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Una peculiarità della mitologia egizia riguarda l'adorazione degli animali (zoolatria). Quasi tutte le antiche divinità del pantheon egizio presentano caratteristiche zoomorfe, basti pensare a Bastet (il gatto), ad Hathor (la mucca), ad Anubi (lo sciacallo) e così via. La questione circa l'origine della zoolatria nella religione egizia è di difficile interpretazione. Fra le tesi proposte per spiegare il fenomeno, la più accreditata sembra essere quella che fa riferimento ad una originaria componente totemica.
Nel periodo dinastico, la religione egizia si avviò gradatamente verso uno sviluppo antropomorfico della nozione del dio, anche se i precedenti elementi naturalistici e totemici si integrarono con la nuova concezione. Gli dèi vennero raffigurati con un aspetto umano dalla testa animale e gli animali continuarono ad essere oggetti di culto in molte regioni.