La solitudine dei numeri primi - Premio Strega 2008

Qualcuno di voi ha letto il premio Strega 2008?Per chi fosse interessato, ecco la quarta di copertina:

Alice ha sette anni e odia la scuola di sci, ma suo padre la obbliga ad andarci. È una mattina di nebbia fitta, lei ha freddo e il latte della colazione le pesa sullo stomaco. In cima alla seggiovia si separa dai compagni e, nascosta nella nebbia, se la fa addosso. Per la vergogna decide di scendere a valle da sola, ma finisce fuori pista, spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canalone innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno.
Mattia è un ragazzino intelligente con una gemella ritardata, Michela. La presenza costante della sorella umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei. Per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia decide di lasciare Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei.
Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e di Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze, così profondamente segnate, si incroceranno e i due protagonisti si scopriranno strettamente uniti eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano primi gemelli: due numeri primi separati da un solo numero pari, vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero.
Questo romanzo è la storia dolorosa e commovente di Alice e di Mattia, e dei personaggi che li affiancano nel loro percorso. Paolo Giordano tocca con sguardo lucido e profondo, con una scrittura di sorprendente fermezza e maturità, una materia che brucia per le sue implicazioni emotive. E regala ai lettori un romanzo capace di scuotere per come alterna momenti di durezza e di spietata tensione a scene più rarefatte e di trattenuta emozione, piene di sconsolata tenerezza e di tenace speranza.

...l'ho comprato a mia moglie che aveva espresso il desiderio di averlo ma non so se intraprendere io la lettura...volevo un parere di sangue "Fantasy"...che mi dite?

...ho letto alcuni commenti e non penso che lo leggerò...dalla trama avevo già avuto l'impressione comunque che il libro non mi si adattava... ...bah, mi sa che il prossimo anno ci propineranno anche un bel filmetto...

Ermes ma.. in dieci minuti hai cambiato idea?!!??! Che sia altamente sceneggiabile lo si legge dalla trama... ma credo che anche leggerlo non sarebbe male.... per quanto mi riguarda, l'importante è che non diventi troppo un harmony

....in effetti!Domani forse deciderò di leggerlo, chissà...

Conosco l'autore. Studiava Fisica con me (è un anno più piccolo). Alcuni amici l'hanno letto e i pareri sono tutt'altro che entusiasti...

Io l'ho letto durante queste vacanze. Devo dire che si legge abbastanza facilmente, io ci ho messo un pomeriggio solo, ma, in tutta onestà, non mi è piaciuto molto. Si incentra tutto su due personaggi che, praticamente, non compiono alcuna evoluzione dall'età di sette anni, in cui vivono un trauma, fino ai quaranta e passa in cui il libro li segue. Oltretutto, siccome nel libro ci sono bei salti temporali, quello che come lettore mi ha offerto sono state delle "finestre" sulla non-evoluzione, sulle vite cristallizzate dei due personaggi.
Onestamente, l'ho trovato claustrofobico, sconsigliatissimo a chi sta anche solo un po' giù...

praticamente una fregatura??

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=theresa= 05/01/2009 22.27
praticamente una fregatura??

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Non l'ho trovato questo capolavoro che molti hanno decantato, ecco tutto. Da come ne parlavano mi sarei aspettato molto di più.