Michel Gondry mi piace molto.
E' da un pò che lo seguo,ho preso un suo vecchio film a pochi euro tale human nature, molto carino, ma non è di questo che voglio parlarvi.
Nel film l'Arte del sogno le situazioni che presenta sono comunque a sfavore delle relazioni. Sfiducia questa che comunque non privilegia l'individualità nè reale nè sognante.
Delle relazioni, è vero, evidenzia i paradossi che molte volte si realizzano; daltronde il sogno, bella l'idea dell'anticamera del sogno( o della realtà?),diventa uno sfogo del singolo, un rifugio temporaneo, primordiale, per farla breve inutile.
Se sui sogni si fa troppo affidamento ne risultano situazioni di panico nell'inevitabile contrasto successivo con la realtà.
Se dall'altra parte la nostra riserva onirica si cerca di approvvigionarla con situazioni più verosimili, ne risulterà un sogno povero, inconsistente.
Per concludere, il filo conduttore dei film di Gondry è l'amarezza che viene sempre rappresentata in modo brillante e genuino, come un piatto che va servito freddo....no forse quella era la vendetta...
Scusatemi, ma purtroppo bevo, fumo e il mio cane mi tiene sui cogli*ni (forse avrei dovuto mettere qualche asterisco in più)...alla prossima visione.
[Modificato da cristoforo1977 08/07/2008 22:23]