Libro finito ieri ... che dire?
E' STUPENDO, emozionante, allegro e triste al contempo.
Parla di Natura, libertà, amicizia, ma anche di dolore, solitudine e di morte.
Uno dei più bei libri che abbia mai letto, nei prox giorni vi posterò alcune citazioni.. grazie mille a chi me l'ha regalato!
Ovviamente è una storia vera!
Per ora vi copio la recensione:
" Lynn, hai mai visto un orso dei ghiacciai? ". E' la domanda che Michio Hoshino, celebre fotografo naturalista, pone un giorno all'autore di The Blue Bear, lungo racconto dell'amicizia nata proprio da questa semplice espressione di curiosità. Trovare il misterioso ed inafferrabile plantigrado (sono un centinaio gli esemplari dal manto azzurro-argenteo distribuiti lungo gli ottocento chilometri di costa da Prince William Sound a nord-ovest fino a Ketchican, a sud), diviene il sogno di Lynn Schooler, guida ed accompagnatore nelle selvagge terre d'Alaska di gruppi di ricercatori, alpinisti, canoisti e di fotografi naturalisti come Michio Hoshino che nella primavera del 1990 si affida all'esperienza di Schooler per cogliere splendide immagini delle megattere a bordo della Wilderness Swift. La descrizione di una delle scene di caccia delle megattere cui assistono è uno dei momenti avvincenti del libro: una calma irreale precede lo scatenarsi di un'orgia predatoria dove dodici cetacei risorgono dalle acque in assordanti ed impressionanti cascate d'acqua, abbrancando famelici con le loro enormi fauci i gruppi di aringhe costrette a riunirsi in fitti branchi dalle stesse cacciatrici. Poi ancora il silenzio ad annunciare però l'imminente successivo ribollire, in un ciclo di caccia destinato a durare per ore prima di riuscire a colmare così smisurati appetiti.
Sarà questo solo il primo di numerosi viaggi a bordo della Swift che diverranno negli anni un appuntamento irrinunciabile facendo di Michio non più un semplice cliente ma un amico. L'amicizia tra i due maturerà forgiandosi durante le tempeste nelle acque di fronte alla Catena costiera dell'Alaska quando la fiducia l'uno nell'altro significa sopravvivenza, nelle faticose marce nel fango carichi all'inverosimile di attrezzature sotto piogge sferzanti tra le fitte boscaglie per raggiungere i luoghi dove avvistare gli orsi, nelle lunghe attese ai limiti di una foresta nella comune speranza di intravedere un bagliore d'azzurro.
I mesi scorrono sulle pagine interrotti da flashback della vita di Lynn, dai quali emerge il ricordo doloroso di una tragica esperienza che gli ha scavato l'animo (e che spiazza non poco il lettore dal tema del libro) ed esasperato una propensione all'isolamento e alla solitudine già presente nel giovane Schooler. L'amicizia tra i due va ad intrecciare due visioni della vita che si confrontano nella comune passione per gli ambienti naturali selvaggi, dove la natura continua il suo corso senza badare alle vicende umane: l'atteggiamento di Michio, sempre fiducioso e disponibile nei confronti degli altri; e quello di Lynn, cauto e diffidente viaggiatore nei rapporti umani costretto sempre ad "attraversare un fiume impetuoso su uno strato di ghiaccio sottile".
Lynn saprà imparare molto da Michio e gli insegnamenti fatti anche di cenni o di semplici frasi pronunciate in un difficoltoso inglese, lo disporranno a "guardare" oltre quello che ci si aspetta di vedere, solo allora potrà finalmente trovarsi faccia a faccia con l'introvabile orso dei ghiacciai e nella luce crepuscolare di una spiaggia volgere lo sguardo al manto azzurro di klate-utardy-tseek"
dal sito
www.infolibro.it/lynn_schooler.htm
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"Tu hai una tale voce, o grande montagna, da annullare gli inganni e i dolori, voce non da tutti compresa, ma che i grandi, e i saggi e i buoni interpretano, e profondamente sentono, e fanno sentire agli altri". P.B. Shelley
"Fatto stupendo o cosa strana! L'orso. La belva si fa umana.
Stupor maggior che l'uomo nato, in belva or cerchi esser cangiato."