I Semi di Sesamo

Nel testo di Chitra Divakaruni, la protagonista si chiama Tilo, abbreviazione di Tilottama, il nome dei Semi di Sesamo, "bruciati al sole, spezia ricca di nutrimento". Riporto pertanto questi pezzi in cui sono compresi anche dei piccoli dialoghi tra Tilo e l'Anziana Madre dell'Isola delle Spezie... è anche compresa una splendida leggenda che cercheremo, se vi va, di approfondire :



"'Til è il seme di sesamo, dominato dall'influsso di Venere, bruno-dorato come se fosse appena uscito dalle fiamme. Ha fiori minuscoli, diritti e appuntiti che le madri pregano perchè le figlie nascano con nasi di tal forma. Il til, macinato e trasformato in pasta insieme al legno di sandalo, cura le malattie del cuore e del fegato; il til, fritto nel suo olio, riporta la bellezza nella vita quando si è perso ogni interesse per il mondo. Io sarò Tilottama, essenza di til, dispensatrice di vita, generatrice di salute e di speranza.'
La risata dell'Antica echeggia col suono delle foglie secche che scricchiolano sotto i piedi.
'Certo non ti manca la fiducia in te stessa, ragazza mia. Assumere il nome della apsara* più bella della corte di Indra, dio della pioggia. Tilottama, la più elegante delle danzatrici, il gioiello più splendido tra le donne.'
(...)'Ma ricorda: quando Brahma fece di Tilottama la prima danzatrice della corte di Indra la diffidò dal concedere mai il suo amore ad alcun uomo. Doveva amare solo la danza'.
(...)E ora lei mi scrive il nuovo nome sulla fronte. Il mio nome di maga, finalmente e per sempre, dopo tanti cambiamenti. Il mio nome vero da non rivelare a nessuno se non alle consorelle. Lo traccia con un dito fresco, dai movimenti fluidi come olio. L'aria si satura della fragranza pulita e astringente dei semi di til.
'E ricorda anche questo: Tilottama in ultimo disobbedì e fallì. E fu esiliata sulla terra e condannata a vivere sette vite mortali. Sette vite mortali di malattie e vecchiaia, di contorte membra lebbrose da cui tutti fuggivano disgustati'."

*le apsara sono divinità femminili, ninfe emerse dall'oceano cosmico

Sesamo, simbolo di immortalità, seme dei sacri culti. Fonte benevola di proteine, ottimo ricostituente, utile per le ustioni come la curcuma, buono per il sistema nervoso.
I semi di sesamo sono delle vere e proprie pillole multivitaminiche. Contengono calcio, fosforo, acido linoleico e linolenico, vitamine B, E, D. Buona per i piccolini in crescita e anche per i grandi.
Il suo olio purissimo, se assunto giornalmente radoppia in poco tempo il numero di piastrine nel sangue.
Potete usarlo per preparare del buon sapone per il corpo, come sostituto eccelente dell'olio d'oliva.
In Romania abbiamo un dolce molto buono che si fa con i semi di sesamo e di girasole: Halva. E' un dolce che non nasce da noi, ma appartenente alla cucina mediorientale e indiana, infatti vi si trovano diverse ricette. Io preferisco proprio la ricetta che vede l'impiego del sesamo e dei semi di girasole.

Probabilmente la formula magica “Apriti Sesamo”, utilizzata in Persia nella fiaba di Alì Baba e i 40 ladroni per accedere alla caverna del tesoro, si riferisce alle “incredibili” proprietà nutritive e vitali del sesamo, che aprirebbero all’uomo le porte della forza e della vitalità.
I suoi semi (usati per aromatizzare) e il suo olio hanno caratteristiche forse uniche per il nostro sistema nervoso, immunitario e motorio.
Originario dell’India, il sesamo è coltivato estensivamente in molte zone calde ed offre un olio che copre il 75% della produzione mondiale di grassi.
Probabilmente il più antico condimento conosciuto, fu una delle prime piante ad essere “lavorata” dall’uomo, come testimoniano alcune tavolette d'argilla sumeriche, risalenti al 2300 a.C.
In India ed Egitto diversi millenni fa, l’olio di sesamo accompagnato da rituali magici, era bevuto contro mal di testa ed emorragie.
I Babilonesi gli attribuivano proprietà cosmetiche, ma è nella letteratura antica che si riporta l'usanza di spargere con semi di sesamo i sedili dei commensali, per cacciare i demoni che potrebbero impossessarsi del cibo

Nelle fiabe l'offerta di una ciambella serve agli umani per ingraziarsi Fata Fortuna e Signora Sorte.
Si narra che una donna caduta in disgrazia usa il ricavato delle sue misere occupazioni per comprare un sacco di farina con cui:
“fece il pane e due belle ciambelle piene di anice e sesamo da offrire alla propria Sorte”.
Questa, presentatasi nei panni di una vecchia megera, lacera e sporca che viveva presso un forno, ricevendo il gustoso dono si intenerì, ricompensando la sventurata facendola diventare regina.

Fondete del burro in un pentolino con semi di anice e di sesamo. Preparate una crema morbida di uova e zucchero, aggiungetela al burro e amalgamatela. Aggiunti estratto di anice, farina e lievito, impastate fino ad ottenere una pasta liscia. Da ogni cucchiaiata di questo impasto ottenete una forma di bastoncino appuntito, arrotolatelo e disponetelo su un foglio di carta da forno. Cuocete e servite spolverando di zucchero le ciambelle.

Fonti:
www.taccuinistorici.it e www.orlandosidee.de

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Ma ricorda: quando Brahma fece di Tilottama la prima danzatrice della corte di Indra la diffidò dal concedere mai il suo amore ad alcun uomo. Doveva amare solo la danza'.

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Essere tutt'uno con la propria passione. Essere la propria passione, una sua manifestazione... Questa frase mi fa pensare alla solitudine interiore in cui certe persone nascono e che si portano dietro tutta la vita.. una solitudine che diventa sorella, amica.. E' bellissima..

Tratto da: Florario. Miti leggende e simboli di fiori e piante,
di Alfredo Cattabiani. Oscar saggi Mondadori ed.

Tu sei il Sesamo consacrato al Dio Soma, creato dagli Dei durante il sacrificio della Vacca Cosmogonica, portato dagli antichi nel sacrificio;
rallegra i defunti, questi mondi e noi.

Preghiera funeraria indiana

Le virtù magiche attribuite al sesamo, derivano probabilmente dalla consuetudine indiana di usarlo soprattutto nelle cerimonie funerarie ed espiatorie, come un purificatore ma anche come simbolo di immortalità. Nel corso dei funerali, quando il corpo del morto è stato cremato, i partecipanti al rito si bagnano nel vicino fiumee lasciano sulla riva due pugnetti di sesamo, come viatico o nutrimento per il viaggio del defunto, ma anche come emblema della Vita eterna, se egli ha saputo liberarsi dal ciclo delle reincarnazioni.
Nel Brahma Purana si dice che sia stato creato dopo lunghe penitenze da Yama, Dio della morte. [...]
In India si celebra una festa di espiazione per l'eroe Bhisma, simile per tanti aspetti alla nostra Commemorazione dei Defunti, durante la quale si offrono agli Dei acqua, riso e semi di sesamo. Se un uomo , a qualunque casta appartenga, trascura questa offerta, perde tutto il merito delle buone azioni compiute durante l'anno precedente.