L'Isola Incantata delle Figlie della Luna Un luogo protetto dalle Nebbie in cui le Fanciulle studiano insieme...

L' Energia fluida

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    007arcobaleno
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    Fanciulla dell'Isola
    00 19/10/2008 21:58

    Rispondendo a Tana nel post "le tre leggi del cammino" ho pensato che l' argomento "energia" fosse degno di un' approfondimento.
    In questi giorni sto leggendo il libro "ipotesi sulla guarigione" di Davide Melzi che trovo veramente eccezionale, in esso c'è un capitoletto intitolato "l' Energia fluida" dove questo argomento viene trattato in maniera eccelsa .

    Ne riporto alcuni pezzetti [SM=g27817] :

    Pagina 125:

    Stando a quanto era affermato concordemente dalle antiche tradizioni, nel mondo esisterebbe un' energia fluida che circola dappertutto e sarebbe legata alla vita, anzi sarebbe la Vita stessa. Questa sostanza era chiamata Pneuma dagli antichi greci, Prana dagli indù, Chi o Qi dai cinesi, ed in mille altri modi.

    Gli asceti taoisti affermavano che l' uomo è dentro il Chi e il Chi è dentro l' uomo; il mondo sarebbe null' altro che un' oceano illimitato di energia, paragonabile ad un panorama di nuvole sempre mutevoli.

    Questo Pneuma era descritto come una forza dinamica, fluida, incessantemente circolante nel Cosmo e nel corpo umano, che del Cosmo sarebbe immagine analogica.
    Le Upanishad indiane affermavano che tutto poggia sul Prana, così come i raggi di una ruota poggiano sul mozzo.


    Pagina126:

    La forza di cui si parla potrebbe essere percepita come un' onda che fluisce nell' oganismo, il quale risulterebbe essere, per così dire, come un tubo percorso da una vibrazione sonora, o la battigia di una spiaggia su cui l' onda si versa e si ritrae. All' interno del corpo si potrebbero cioè conoscere benefiche e vivificanti energie che si muoverebbero lungo percorsi che si ripetono all' infinito, in un intimo rapporto tra la dimensione materiale e quella sottile.

    Pagina 134-135:

    Tornando al rapporto tra l' energia, la vita umana e la guarigione, bisognerebbe ricordare che l' equilibrio tra gli elementi all' interno dell' individuo era considerato basilare da tutti gli esponenti della medicina antica; tale equilibrio infatti lascerebbe aperti tutti i canali che trasportano la forza sottile.In assenza di un tale equilibrio, ovvero nei casi in cui una sola parte del complesso umano venga sviluppata in modo abnorme ed ecessivo, verrebbero violate le leggi fondamentali che stanno alla base del mantenimento della vita, il che non potrebbe che portare ad un rapido decadimento.
    Ci si potrebbe ad esempio riferire a quelle persone, tanto frequenti nel mondo moderno, nelle quali l' apparato cerebrale è ampliato a dismisura, a discapito degli altri piani dell' individuo, come quello fisico ed emotivo; oppure a quegli individui che si sforzano di gonfiare i propri muscoli e di spingere al massimo le prestazioni della propria "macchina fisica" in vista di una prestazione sportiva.
    L' energia come si è affermato poco sopra, si potrebbe anche immaginare come l' aria che scorre e vibbra in un flauto o all' interno di un' ogano musicale; così come ogni canna di tale strumento ha un' intonazione diversa, così l' uomo, che nel suo complesso sarebbe questo organo, avrebbe in se tutta una serie di forze di frequenza differente.
    In questa visuale, una linea di condotta importante potrebbe essere quella di cercare di diventare a poco a poco padroni delle vibrazioni prodotte dal nostro "strumento", che nell' individuo ordinario suonerebbe invece in modo caotico, discordante ed incontrollabile; acquisire la capacità di dominare l' aria del serbatoio dell' organo per dosarla adeguatamente e saggiamente.

    Pagina 136-137:

    Se vi è una condizione di scquilibrio più o meno forte potrebbe accadere che le "tubature" lungo cui l' energia scorre, vengano, in ragione più o meno grande, ostruite, incrinate, danneggiatte, creando perdite o blocchi, i quali si rifletterebbero sul piano fisico come disarmonie, debolezze o malattie.

    Per riassumere quanto ipotizzato finora, quindi, si potrebbe ritenere che la salute, la forza, la resistenza e la vita stessa di un corpo non dipenderebbero del tutto, in ultima analisi, da elementi materiali come ad esempio il peso corporeo, la temperatura interna, la pressione arteriosa e venosa, la quantità di colesterolo, la percentuale di grasso nell' organismo, la funzionalità degli organi, eccetera, bensì proprio dall' accesso più o meno efficace ed armonico ad una forza sottile, ovvero non materiale, che non sarebbe patrimonio del singolo, bensì sarebbe fluidamente diffusa in tutto il cosmo.
    Si tratterebbe, in altre parole, proprio di ribaltare il punto di vista materialistico e meccanicistico, dal momento che quanto esso considera "causa" dovrebbe forse in realtà essere considerato "effetto", e viceversa.

    Tali concezioni furono ben conosciute dalle civiltà antiche, che le applicarono, oltre che alla medicina, anche ad altri ambiti come la danza e le arti marziali; infatti alla base di queste ultime c' era proprio un ferreo controllo del flusso di energia, ed ogni gesto non era originato da uno sforzo meramente muscolare, bensì rappresentava il dispiegarsi di un flusso di forza, in modo rotondo e, si direbbe quasi, travolgente come l' impatto di una massa d' acqua.

    [SM=g27838]







    Alcuni uomini si adattano alla realtà, altri la creano~

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    Ithilla
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    00 28/10/2008 12:23
    Nam-Myoho-Renge-Kyo

    in questi giorni sto leggendo un libricino che mi ha prestato un'amica:
    "Felicità in questo mondo"
    ISTITUTO BUDDISTA ITALIANO SOKA GAKKAI

    mi sembra il momento di trascriverne qualche brano...
    la discussione che hai aperto, Caro Arcobaleno, è allo stesso tempo semplice da intuire e complessa da esprimere...
    quando ho letto le tue citazioni, sono stata avvolta da molte sensazioni e hai richiamato molte emozioni, ma non sono all'altezza di esprimere con le parole i miei pensieri, quindi mi affido a chi lo scrittore lo fa di mestiere...

    vi prego di prendere ciò che sto per trascrivere con la consueta mente critica, estrapolando gli antichi insegnamenti...
    buddismo o induismo, o altro, sono, secondo me, solo gabbie un po' più ampie di altre, ma sempre e comunque sovrastrutture umane...
    come può essere la meccanica quantistica paragonata alla meccanica classica, più ampia, applicabile in un maggior numero di casi, ma sempre modelli umani applicati allo studio dei fenomeni naturali...



    Nam Myoho Renge Kyo

    "[...]Per una traduzione approfondita ci vorrebbe un libro intero, perchè ognuno dei sette caratteri che compongono questa frase ha un profondo significato filosofico. Qui ci basta accennare che a grandi linee significa: Entrare in armonia con la Legge dell'Universo attraverso il suono.

    In particolare, Nam [deriva dal sanscrito, il resto è cinese classico] significa dedicare la propria vita, congiungerla con il ritmico e armonioso flusso di energia vitale universale.

    Due dei significati di myo sono aprire e rivitalizzare. Cioè aprire la nostra vita, come un fiore che finalmente riceve l'acqua e la luce per sbocciare. Aprendo questa porta nascosta dentro di noi, e attingendo all'infinita energia rivitalizzante, possiamo influenzare positivamente, aiutare concretamente anche gli altri.
    Ho è ciò che si trasforma, il fenomeno visibile; myo è la forza invisibile che sta alla base e genera la trasformazione.
    Myoho rappresenta il ciclo di vita e morte, l'eterno ritmico alternarsi della fase visibile e invisibile, manifesta e latente di ogni fenomeno; quella dimensione, quel funzionamento regolato da una legge misteriosa, che va al di là della nostra comprensione. [...] il misterioso ritmo di mutamento contiuno di tutte le cose, della loro impermanenza.

    Renge rappresenta la simultaneità della causa e dell'effetto. Il fatto che quel che siamo o quel che ci accade è sempre riconducibile ad una causa che sta dentro di noi e che, proprio per questo, possiamo cambiare in meglio, una volta che si dispone del mezzo appropriato.

    Kyo rappresenta l'ordito di un tessuto. Un filo che attraversa la trama, tesse l'intreccio complesso dei fenomeni vitali del cosmo. Ma Kyo è principalmente il suono, la vibrazione, la sinfonia della vita universale. La musica impalpabile che è in grado di generare energia, sensazioni, emozioni concrete, felicità illuminata.

    Infiniti significati derivano da un'unica legge, diceva Siddharta. Myo è quest'energia; ho sono i fenomeni; renge è la dinamica del loro reciproco influenzarsi; kyo è il suono, la vibrazione che si dipana. Nam significa entrare in sintonia, vibrare all'unisono.
    Recitando Nam Myoho Renge Kyo ci sintonizziamo su tutto questo; riportiamo l'armonia nel nostro ritmo vitale di base.
    [...]

    Come le onde del mare, che sono generate da una corrente profonda, potente e invisibile, così tutti i fenomeni dell'esistenza, per quanto diversi fra loro, hanno una sostanza comune, connaturata ad essi. Arrivando a riconoscere ed attivare questo livello fondamentale (la corrente profonda), è possibile influenzare, cambiare qualunque cosa (le onde in superficie). La corrente profonda è la Legge dell'Universo, il ritmo della vita che scorre dentro ogni individuo: Nam Myoho Renge Kyo"





    ..e per la serie "tutto il mondo è paese", vi prego di notare i riferimenti a ciò che noi attribuiamo alla Madre (la gestione del ciclo vita-morte-vita e il tessere la tela) e agli atteggiamenti delle antiche Sacerdotesse o delle Donne di Conoscenza (dedicare-sacrificare e rivolgere l'Intento)..

    non esiste un'unica via, ma un'unica fonte forse si...
    in un'epoca in cui l'entropia (disordine naturale verso cui tende l'evoluzione dei fenomeni naturali) è ai suoi massimi livelli, credo sia opportuno non limitarsi a vedere il mondo con un solo paio di occhiali o con un solo microscopio, ma aprirsi agli insegnamenti di molti popoli, ognuno con la sua versione della Legge dell'Universo...




    [Modificato da Ithilla 28/10/2008 12:28]

    I come from the darkness and in the darkness rest.
    My appearance is black, my spirit is white and red is my flow.

    With a hand I wound and with the other cure, my lips enchant and my eyes bind.
    I am not good and am not bad, am not hatred and am not love. I live from always,
    I was born yesterday and I will die tomorrow,

    showing my light to who has the courage to catch up me ...
    Do not follow me, you would not find I ...

    Guess me in of you, in that dark place of the soul where the conscience shines without beliefs ...
    I will so show myself at your side patiently smiling to your tender fears ...

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    Ithilla
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    Madre dell'Isola
    00 07/11/2008 08:32


    "La vita assomiglia al vibrare delle note.
    E l'individuo a uno strumento a corde"

    Ludwig van Beethoven



    [Modificato da Ithilla 07/11/2008 08:32]

    I come from the darkness and in the darkness rest.
    My appearance is black, my spirit is white and red is my flow.

    With a hand I wound and with the other cure, my lips enchant and my eyes bind.
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