Mancano i difensori del premier e l'udienza per il Caso Mills - procedimento che vede Silvio Berlusconi e David Mills imputati per corruzione in atti giudiziari -, fissata per oggi a Milano, non parte. Assenti i legali di fiducia, Nicolò Ghedini e Piero Longo, che nei giorni scorsi avevano fatto sapere, con una lettera inviata alla cancelleria del Tribunale, di essere impegnati alla Camera, in aula si è presentato un collaboratore di studio, praticante ma non abilitato. Troppi pochi i 'requisiti' per consentirgli di essere parte dell'udienza come difensore. E così il collegio presieduto da Elisabetta Gandus è stato costretto a sospendere l'udienza e contattare il call center per individuare un avvocato iscritto nelle liste dei difensori d'ufficio. Il colleggio difensivo del presidente del Consiglio però ritiene di non aver nulla da rimproverarsi. Nell'istanza depositata nei giorni scorsi al Tribunale di Milano infatti, Ghedini e Longo sostenevano di ritenere sospesi, fin dal 26 luglio scorso - data di entrata in vigore del lodo Alfano - tutti i procedimenti a carico del premier. Inoltre, per l'udienza di oggi, i due avvocati avevano comunicato di essere impegnati in commissione Giustizia e di non poter ''nominare un sostituto essendo tutti i colleghi di studio impegnati''. Nel caso in cui, dunque, ''non si ritenesse la sospensione già effettiva dal 26 luglio, chiediamo al Tribunale - si legge nell'istanza - di rinviare l'udienza''.