00 13/12/2008 19:30

La domanda è legittima. Il nome rischia oggi di essere portatore di equivoci. Più che contribuire ad informare, rischia di disorientare. E' quindi necessario definire cosa s'intenda con "evangelici".


Essere evangelici

Il termine "evangelici" non è stata una scelta voluta, esso ci è stato affibbiato da altri. Purtuttavia ci sta bene se si vuole mantenere la radice del suo significato. Evangelico proviene dal termine evangelo che significa "buona notizia", la buona notizia di Gesù Cristo. In effetti noi crediamo di doverci riferire al Vangelo ed alla Bibbia come alla somma autorità per la nostra fede e condotta. Essa è assolutamente centrale. L'uomo saprebbe poco, molto poco su Dio e su se stesso se Dio non avesse parlato e non si fosse rivelato nella Sua Parola. Il Dio che emerge dalle pagine della Bibbia non è un Dio indifferente, immobile e muto, ma il Dio che parla.

Per questo la Bibbia è importante, anzi, essenziale per la vita di chiunque. La centralità della Parola significa prima di tutto che la Bibbia è il mezzo particolare attraverso il quale Dio comunica la sua verità all'uomo. Senza di essa ci sarebbe molta incertezza, ma per mezzo suo vi può essere la luce e la certezza. Poiché Dio ha rivolto all' uomo il suo messaggio, quest'ultimo può sperare, essere liberato e salvato. In questo senso essere evangelici significa essere coerenti con l'affermazione di Dio come Signore, come Colui che ha parlato nella sua Parola e che attraverso di essa può liberare l' uomo da tutte le sue illusioni rivolgendogli una parola certa per la sua salvezza. Se la Bibbia è il mezzo attraverso il quale Dio comunica la sua verità all' uomo , allora ogni uomo ha la libertà d'accostarsi ad essa senza che altri lo condizionino. Il potere e la chiarezza della Parola di Dio è tale da non aver bisogno d' altro sostegno che la propria forza. Lo Spirito Santo è capace di rendere efficace la Scrittura nel cuore delle persone.

Per questo si parla anche di "sacerdozio universale" dei credenti. Nel senso che ciascun uomo, il più potente come il più umile, il più ricco come il più povero sono posti, nel loro rapporto con Dio, su di uno stesso piano. E se tutti sono liberi d'accostarsi alla Parola di Dio, tutti sono "sacerdoti". Non c'è più bisogno di mediatori tra Dio e gli uomini. Tutti sono fratelli. Le chiese evangeliche non si riuniscono attorno a degli uomini che pure possono avere dei doni particolari, ma sono riunite dalla e attorno alla Parola di Dio.

Pedro