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L'orso azzurro di Lynn Schooler (Avventura)

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    Sittlieb
    Post: 7.267
    Signore della Montagna
    00 17/10/2008 16:00
    Libro finito ieri ... che dire?
    E' STUPENDO, emozionante, allegro e triste al contempo.
    Parla di Natura, libertà, amicizia, ma anche di dolore, solitudine e di morte.

    Uno dei più bei libri che abbia mai letto, nei prox giorni vi posterò alcune citazioni.. grazie mille a chi me l'ha regalato!

    Ovviamente è una storia vera!


    Per ora vi copio la recensione:

    " Lynn, hai mai visto un orso dei ghiacciai? ". E' la domanda che Michio Hoshino, celebre fotografo naturalista, pone un giorno all'autore di The Blue Bear, lungo racconto dell'amicizia nata proprio da questa semplice espressione di curiosità. Trovare il misterioso ed inafferrabile plantigrado (sono un centinaio gli esemplari dal manto azzurro-argenteo distribuiti lungo gli ottocento chilometri di costa da Prince William Sound a nord-ovest fino a Ketchican, a sud), diviene il sogno di Lynn Schooler, guida ed accompagnatore nelle selvagge terre d'Alaska di gruppi di ricercatori, alpinisti, canoisti e di fotografi naturalisti come Michio Hoshino che nella primavera del 1990 si affida all'esperienza di Schooler per cogliere splendide immagini delle megattere a bordo della Wilderness Swift. La descrizione di una delle scene di caccia delle megattere cui assistono è uno dei momenti avvincenti del libro: una calma irreale precede lo scatenarsi di un'orgia predatoria dove dodici cetacei risorgono dalle acque in assordanti ed impressionanti cascate d'acqua, abbrancando famelici con le loro enormi fauci i gruppi di aringhe costrette a riunirsi in fitti branchi dalle stesse cacciatrici. Poi ancora il silenzio ad annunciare però l'imminente successivo ribollire, in un ciclo di caccia destinato a durare per ore prima di riuscire a colmare così smisurati appetiti.
    Sarà questo solo il primo di numerosi viaggi a bordo della Swift che diverranno negli anni un appuntamento irrinunciabile facendo di Michio non più un semplice cliente ma un amico. L'amicizia tra i due maturerà forgiandosi durante le tempeste nelle acque di fronte alla Catena costiera dell'Alaska quando la fiducia l'uno nell'altro significa sopravvivenza, nelle faticose marce nel fango carichi all'inverosimile di attrezzature sotto piogge sferzanti tra le fitte boscaglie per raggiungere i luoghi dove avvistare gli orsi, nelle lunghe attese ai limiti di una foresta nella comune speranza di intravedere un bagliore d'azzurro.
    I mesi scorrono sulle pagine interrotti da flashback della vita di Lynn, dai quali emerge il ricordo doloroso di una tragica esperienza che gli ha scavato l'animo (e che spiazza non poco il lettore dal tema del libro) ed esasperato una propensione all'isolamento e alla solitudine già presente nel giovane Schooler. L'amicizia tra i due va ad intrecciare due visioni della vita che si confrontano nella comune passione per gli ambienti naturali selvaggi, dove la natura continua il suo corso senza badare alle vicende umane: l'atteggiamento di Michio, sempre fiducioso e disponibile nei confronti degli altri; e quello di Lynn, cauto e diffidente viaggiatore nei rapporti umani costretto sempre ad "attraversare un fiume impetuoso su uno strato di ghiaccio sottile".
    Lynn saprà imparare molto da Michio e gli insegnamenti fatti anche di cenni o di semplici frasi pronunciate in un difficoltoso inglese, lo disporranno a "guardare" oltre quello che ci si aspetta di vedere, solo allora potrà finalmente trovarsi faccia a faccia con l'introvabile orso dei ghiacciai e nella luce crepuscolare di una spiaggia volgere lo sguardo al manto azzurro di klate-utardy-tseek"

    dal sito www.infolibro.it/lynn_schooler.htm
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    "Tu hai una tale voce, o grande montagna, da annullare gli inganni e i dolori, voce non da tutti compresa, ma che i grandi, e i saggi e i buoni interpretano, e profondamente sentono, e fanno sentire agli altri". P.B. Shelley

    "Fatto stupendo o cosa strana! L'orso. La belva si fa umana.
    Stupor maggior che l'uomo nato, in belva or cerchi esser cangiato."
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    Sittlieb
    Post: 7.267
    Signore della Montagna
    00 17/10/2008 16:26
    Altra recensione

    www.studioselva.net/anacleto/biblioteca.htm#orsoazzurro


    Ecco, sto tizio ha riportato una delle frasi che più mi hanno colpito:

    "Il potere della vera bellezza è proprio quello di allontanarci da noi stessi e di condurci in luoghi incontaminati dal ricordo e dal pensiero, dove possiamo sentirci liberi."

    Marò quante volte l'ho provata questa sensazione.. nelle selve e sulle creste...aaaaa!
    [Modificato da Sittlieb 17/10/2008 16:27]
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    "Tu hai una tale voce, o grande montagna, da annullare gli inganni e i dolori, voce non da tutti compresa, ma che i grandi, e i saggi e i buoni interpretano, e profondamente sentono, e fanno sentire agli altri". P.B. Shelley

    "Fatto stupendo o cosa strana! L'orso. La belva si fa umana.
    Stupor maggior che l'uomo nato, in belva or cerchi esser cangiato."
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    roby4061
    Post: 2.788
    Amico della Montagna
    Signore della Montagna
    00 17/10/2008 16:36
    Re:
    Sittlieb, 17/10/2008 16.26:


    Ecco, sto tizio ha riportato una delle frasi che più mi hanno colpito:

    "Il potere della vera bellezza è proprio quello di allontanarci da noi stessi e di condurci in luoghi incontaminati dal ricordo e dal pensiero, dove possiamo sentirci liberi."

    Marò quante volte l'ho provata questa sensazione.. nelle selve e sulle creste...aaaaa!



    aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!!

    mi hai messo curiosità su questo libro!


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    "Ci sono delle persone che si incontrano, prima si assaggiano... poi vedono se possono camminare insieme, come noi adesso.." M. Rigoni Stern
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    maxbear70
    Post: 356
    Amico della Montagna
    Scalatore Provetto
    00 19/10/2008 20:23
    [SM=x948576] [SM=x948575]

    aspetto le tue citazioni!

    un saluto
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    "Sarebbe bello, credo, se assieme alle ultime tracce lasciate dall'uomo sulla Terra, si potessero, un giorno, ritorvare le ampie impronte del grande Orso bruno." [E. Fleming]
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    Lu.Pe..
    Post: 205
    Amico della Montagna
    Escursionista Avanzato
    00 11/01/2009 00:09
    Un grandissimo libro, trovato per caso ma che mi ha colpito davvero, specialmente nelle sue ultime pagine che mi sono trovato a rileggere più volte con un continuo nodo alla gola.

    Ma se devo appuntare il passaggio che più mi rimane impresso, direi questo

    "Per sentirsi a casa non sempre bisogna oltrepassare la soglia di una porta affacciata sul marciapiede. A volte ci sentiamo a casa in un vasto spazio che coincide con la volta celeste, uno spazio fatto dell'acqua che beviamo e del cibo che ci indurisce le ossa. A volte è l'insieme delle esperienze e dei ricordi a farci da casa, e a volte siamo a casa ovunque ci troviamo, purchè ci sia accanto la persona giusta."