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Una leggenda. Questa è l'unica definizione possibile
di Tex Willer che, pubblicato ininterrottamente da più di cinquant'anni, è il più longevo personaggio del fumetto italiano e, insieme a Superman e Batman, uno dei più duraturi del fumetto mondiale. Familiare in Italia come la Ferrari e la pizza, continua ad avere centinaia di migliaia di affezionati lettori. Il segreto del suo successo? Il fascino del personaggio (grintoso, ironico, antirazzista e nemico di ogni ingiustizia), degli ambienti (praterie, foreste, deserti) e degli avversari (fuorilegge e indiani ribelli, ma anche maghi vudù e sette segrete). Per gli indiani Navajos è Aquila della Notte, saggio capo bianco e fratello di ogni uomo rosso. Per i bianchi è l'agente indiano della Riserva Navajo e un ranger dalla mira infallibile. Per i fuorilegge che hanno la sventura di incrociare la sua pista è l'incubo peggiore. Dal 1948, l'eroe creato dalla penna di Giovanni Luigi Bonelli e dal pennello di Aurelio Galleppini (in arte Galep) cavalca sulle piste del West e dell'Avventura, dall'Arizona al Grande Nord, dal Rio Grande all'Oceano Pacifico. Raddrizzatore di torti e dispensatore di giustizia, Tex non è un cavaliere solitario. Può contare sull'aiuto e sulle pistole dei suoi pards: l'anziano e burbero Kit Carson (altra leggenda del West), il fiero navajo Tiger Jack e il figlio Kit, tutto suo padre. Un poker di pistole al servizio della Legge! Tex è stato un fuorilegge (ma soltanto per il suo temperamento anarchico e libertario), ha combattuto la Guerra Civile con il Nord, pur essendo texano, perché fieramente antischiavista. Ha lottato per la libertà del Messico con l'amico Montales. Dopo aver conosciuto Kit Carson, è entrato nel corpo dei rangers. È diventato capo dei Navajos (il suo nome indiano è Aquila della Notte) sposando Lilyth, figlia del capo Freccia Rossa.

Da lei ha avuto il figlio Kit. Lilyth è morta, uccisa da criminali bianchi, ed è stata vendicata da Tex. Molto innamorato della moglie, Tex non si è legato a nessun'altra donna dopo la sua morte. Dotato di grandi doti fisiche e atletiche, abilissimo a sparare, Tex combatte fuorilegge, proprietari terrieri senza scrupoli, politicanti corrotti, indiani in rivolta, è un difensore dei deboli e degli oppressi, è sempre stato fortemente antirazzista e amico degli indiani, e questo è un fatto straordinario per un personaggio nato nel 1948! Sposandosi con un'indiana, e legandosi al popolo rosso, Tex ha precorso le tematiche antirazziste dei western degli anni Settanta. E questa è un'altra prova della grandezza del serial. Tex non è un vigilante. Sebbene a volte usi metodi sbrigativi per combattere i criminali, Tex è essenzialmente un ranger, un uomo di Legge. Ha spesso salvato presunti criminali dal linciaggio di una folla inferocita e quando uccide lo fa soltanto per legittima difesa. Odia i cacciatori di taglie. Anche se è nato in Italia, Tex non è uno "spaghetti-western", è un western classico, e non ha nulla in comune con "giustizieri senza nome" alla Clint Eastwood.
Tex è amico e protettore degli indiani, ma combatte le ingiustizie da qualunque parte vengano. Nella serie, gli indiani non sono soltanto "buoni": sono individui a tutto tondo (anche se è ben specificato che i "cattivi" indiani hanno mille ragioni per esserlo). Pur essendo un personaggio tipicamente western, Tex ha viaggiato per tutti gli States, conosce benissimo il Canada e il Messico, è stato a Panama e in Melanesia. Nelle sue storie ci sono le grandi praterie del Mid-West, i deserti del Sud-Ovest, le foreste del Grande Nord, le città dell'Est, le giungle pluviali, le misteriose rovine maya e azteche. Tex cavalca su tutti i sentieri dell'Avventura! Tex è spesso vestito alla maniera navajo. Apprezza e rispetta la cultura indiana, e difende il popolo rosso da chi lo vuole distruggere: trafficanti d'armi o d'alcol, generali che pensano che "l'unico indiano buono è un indiano morto". Tex è scampato a quasi trecento agguati, ha affrontato una trentina di duelli, ha pestato cinquecento persone, è imbattibile a poker, cavalca, spara e scala montagne come nessuno. Queste cifre danno una misura dell'eccezionalità di Tex che, in più di cinquant'anni di vita editoriale, ha vissuto ogni genere di esperienza. Eppure, malgrado ciò, Tex è un personaggio molto umano e simpatico, e non ha nulla in comune con eroi monolitici come quelli interpretati da Steven Seagal o Jean Claude Van Damme.



I SUOI PARDS

Scout, pistolero, giocatore, cacciatore di indiani, ranger del Texas... tutto questo era il Kit Carson della realtà. Un eroe
controverso che non deve essere confuso con il nostro Kit Carson (che, per altro, è più bonario e meno cinico!). Il pizzetto e i capelli grigi (gli indiani lo chiamano Capelli d'Argento) non devono ingannare: Carson è ancora abilissimo a sparare, agile e veloce. Sono memorabili i suoi brillanti dialoghi con Tex, che gli dà del "vecchio cammello" e ironizza sulla sua non più verde età. Grande estimatore del gentil sesso, ha avuto in passato una importante storia d'amore con la bella Lena, la donna di Raymond Clemmons, il capo della Banda degli Innocenti. È il migliore amico di Tex. Tiger Jack è un indiano navajo, fedele amico di Tex. È abilissimo a sparare, a seguire le piste, a usare il tomahawk. Ha capacità incredibili di resistenza alla fatica e alle più aspre avversità climatiche. Taniah, il suo grande amore, è stata uccisa da un criminale messicano, don Liborio Torres. Figlio di Tex, Kit Willer ricorda molto il padre. Sa sparare e cavalcare benissimo, ma soffre un po' la presenza di un genitore così ingombrante (Kit è in gamba, ma non sarà mai come il padre). Gli indiani lo chiamano Piccolo Falco.




GLI AMICI

El Morisco è uno studioso messicano di scienze occulte, di origine egiziana. Vive nella cittadina messicana di Pilares, assistito dal maggiordomo Eusebio. Conosce i segreti delle piante e delle erbe, ha insegnato in Egitto, all’Università del Cairo, è esperto di magia egiziana e azteca.

Jim Brandon è un colonnello delle Giubbe Rosse, la polizia canadese a cavallo. Coraggioso ed esperto, manda a chiamare Tex quando si trova in guai grossi. E così il nostro eroe passa dai deserti infuocati agli scenari innevati del Grande Nord.

Pat Mac Ryan è un gigantesco pugile irlandese, molto legato alla sua terra (anche se è l’unico irlandese astemio della storia!). Non sa sparare, ma, con la sua forza prodigiosa, è molto utile a Tex.

Montales è un ex fuorilegge messicano, compagno di scorribande di Tex. Insieme hanno sconfitto la dittatura in Messico. Montales è poi diventato governatore, ed è uno dei pochi politici onesti nelle storie di Tex. Sotto l’apparenza del politico, in lui cova ancora il fuoco dell'avventuriero!

Cochise è il capo degli Apaches Chiricahuas. Fratello di sangue di Aquila della Notte, ha da tempo smesso di combattere i bianchi, convinto che solo così il popolo rosso potrà sopravvivere. Tex lo considera molto saggio e molto informato, e gli chiede spesso consiglio.




TEX E LE DONNE

"Tu non mi perderai",
dice Tex alla moglie, che verrà uccisa da una epidemia provocata da coperte infette distribuite da mercanti bianchi. Tex la vendicherà e sarà fedele alla sua memoria, non legandosi più a nessuna altra donna. Ma anche se il Ranger non vive storie d'amore, ci sono molti character femminili importanti nelle sue avventure. Sono soprattutto "dark ladies" inquietanti e malvage. La bella sacerdotessa del vudù Loa, alleata prima di Mefisto e poi del figlio Yama nel combattere Tex, la Maschera di Ferro (al secolo, la giocatrice Lola Fuente), capo di un racket criminale a New Orleans, l’affascinante strega indiana Mitla e la cinese Ah-Toy, leader di una setta segreta cinese. Sono belle, sono letali, ma nulla possono contro Tex!


Naturalmente, le rappresentanti del sesso femminile in Tex non sono sempre personaggi negativi,anzi, alcune di loro sono decisamente memorabili per temperamento e coraggio, oltre che per la loro avvenenza. È il caso, per esempio, di Lena e di sua figlia Donna. Lena era stata la compagna dello sceriffo di Bannock, Ray Clemmons, che poi un giovane Kit Carson scoprì essere il capo occulto della temibile Banda degli Innocenti, un gruppo di razziatori che terrorizzava il Montana con le sue scorrerie. Lena, scoperta l'attività criminale del suo uomo, non esita a schierarsi dalla parte di Carson.

Anche la vedova indiana del sergente Torrence, Luna, ritrae un tipo di donna tutt'altro che convenzionale. A causa dell'inflessibile severità del maggiore Craig, che aveva disposto l'allontanamento delle mogli indiane dei soldati, il sergente Torrence guida i suoi uomini in una diserzione di massa. Sulle loro tracce si metterà una banda di cacciatori di uomini alle dirette dipendenze dell'esercito. Sono dei veri e propri tagliagole, per di più con piena licenza di uccidere. L'intervento di Tex eviterà un massacro, ma non la morte del valoroso sergente. Ritroveremo Luna in una drammatica vicenda, in cui il suo intervento sarà risolutivo addirittura per la vita di Tex. Diablo Rojo Narvaez e i suoi Yaqui, in visita al campo Navajo, rapiscono alcune donne Yavapai ospiti del villaggio, tra cui la nostra Luna. Nel tentativo di liberarle, Tex cade prigioniero, ma il coraggio di Luna, che uccide uno dei carcerieri, darà al Ranger l'occasione per riguadagnare la libertà e sconfiggere il predone yaqui.

E, a proposito di donne coraggiose, come non ricordare Elvira Montoya e la sua dama di compagnia, la giovane apache Sarita? I Montoya sono un'antica famiglia che coltiva uno spiccato senso dell'onore, anzi, un vero e proprio pregiudizio nobilesco, in quanto discendenti dei conquistadores, e non vedono di buon occhio la relazione tra Elvira e il matador Rafael Guerrero, sovrano nell'arena ma plebeo per nascita. Quando scoprono che Elvira porta in grembo un figlio di Rafael, decidono di uccidere quest'ultimo per vendicarsi di quello che ai loro occhi appare come un oltraggio sanguinoso. Elvira, però, fa valere le sue ragioni con caparbietà, e anche Sarita affronta con grande dignità le sofferenze che i fratelli Montoya, con il loro padre, le infliggono a causa della sua fedeltà a Doña Elvira.

Fiore di Luna è, invece, la figlia
del capo Ute Naso Piatto, ed è la donna che raccoglie Kit Willer dalle acque del Little Colorado, dopo che questi vi era precipitato, ferito e senza memoria, a seguito di uno scontro a fuoco con una banda di contrabbandieri. Chiamato Tonkawa, "portato dal fiume" in lingua ute, Kit vive una breve e intensa storia d'amore con Fiore di Luna, funestata però da alcuni drammatici avvenimenti: l'uccisione di Naso Piatto per mano di Corvo Nero, un guerriero Ute suo nemico e rivale in amore di Kit; la guerra scatenata contro i Navajos, additati come responsabili della morte di Naso Piatto, che vedrà addirittura Tex e suo figlio "l'un contro l'altro armati"; infine, la morte della coraggiosa Fiore di Luna nel tentativo di salvare il suo amato Tonkawa da una pallottola che gli era destinata.

Lily Dickart. I lettori più fedeli ricordano bene la sua apparizione sulle scene al fianco del fratello Steve e il suo ruolo nel traffico d'armi con il Messico che entrambi gestivano sotto la copertura della loro attività artistica. Ma, se Steve Dickart è assurto alle massime vette della magia nera, con il nome di Mefisto, la bella e spregiudicata Lily aveva fatto perdere le sue tracce, almeno fino a poco fa. La ritroviamo, infatti, nell'albo 501 al fianco di un singolare aristocratico, per metà raffinato decadente e per metà imprevedibile avventuriero: il conte Ivan Leonov. Nella Parigi ottocentesca, Lily, oramai perfetta signora dell'alta società, incontra un maestro indiano di arti occulte, in grado di ricondurre i trapassati dal mondo delle ombre alla vita terrena, e gli chiede di riportare in vita Mefisto, perché possa finalmente consumare la sua vendetta. Sarà lei, infatti, a organizzare la trappola nella quale dovranno cadere i quattro pards, assumendo, in questo ritorno del sinistro negromante, un ruolo di assoluto rilievo che la rende degna di figurare come una autentica Signora del Male accanto alla titanica figura di Mefisto.




I NEMICI


Mefisto, l’arcinemico di Tex, è un mago potente e malvagio (il suo vero nome è Steve Dickart). All’inizio era poco più che un semplice illusionista con modesti poteri ipnotici, poi è stato iniziato alle arti magiche dal monaco tibetano Padma, ed è diventato un maestro dell' Arcano. Ossessionato da Tex, si è alleato con gli indiani Hualpai e con i seguaci del vudù, ha rapito suo figlio e Kit Carson, ma il Ranger è sempre riuscito a sconfiggerlo. Mefisto è morto fra le rovine di un castello, da cui è recentemente risorto grazie all'intervento di sua sorella Lily e all'involontario sacrificio del negromante indù Narbas, ma non prima di aver trasmesso i suoi poteri al figlio Blacky che, con il nome di Yama, cerca di vendicare il padre uccidendo Tex e i suoi pards.
Ma Yama non ha il carisma di Mefisto: è soltanto la copia sbiadita del padre e Tex non ha difficoltà nel frustrare i suoi piani.

Proteus (vero nome: Perry Drayton) è un asso dei travestimenti, intelligente e astuto, sa diventare il sosia di chiunque e compie rapine perfette. È soltanto grazie alla fortuna che Tex riesce a catturarlo.

El Muerto (alias Paco Ordoñez) odia Tex perché ha ucciso i suoi fratelli (due rapinatori): ha la faccia sfigurata (da cui il suo soprannome, che significa "Il Morto" in spagnolo) ed è un abilissimo pistolero.

La Tigre Nera è il principe malese Sumankan che, dopo aver perso le sue ricchezze a causa dei bianchi, è venuto negli Stati Uniti per combatterli, aiutato da cinesi, neri e ricchi bianchi corrotti. Astuto e spietato, è uno dei più grandi nemici di Tex.

Andrew Liddell, detto Il Maestro, è uno scienziato che scopre un siero velenoso e minaccia di versarlo nelle condotte d’acqua di San Francisco, se non gli verrà pagato un milione di dollari.
Sconfitto da Tex e rinchiuso in manicomio, riuscirà a fuggire e tornerà a colpire, stavolta a New Orleans, ma Tex sventerà nuovamente i suoi piani. Il Maestro è un "mad doctor" molto più interessato ad arricchirsi che non a dominare il mondo. Tex si è anche scontrato con sette segrete, creature mostruose e con i seguaci del vudù. I suoi nemici principali sono però i classici cattivi dell’immaginario western: ufficiali guerrafondai, indiani in rivolta, fuorilegge, trafficanti d'armi e d'alcol, politici corrotti e malvagi proprietari terrieri.