Walter Veltroni è volato negli States per presentare l’edizione americana del suo libro. Affari suoi, si potrebbe dire. Mentre nel Belpaese la trattativa Alitalia è andata a picco e Berlusconi mena duro su Cgil e Pd incolpandoli della rottura fra le parti, Walter gira per New York trascinandosi dietro amici e compagni, con la Betancourt che finalmente vede da vicino com’è fatto un ex Pci.
Il segretario-scrittore del Piddì, non si è tirato indietro e su Alitalia la sua dichiarazione pesante l’ha rilasciata: “C’è stata una gestione dilettantesca da parte del governo. Una vicenda affrontata in modo scomposto e arrogante da Berlusconi”.
Questa storia di Alitalia non è una vertenza da due soldi, un nodo squisitamente sindacale. E’ il primo vero ko di Berlusconi e del suo governo. Un grimaldello non da poco, per il Pd. Non sarebbe opportuna la presenza di Veltroni in Italia?
L’Espresso riporta una intervista a Walter in cui il segretario annuncia che a gennaio farà un viaggio al polo nord, tappa di un lungo tour. La scelta è di toccare con mano i “drammi” del mondo.
“In poche parole – scrive oggi Il Riformista – Walter si è rotto il cazzo del Pd e viceversa. C’è solo da sapere che lo confessi per lettera, e non per libro, così facciamo prima …”.
Forse Walter vuole insegnare agli eschimesi le primarie.
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