giustizia, io sono la tua giustizia; tu non devi espiare i tuoi peccati, io li ho espiati".

Pedro