Comincio da uno spunto qualsiasi…
In questo mese mi sono dedicata al sentire la spirale e a leggere sull’argomento ed ho capito che è un simbolo antico, associato a molteplici eventi e presente nelle più svariate culture, quindi, un punto di partenza vale l’altro…
Per rimanere in tema Yule, nei geroglifici Maya rappresenta il Solstizio d’inverno, momento in cui rinasce la luce dalla culla di tenebre…
Cercando questo significato nelle antiche credenze, si può notare come si usi il simbolo della spirale quando si vuole mettere in evidenza il carattere di trasformazione di una particolare manifestazione della Natura.
Il libro di Pelosini è un buon elenco di manifestazioni della spirale, della sua storia e dei suoi significati; quello che si può evincere è che la spirale è la forma geometrica che l’uomo ha da sempre attribuito all’energia.
Gli studi più recenti hanno, inoltre, supportato questa tesi con conferme importanti date, ad esempio, dall’astronomia e dalla genetica.
La cultura occidentale tendenzialmente pensa allo scorrere delle cose come se fosse il fluire di un fiume: così si pensa al tempo, allo spostamento nello spazio e allo sviluppo della vita….
Ma un astronauta nello spazio ha una percezione diversa del tempo e, con un potente satellite, potrebbe vedere una macchinina percorrere non una linea retta, ma una curva sulla superficie terrestre…
Non voglio addentrarmi nei dettagli scientifici e spero che semplificare certi concetti non mi porti a bestemmiare contro i modelli che gli scienziati hanno eretto per spiegarsi la Natura…
[OT: un buon scienziato, come ogni buon studioso, è sempre pronto a mettere tutto in discussione e fare un meraviglioso salto nell’ignoto…]
Comunque… all’inizio del Novecento, l’uomo era maturo per superare i propri confini tridimensionali e il mondo scientifico si divincolò dalle vecchie, pesanti e bigotte teorie: la maggior parte delle leggi che erano diventate i 10 comandamenti scritti nella pietra divennero dei casi particolari di modelli matematici che andavano oltre a quel poco che il piccolo uomo poteva vedere, toccare o sentire….
Si cominciò a parlare di quarta dimensione (il tempo), di universo curvo, di canali temporali fra passato, presente e futuro, di atomi e di sottoparti dell’atomo, delle cellule e della loro intima composizione…
…"così nel piccolo, così nel grande, così in alto, così in basso"…
E il mondo dentro e fuori di noi sembra scorrere non in linea retta, ma lungo una spirale…
Artemisianelbosco, 09/11/2008 21.55:
Ad ogni circolo la linea ritrova se stessa, si guarda ancora lì, un po’ più lontana. Uguale, ma diversa. Se la consideriamo una rappresentazione della vita, essa non sarebbe una linea retta, ma un percorso a spirale che conduce all’ infinito, forse al Divino. Ogni giro una vita (risorgo uguale eppure diversa..), o un anno, o un giorno. E in questi giri, fossero anche secoli, spesso la vita è simile a sé stessa, è nello stesso punto. Ma si trova più avanti, con più forza e più esperienza alle spalle, e ancora una volta cercherà un modo di proseguire..
Come dice la Zia, gli uomini antichi sapevano bene che la Natura ha un andamento ciclico e che ad ogni fine giro non ci si ritrova esattamente nello stesso punto, ma in uno parallelo a diversa energia…
Purtroppo mi ritrovo ad usare un linguaggio che ricorda il ragionamento a linea retta (uno più alto ed uno più basso) per riassumere i miei pensieri…. Spero che abbiate la sensibilità per abbandonare questo schema di ragionamento e passare a pensare come se il mondo fosse curvo….
Ad ogni giro, la Natura è la stessa ma è cambiata e così l’uomo…
Quando l’uomo non aveva bisogno di rassicuranti teorie scientifiche per credere all’infinito, quando non doveva essere un dottore a ricordarci che siamo animaletti che nasciamo e moriamo come tutti, c’era una maggiore consapevolezza di come la natura evolve…
E non c’era bisogno di microscopi e telescopi, l’uomo sapeva di essere parte della Natura (come testimoniano, ad esempio, le costruzioni celtiche o dei Maya) e si sentiva parte di quel misterioso equilibrio fra luce e buio che genera la vita…
Le spirali doppie o l’iconografia del serpente alato (cielo e terra che si uniscono), come le correnti dei mari nei due emisferi o i cicloni rappresentano il perpetuo equilibrio fra ciò che i cinesi chiamano Yin e Yang…
AlessandroSkryer, 10/11/2008 0.41:
Nell’osservare la spirale, immagino la Vita come un oceano senza inizio, senza fine, senza tempo, in cui tutto è in perenne movimento, in continua trasformazione. Scorre come i venti nel cielo e le correnti nell'oceano, si muove sinuosamente, vorticosamente, si dilata e si contrae, si addensa e si dirada, pulsa ritmicamente, fluisce e rifluisce.
La spirale è forse il suo movimento essenziale, generatore di tutte le forme: le correnti che si avvolgono su se stesse, oppure s’incontrano e si sovrappongono le une alle altre, e poi si addensano in una forma, e poi si diradano, e riprendono a scorrere, e di nuovo si avvolgono o si sovrappongono…
-Acqua-, 07/11/2008 11.17:
Come un'onda sempre simile nel suo avvenire eppure sempre diversa.
Ed è forse questa energia che dovremmo ricominciare a sentire…
Percepirla intorno a noi, in fondo, è semplice: basta fare un giro in internet, fare una passeggiata in campagna o consultare qualche testo…
Ricordarci che siamo fatti di questa energia, di questa onda, e, quindi, aprire gli occhi per scoprire, magari, che il mondo non è come abbiamo sempre creduto è più complesso…
[Modificato da Ithilla 27/12/2008 19:19]
I come from the darkness and in the darkness rest.
My appearance is black, my spirit is white and red is my flow.
With a hand I wound and with the other cure, my lips enchant and my eyes bind.
I am not good and am not bad, am not hatred and am not love. I live from always,
I was born yesterday and I will die tomorrow,
showing my light to who has the courage to catch up me ...
Do not follow me, you would not find I ...
Guess me in of you, in that dark place of the soul where the conscience shines without beliefs ...
I will so show myself at your side patiently smiling to your tender fears ...