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Nel paradiso dei camosci - salita al monte Meta, 2242 mt. (PNA)

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    fabri964
    Post: 2.211
    Amico della Montagna
    Signore della Montagna
    00 24/06/2008 21:15
    --------------------------------------------------------------------------------

    La Meta, 2242 mt.
    Giro ad anello dal rifugio Campitelli per il passo dei Monaci e ritorno per la val Pagana in località Le Forme.


    ***


    Una telefonata al guardaparco qualche giorno prima di affrontare l’itinerario, ci toglie finalmente ogni dubbio su come affrontare senza problemi la visita in una riserva integrale dove la presenza degli escursionisti dovrebbe essere interdetta.
    Niente paura.
    Possiamo entrare tranquillamente nella riserva seguendo alcune semplici regole comportamentali che vengono pure spontanee per chi ha un minimo senso civico e rispetto per la natura. Il numero chiuso per i visitatori riguarda i mesi estivi di luglio e agosto.

    Partiamo dunque per questa nuova avventura in uno degli ambienti più sorprendenti e affascinanti di tutto l’Appennino. Il paradiso dei camosci.

    Sveglia alle 4,30 per rispettare l’appuntamento alle 5,30 a Sant’Elia con gli amici di Cassino.

    Partiamo in 7 con due auto che ci resteranno utili per la dislocazione delle stesse nei due punti di partenza e di arrivo dell’itinerario. Lasceremo infatti un’auto nel piazzale del rifugio Campitelli da dove inizieremo la salita verso la Meta e l’altra auto nel punto d’arrivo, cioè nel piazzale in località Le Forme, all’inizio della val Pagana.

    Si inizia a salire alle 7,30 in una favolosa faggeta, con esemplari secolari “i Tartari” seguendo un evidente sentiero che prende quota dolcemente fino a terminare in una magnifica prateria assolata e ricca di fiori ed erbe d’alta montagna all’altezza di 1750 mt.
    Passiamo accanto ai resti di un forte militare di origine borbonica, costruito per controllare la zona e combattere il brigantaggio assicurando così il passaggio a monaci e viandanti che un tempo attraversavano la zona, unico collegamento tra Lazio e Abruzzo.

    Di fronte, si staglia con prepotenza il profilo trapezoidale della Meta, la seconda cima del Parco Nazionale d’Abruzzo. Un trapezio che si erge improvvisamente dai prati ed inserito in un contesto paesaggistico di tale bellezza da far rimanere senza respiro.
    Molte chiazze di neve sui prati a partire dai 1800 mt. di quota.

    Lasciato alle spalle il prato si inizia a salire aggirando il fianco sinistro della Meta in un’ambiente tipicamente alpino tra detriti, ghiaioni, piccoli nevai, ed enormi blocchi calcarei su sentiero a mezza costa, esposto in alcuni tratti, con spettacolari panorami sulle faggete della val Pagana e le cime della Metuccia.

    Si arriva al passo dei Monaci, 1967 mt. dopo 2 ore di cammino dalla partenza.

    Il passo dei Monaci era un antico collegamento tra Lazio e Abruzzo, sfruttato da commercianti, pastori e dai monaci benedettini dell’epoca. Arrivati al passo, i monaci solevano depositare una pietra, a volte davvero grande, tanto da formare con il trascorrere degli anni, due cumuli alti un paio di metri e ben visibili al centro del pianoro in direzione del monte Forcellone.

    Un immane blocco calcareo sarà la nostra “trattoria” dove bivaccheremo per circa un ora prima di riprendere la salita che in 45 minuti ci porterà in cima.
    Riprendiamo così l’ultimo sforzo arrancando faticosamente tra massi, erbe e fiori per coprire gli altri 200 metri di dislivello verso la croce di vetta.

    Ed eccola finalmente la croce di vetta! Siamo a 2242 mt.
    Troviamo altri escursionisti intenti ad osservare il superbo panorama a 360° con vista panoramica dall’isola di Ponza alle cime del Gran Sasso, dal Vesuvio alla Majella.
    La croce è montata su una colonnina in pietra posta dall’Istituto Geografico Militare (IGM).
    Classica foto di vetta e una meritata sosta di un’ora.

    Scendiamo di nuovo giù per bivaccare un altro po’ alla nostra “trattoria”, mentre io e Angela ci separiamo presto dal gruppo, con macchine fotografiche al seguito per trascorrere ben due ore in appostamento ai camosci.

    Senza provocare il minimo rumore, senza quasi respirare, strisciando sull’erba per spostarci, aspettiamo pazientemente che loro si abituino alla nostra presenza e finalmente la nostra attesa verrà premiata: saranno loro stessi ad avvicinarsi a noi!!!
    Ci rendiamo ben presto conto che ormai ci considerano due “strane rocce semoventi” e innocue. Brucano l’erba vicino a noi, a circa 12-15 metri di distanza. Leccano la neve, bevono nel ruscello, si girano a guardarci con la loro espressione simpatica e incuriosita.

    Noi ci parliamo a gesti, talvolta con il solo sguardo.

    Che spettacolo emozionante. I nostri cuori battono a mille all’ora… li sentiamo nelle orecchie!!! Abbiamo quasi paura che i nostri stessi battiti facciano troppo rumore e spaventino i camosci, ma è un pensiero paradossale come i tanti che in quei momenti si accavallavano nella nostra mente.

    In questo periodo i camosci stanno cambiando il mantello, passando dalla pelliccia invernale al lucido ed elegante mantello rossiccio che nelle immagini che seguono si nota sulla testa e sul collo.

    Il gruppo di camosci si allontana lentamente, un po’ disturbato da una coppia di ragazzi ignara della situazione. Poco male, abbiamo fatto circa 100 scatti a testa e siamo stremati.

    Ci uniamo di nuovo al gruppo che ha osservato a distanza tutta la scena e iniziamo la discesa.

    Un’altra giornata in montagna si è conclusa regalandomi una nuova esperienza mai vissuta direttamente con la natura.
    Un pensiero e un ringraziamento va al meraviglioso gruppo di persone con cui ho condiviso questa giornata. Persone accomunate dalla passione per l’ambiente, sensibili e attente, semplici e simpatiche.
    Un commento a parte va ad Angela, un vero vulcano di energia che mi ha riempito la testa di informazioni utili e dettagliate su flora e fauna locale.

    Un saluto a tutti e a presto per la prossima avventura.
    __________________________________________________________________
    L'albero ha sempre un destino di grandezza. Tale destino lui lo propaga.
    L'albero fa grande ciò che lo circonda.

    (da un sms di Rita in visita nelle foreste casentinesi)
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    fabri964
    Post: 2.211
    Amico della Montagna
    Signore della Montagna
    00 24/06/2008 22:10
    L'inizio dell'itinerario nella faggeta


    Resti di un vecchio fortino borbonico


    Il profilo trapezoidale della Meta


    fermi ad osservare


    Si sale in ambiente tipicamente alpino


    In vista del passo dei Monaci 1942 mt.
    Quei balzi di roccia ci riserveranno una bella sorpresa.....


    Un camoscio riposa sull'orlo del precipizio








    Un pezzo di storia tra queste montagne.
    Come già descritto nella relazione, i monaci che passavano da qui, lasciavano un sasso a volte anche molto grande e lo depositavano qui. Col trascorrere degli anni si formarono due grandi cumuli di pietre dell'altezza di olre due metri.




    Il nostro bivacco al passo dei Monaci. Una trattoria a 5 stelle con vista panoramica.


    Dopo la pausa si sale per gli ultimi 300 metri fino alla cima.


    Parte del gruppo




    In cima


    Giovanni e Marcello




    Io e Giovanni nella classic foto di vetta


    Marcello e Giovanni pensierosi.....


    Il nostro itinerario visto dall'alto.


    La vetta della Meta vista da un'altra angolazione






    Il gruppo quasi al completo




    Camosci su nevaio.
    Dopo un'ora d'attesa saranno loro stessi ad avvicinarsi a noi.


    In questo periodo i camosci non sono molto fotogenici dal momento che stanno cambiando la vecchia pelliccia invernale per far posto al classico mantello lucido color marrone-rossiccio. Il cambiamento si apprezza già sul collo e sulla testa.














    Genziana carpatica


    Vedovella alpina


    Arnica montana


    Si raccoglie acqua freddissima di sorgente


    Un saluto a tutti e alla prossima avventura













    [Modificato da fabri964 24/06/2008 22:13]
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    Panoramica
    Post: 4.297
    Amico della Montagna
    Signore della Montagna
    00 25/06/2008 07:34
    aaah come vorrei distendermi anche io su quel ghiaccio con i camosci [SM=g27824]

    molto bello questo itinerario [SM=g27811] con tutto quel verde poi!!!!
    __________________________________________________________________
    "...salvare le foreste vuol dire salvare l'uomo,
    xché l'uomo non può vivere tra acciaio e cemento,
    non ci sarà mai pace, mai vero amore,
    finchè l'uomo non imparerà a rispettare la vita"
    -Nomadi-
    -------------------------------------------
    il mio blog in costruzione:
    http://my.opera.com/Na_CiodA/blog/
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    fabri964
    Post: 2.211
    Amico della Montagna
    Signore della Montagna
    00 25/06/2008 09:18
    Re:
    Panoramica, 25/06/2008 7.34:

    aaah come vorrei distendermi anche io su quel ghiaccio con i camosci [SM=g27824]

    molto bello questo itinerario [SM=g27811] con tutto quel verde poi!!!!


    Grazie Susy. Non è stato neppure troppo faticoso. La vetta è ad appena 2 ore e mezza dal parcheggio.

    Per la faccenda di sdraiarsi sulla neve insieme ai camosci ti straquoto in pieno!!! Forse soltanto tu puoi immaginarti le condizioni schifose e luride di caldo afoso al limite dell'infernale e dell'osceno (le ho dette tutte...) che stiamo vivendo a Roma da 4 nauseanti giorni.


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    (da un sms di Rita in visita nelle foreste casentinesi)
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    Panoramica
    Post: 4.297
    Amico della Montagna
    Signore della Montagna
    00 25/06/2008 10:11
    Re: Re:
    fabri964, 25/06/2008 9.18:


    Per la faccenda di sdraiarsi sulla neve insieme ai camosci ti straquoto in pieno!!! Forse soltanto tu puoi immaginarti le condizioni schifose e luride di caldo afoso al limite dell'infernale e dell'osceno (le ho dette tutte...) che stiamo vivendo a Roma da 4 nauseanti giorni.



    uhmmm si, guarda, hai gia descritto la situazione schifosa che si sta attraversando, ma credo che forse, la vicinanza del mare, almeno questa volta sia un punto a favore x venezia, anche se di certo non si sta bene... [SM=g27815]


    [Modificato da Panoramica 25/06/2008 10:11]
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    planet bru
    Post: 1.929
    Amico della Montagna
    Signore della Montagna
    00 25/06/2008 11:52
    foto meravigliose !!!
    quella dei camosci nella neve e' spettacolare!!!
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    Sittlieb
    Post: 7.267
    Signore della Montagna
    00 25/06/2008 13:07



    ma quanto m'ispira questo vallone? [SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836]


    "Che spettacolo emozionante. I nostri cuori battono a mille all’ora… li sentiamo nelle orecchie!!! Abbiamo quasi paura che i nostri stessi battiti facciano troppo rumore e spaventino i camosci, ma è un pensiero paradossale come i tanti che in quei momenti si accavallavano nella nostra mente." [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] condividiamo gli stessi pensieri [SM=x948575] !


    Ottime foto Fabbbbbbrì! [SM=g27811]


    E bellissimi i camosci: sono della sottospecie appenninica (Rupicapra pyrenaica ornata) vero?


    [Modificato da Sittlieb 25/06/2008 13:08]
    __________________________________________________________________
    "Tu hai una tale voce, o grande montagna, da annullare gli inganni e i dolori, voce non da tutti compresa, ma che i grandi, e i saggi e i buoni interpretano, e profondamente sentono, e fanno sentire agli altri". P.B. Shelley

    "Fatto stupendo o cosa strana! L'orso. La belva si fa umana.
    Stupor maggior che l'uomo nato, in belva or cerchi esser cangiato."
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    roby4061
    Post: 2.788
    Amico della Montagna
    Signore della Montagna
    00 25/06/2008 13:35

    Senza provocare il minimo rumore, senza quasi respirare, strisciando sull’erba per spostarci, aspettiamo pazientemente che loro si abituino alla nostra presenza e finalmente la nostra attesa verrà premiata: saranno loro stessi ad avvicinarsi a noi!!!




    quante volte l'ho fatto coi camosci, con gli stambecchi, le marmotte...

    la "caccia" fotografica mi affascina sempre, avrò centinaia di foto di animali, ma quando vado nel parco non perdo occasione per farne ancora... mi affascinano troppo gli animali selvatici, la loro "libertà"...

    bellissime foto, e che posti splendidi!

    prima o poi devo tornare in abruzzo, devo proprio.

    [SM=g27811]
    __________________________________________________________________
    "Ci sono delle persone che si incontrano, prima si assaggiano... poi vedono se possono camminare insieme, come noi adesso.." M. Rigoni Stern
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    fabri964
    Post: 2.211
    Amico della Montagna
    Signore della Montagna
    00 25/06/2008 14:07
    Re:
    roby4061, 25/06/2008 13.35:


    Senza provocare il minimo rumore, senza quasi respirare, strisciando sull’erba per spostarci, aspettiamo pazientemente che loro si abituino alla nostra presenza e finalmente la nostra attesa verrà premiata: saranno loro stessi ad avvicinarsi a noi!!!




    quante volte l'ho fatto coi camosci, con gli stambecchi, le marmotte...

    la "caccia" fotografica mi affascina sempre, avrò centinaia di foto di animali, ma quando vado nel parco non perdo occasione per farne ancora... mi affascinano troppo gli animali selvatici, la loro "libertà"...

    bellissime foto, e che posti splendidi!

    prima o poi devo tornare in abruzzo, devo proprio.

    [SM=g27811]


    Io devo dire che sono alla prima esperienza in fatto di appostamento agli animali selvatici e l'ho fatto proprio con la persona giusta. Questa Angela lo fa da una vita ed ha trasformato questa sua passione in hobby redditizio. Produce infatti CD turistico-culturali sul territorio.

    Per Rita: Sisi, è proprio la Rupicapra Pyrenaica ornata.


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    (da un sms di Rita in visita nelle foreste casentinesi)
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    =joska=
    Post: 1.039
    Amico della Montagna
    Signore della Montagna
    00 30/06/2008 14:33
    Re:
    Che spettacolo emozionante. I nostri cuori battono a mille all’ora… li sentiamo nelle orecchie!!! Abbiamo quasi paura che i nostri stessi battiti facciano troppo rumore e spaventino i camosci, ma è un pensiero paradossale come i tanti che in quei momenti si accavallavano nella nostra mente.




    anch'io non posso che quotare queste tue parole!
    la zona pare davvero molto interessante, canaloni, fiori, camosci...
    hai ragione...proprio il paradiso dei camosci!
    Hai sfoggiato allora il tuo super obbiettivo? [SM=g27835]

    Mi piace molto anche per tutti questi sassi. Per quanto riguarda quei mucchi lasciati dai monaci, uso solitamente anch'io lasciare un sassetto sugli ometti lasciati da altri, mi piace pensare di far parte di una costruzione fatta in modo totalmente naturale! [SM=x948575]
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    fabri964
    Post: 2.211
    Amico della Montagna
    Signore della Montagna
    00 02/07/2008 17:31
    Re: Re:
    =joska=, 30/06/2008 14.33:


    Per quanto riguarda quei mucchi lasciati dai monaci, uso solitamente anch'io lasciare un sassetto sugli ometti lasciati da altri, mi piace pensare di far parte di una costruzione fatta in modo totalmente naturale! [SM=x948575]


    Ma dai! [SM=g27823] Anch'io uso lasciare un segno della mia presenza in questa maniera. Spesso gli ometti li costruisco direttamente io, approfittando di una pausa.
    [SM=g27811]


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    (da un sms di Rita in visita nelle foreste casentinesi)
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    Sittlieb
    Post: 7.267
    Signore della Montagna
    00 02/07/2008 20:30
    Re: Re: Re:
    fabri964, 02/07/2008 17.31:


    Ma dai! [SM=g27823] Anch'io uso lasciare un segno della mia presenza in questa maniera. Spesso gli ometti li costruisco direttamente io, approfittando di una pausa.
    [SM=g27811]





    Io lo faccio ogni tanto [SM=g27811] !


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    "Fatto stupendo o cosa strana! L'orso. La belva si fa umana.
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