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C'est la vie... [Ovvero, come vi sentite?]

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  • SUNNO)))
    00 10/06/2008 23:05
    Sicuramente esistono discussioni simili. Non so manco perchè la apro.
    Stavo ripensando alle tante cose che mi sono successe negli ultimi due anni, accorgendomi che attraverso alti (pochi, indimenticabili e determinanti) e bassi (tanti, purtroppo indimenticabili e pure determinanti a modo loro) sono cambiate un sacco di cose. Basta rileggere i miei scritti di quando mi sono iscritto al forum (Ecco un'azione che allora pareva secondaria e invece mi accorgo che è stata importantissima per la mia vita, pare assurdo eh?).

    Quindi volevo aprire questo specie di diario del forum (sì, Marco, come quello di Ghost Notes [SM=g1363623] ). Come state, che periodo state attrversando nella vita sentimentale, lavorativa ecc...

    Non per farsi i cazzi altrui, ma un piccolo angolo di sfogo credo sia utile.

    Esco da un periodo tribolato, non tanto per fatti esterni, quanto per problemi del mio essere che mi tiro dietro da sempre e sempre ho rifiutato di affrontare. Esco da situazioni un po'... sfortunate che se avessi affrontato senza l'influenza di questi problemi probabilmente avrei meglio gestito.
    Sono impegnato, ho un lavoro che mi stressa, ma che sento mio e mi dà un minimo di sicurezza. Ho finalmente gente che posso definire "amica". Non molta, ma ne ho. Meglio pochi e buoni. Ho ritrovato alcuni rapporti. Ma dentro sento di avere ancora dei conflitti. Non so cosa voglio... o forse ho solo una gran voglia di avere qualcosa, ma ho ancora paura.

    Però è estate e ascolto Lateralus. Come due anni fa.
    Ho una gran voglia di salire su un palco e suonare. Di esprimermi. Ho una gran voglia di fare tutto quanto il mio carattere mi ha sempre frenato nel farlo. Che siano piccole cose...o forse è solo voglia di libertà, semplicemente.
    [Modificato da SUNNO))) 10/06/2008 23:07]
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    LonelyBoy94
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    00 10/06/2008 23:33
    Dico solo: GRANDE FADE!
    Credo che questo entri di diritto tra i miei topic favoriti (dopo quello per spammare ovvio [SM=g27828]).
    Domani faccio un post piu completo che stasera non sono in condizione [SM=g1363623]
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    ivanspider82
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    00 11/06/2008 09:28
    Re:
    LonelyBoy94, 10/06/2008 23.33:

    Dico solo: GRANDE FADE!
    Credo che questo entri di diritto tra i miei topic favoriti (dopo quello per spammare ovvio [SM=g27828]).
    Domani faccio un post piu completo che stasera non sono in condizione [SM=g1363623]


    guarda...come se lo avesssi fatto [SM=g27811]

    ________________________________________________________________________
    ...e non dio ma qualcuno che per noi l'ha inventato ci costringe a sognare in un giardino incantato...
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    00 11/06/2008 13:35
    Bella la discussione Fede [SM=g1363623]
    Innanzitutto mi riaggancio a quello che avevi detto tu;l'iscrizione a questo forum per me è stata importante,oltre ai raduni e qualche concerto assieme,con molte persone ormai ho rapporti di amicizia da 2-3 anni(con altre da meno ma anche queste possono essere chiamate tranquillamente amiche),mi hanno aiutato in alcuni momenti difficili e spero in qualche modo di averle aiutate in piccola parte anche io.
    Tornando al discorso piu generale penso sia un periodo un po' particolare per me:devo prendere delle decisioni importanti per quanto riguarda la vita universitaria e superare questi due esami è ora come ora fondamentale per me.Negli altri campi ovviamente ci sono alti e bassi,finalmente penso di aver trovato una relazione abbastanza stabile che per ora credo stia proseguendo abbastanza bene,con molta tranquillità;mi dispiace di aver perso contatti con alcuni compagni di liceo ma questo credo sia un processo quasi naturale;credo di aver bisogno di far nuove conoscenze,non che non abbia amici anzi...quelli non mi mancano,però boh la vedo come una cosa necessaria ora come ora.Per ora non mi viene in mente nulla.




    I'm in hell without you
    Cannot cope without you two
    Shocked at the world that I see
    Innocent victim, please rescue me
  • SUNNO)))
    00 11/06/2008 13:37
    Re:
    metal17601, 11/06/2008 13.35:

    Bella la discussione Fede [SM=g1363623]
    Innanzitutto mi riaggancio a quello che avevi detto tu;l'iscrizione a questo forum per me è stata importante,oltre ai raduni e qualche concerto assieme,con molte persone ormai ho rapporti di amicizia da 2-3 anni(con altre da meno ma anche queste possono essere chiamate tranquillamente amiche).

    quindi mi concedi il titolo di... amica?


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    metal17601
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    00 11/06/2008 13:39
    Re: Re:
    SUNNO))), 11/06/2008 13.37:

    quindi mi concedi il titolo di... amica?




    Sì,amica con diritti speciali [SM=g1363623]





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  • SUNNO)))
    00 12/06/2008 13:38
    Re: Re:
    ivanspider82, 11/06/2008 9.28:


    guarda...come se lo avesssi fatto [SM=g27811]


    ti ha dato retta, mi sa...



    Sì,amica con diritti speciali [SM=g1363623]


    sì, di robe diritte ne ho una...

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    metal17601
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    00 12/06/2008 13:42
    Successone sta discussione finora [SM=g1363623]




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    00 12/06/2008 14:10
    A me va di merda in generale,tutto di merda tranne che con la mia morosa!Per quanto riguarda il forum si va be oramai vi voglio bene anche se siete dei cazzoni [SM=x282951] be di amici qui ne ho una
  • SUNNO)))
    00 13/06/2008 17:10
    Re:
    Lars46, 12/06/2008 14.10:

    A me va di merda in generale,tutto di merda tranne che con la mia morosa!

    hai detto niente... [SM=g1363625]


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    00 17/06/2008 22:26

    Immaginate di guidare un’automobile in salita. Voi siete il conducente. Inserite le marce, accelerate e frenate a vostro piacimento; potete anche provare divertimento a salire verso la vetta alla massima velocità, curva dopo curva, e provare delle vere emozioni. Poi giungete sulla sommità….e realizzate il vostro sogno di guardare il mondo dall’alto. Allo stesso modo l’uomo conduce la sua vita sfruttando al massimo le potenzialità fisiche, psichiche e mentali del corpo, umile servitore di un padrone che raramente lo rispetta. Ma il corpo non è come un’automobile, non è un veicolo qualunque , non può essere rottamato e sostituito….Il carburante si esaurisce, qualche pezzo deteriorato può essere sostituito, la manutenzione, per quanto costante e programmata, può prolungare l’efficienza del motore…ma alla fine accade l’inevitabile…e il guidatore si rammarica di aver corso troppo forte, oppure è fiero di aver realizzato tutti gli obiettivi, anche se il cuore è logorato, i polmoni sono sfibrati e il minimo stato di stress cortocircuita le difese immunitarie.

    Immaginate ora di voler guidare l’automobile, ma di non essere più in grado di salire. Anzi. Il motore si ferma e l’automobile inizia a scendere in retromarcia, senza freni, sempre più forte, come in “folle”. Siete terrorizzati, avete paura di precipitare in un burrone da un momento all’altro, recitate le ultime preghiere prima di morire...…. Poi, chiudete gli occhi, immaginate di precipitare verso il vuoto e di schiantarvi al suolo…...Passa un po’di tempo, che strano...…pur senza sfiorare il volante l’auto ritorna verso valle seguendo le curve, senza creare nessun pericolo al guidatore o produrre incidenti a terzi. Continuate a scendere in retromarcia, per cui vi girate a guardare la strada che inspiegabilmente diventa docile, rettilinea e priva di pericoli. Vi chiedete perplessi quando avrà termine quella discesa.....poi, all’improvviso, l’automobile sterza e si raddrizza…..per cui ora guardate la strada davanti a voi...…anche se continuate a scendere, a scendere verso valle, lungo una strada che sembra non aver mai fine.

    Immaginate, allo stesso modo, di cedere la guida del vostro corpo a una forza misteriosa, di assecondare un istinto invisibile in grado di dirigervi verso una direzione contraria alla vostra volontà. All’inizio il vostro mezzo procede all’indietro per farvi capire che state andando verso la direzione sbagliata e che “dovete” evolvere verso il “fondo valle” e non verso la vetta. Evolvere...….verso cosa? Non lo sapete, non avete più il comando di niente, siete ospiti di una "navetta" che ritorna indietro, sia nel tempo che nello spazio….., siete passeggeri all’interno di un veicolo autonomo che possiede una propria intelligenza, una propria meta….anche se la ragione, il bene divino che vi hanno insegnato ad usare, non è in grado di capirlo. Dopo un po’ di tempo che retrocedete, seguendo l'istinto, straordinariamente consapevole dei vincoli determinati dalla "carreggiata stradale"(la vita), vi accorgete che andare in discesa, senza consumare carburante e logorare il corpo, non solo è piacevole, ma addirittura desiderabile....ora guardate davanti a voi....…non avete più voglia di salire....….volete solo andare verso valle , verso la terra promessa, la pace, la libertà, la realizzazione di una “valley experience”…..lo volete, lo desiderate....….Sulla carreggiata opposta vedete una lunga fila di automobili che viaggia in direzione contraria, verso la vetta….e provate, per la prima volta,
    una profonda compassione….e sentite , per la prima volta, di essere felici di aver creduto alle parole del Guru: “Onorate il Se, il Se dimora dentro di voi, come Te…” (Baba Muktananda, 1908 - 1982) www.siddhayoga.org

    State ancora scendendo....siete immersi in colline profumate di fiori, mentre in lontananza iniziate a scorgere le anse di un fiume grandioso che solca la pianura fino alla foce. E’ in questo frangente che emerge "Bhairava", la comprensione dell’esperienza. Avere fede nel Guru interiore che ti indica la via per tornare indietro, nella Valle dell'Eden, significa rivelare dentro noi stessi un istinto spirituale (il Se) che dimora in te come Te, come una guida che ti accompagna verso la svolta, la conversione a U, la morte delle illusioni, la decapitazione dell’ego, la cancellazione della vacue speranze di farcela, di arrivare alla cima senza danni collaterali o effetti devastanti sugli affetti e i sentimenti del cuore (vedi la Bhagavadgita)

    Avere fede nel Se, nell’istinto di evolvere verso la dissoluzione dell’ego e dell’anima, conduce infine a capire che l’Io è pura illusione...…non siamo noi a condurre i giochi…i giochi trascendono la nostra comprensione e allora invochiamo il destino, il fato, il caos, la sfortuna e infine il karma ereditato dai genitori, dalla società e perfino dalla razza, come responsabili delle nostre tragedie e fallimenti.
    Avere fede nel Se significa decidere consapevolmente di andare dalla parte opposta al flusso della vita materiale per privilegiare i sentimenti del cuore al denaro, gli affetti all'ambizione, la conoscenza al successo sociale. Ecco allora che il “veicolo” si gira con la parte anteriore verso valle , metafora di una precisa volontà di evolvere sul piano umano e spirituale. A questa volontà priva di Ego e di illusioni, a questo desiderio di continuare a scendere invece che salire, la cultura alchemica ha posto l’accento: il Sé.

    Brueghel aveva un sogno ricorrente. Sognava di stare in groppa al cavallo seduto all’incontrario e di non essere più padrone delle redini. Il cavallo galoppava verso valle, dalla parte opposta....….
    Un giorno decise di dipingere un condottiero intento a guidare una schiera di soldati verso la vetta. Non capiva il significato di quella scena di massa…..poi ripensò al suo sogno e dipinse il condottiero a terra, disarcionato dal suo cavallo.
    Dopo un paio di settimane gli venne in mente Saulo e la sua conversione....….allora comprese il significato del sogno e capì che il suo destino era ormai segnato...….prese dalla sua casa poche cose e si avviò a compiere il viaggio iniziatico nella terra dell’Alchimia: l’Italia!



    museohermetico.splinder.com/post/15731887/Il+senso+del...





    "Sono una bella cosa la contentezza, l'assenza di dolore, le giornate tollerabili e accucciate nelle quali nè il dolore nè il piacere osano alzar la voce, ma tutto bisbiglia e cammina in punta di piedi. Se non che io sono purtroppo fatto così, non sopporto questa contentezza, che dopo un po' mi diventa odiosa e insopportabile e ributtante, e devo rifugiarmi disperato in altre atmosfere, possibilmente passando per le vie del piacere ma, in caso di bisogno, anche per le vie del dolore. Quando sono stato per un po' senza piaceri e senza dolori e ho respirato l'insipida sopportabilità delle così dette buone giornate, la mia anima infantile è talmente agitata dal vento della miseria che prendo la lira arrugginita della gratitudine e la scaglio in faccia al sonnacchioso Dio della contentezza e preferisco sentirmi ardere da un dolore diabolico piuttosto che vivere in questa temperatura sana. Allora avvampa dentro di me un desiderio selvaggio di sentimenti forti, spettacolari, una rabbia contro questa vita piatta, sfumata, normale e sterilizzata, e una voglia folle di fracassare qualche cosa, non so, un magazzino o una cattedrale o me stesso, di commettere pazzie temerarie, di strappare la parrucca a un paio di idoli venerati, di fornire a qualche scolaro ribelle il desiderato biglietto per Amburgo, di sedurre una ragazzina o si torcere il collo a qualche rappresentante dell'ordine borghese nel mondo. Questo infatti ho più che mai odiato, aborrito e maledetto: questa soddisfazione, la salute pacifica, il grasso ottimismo del borghese; la prospera disciplina dell'uomo mediocre, normale, dozzinale."



    Herman Hesse, "Der Steppenwolf"
    [Modificato da montselles.com 17/06/2008 22:27]
  • SUNNO)))
    00 18/06/2008 23:44
    tutto sommato, raschiando via il vivivdo colore della vernice fresca, sotto è ancora una gran merda...
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    00 26/06/2008 15:12
    Periodo giusto un pò incasinato e "frettoloso".Il tempo mi scivola via.





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    LonelyBoy94
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    00 27/06/2008 00:19
    Di merda.. problemi anche con gli amici adesso.. Dio Cristo va..
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    Che palle.




    E che schifo.
    ________________________________________________________________________

    Il fuoco è la mia tenerezza
    perchè angelo e belva insieme
    nel mio spirito caddero abbracciati.
    Nel palpito dell' agonia è la vita più sacra
    perchè allora non dovrei amarti
    perchè non dovrei ucciderti?


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    00 27/06/2008 20:27
    Re:
    montselles.com, 17/06/2008 22.26:


    Immaginate di guidare un’automobile in salita. Voi siete il conducente. Inserite le marce, accelerate e frenate a vostro piacimento; potete anche provare divertimento a salire verso la vetta alla massima velocità, curva dopo curva, e provare delle vere emozioni. Poi giungete sulla sommità….e realizzate il vostro sogno di guardare il mondo dall’alto. Allo stesso modo l’uomo conduce la sua vita sfruttando al massimo le potenzialità fisiche, psichiche e mentali del corpo, umile servitore di un padrone che raramente lo rispetta. Ma il corpo non è come un’automobile, non è un veicolo qualunque , non può essere rottamato e sostituito….Il carburante si esaurisce, qualche pezzo deteriorato può essere sostituito, la manutenzione, per quanto costante e programmata, può prolungare l’efficienza del motore…ma alla fine accade l’inevitabile…e il guidatore si rammarica di aver corso troppo forte, oppure è fiero di aver realizzato tutti gli obiettivi, anche se il cuore è logorato, i polmoni sono sfibrati e il minimo stato di stress cortocircuita le difese immunitarie.

    Immaginate ora di voler guidare l’automobile, ma di non essere più in grado di salire. Anzi. Il motore si ferma e l’automobile inizia a scendere in retromarcia, senza freni, sempre più forte, come in “folle”. Siete terrorizzati, avete paura di precipitare in un burrone da un momento all’altro, recitate le ultime preghiere prima di morire...…. Poi, chiudete gli occhi, immaginate di precipitare verso il vuoto e di schiantarvi al suolo…...Passa un po’di tempo, che strano...…pur senza sfiorare il volante l’auto ritorna verso valle seguendo le curve, senza creare nessun pericolo al guidatore o produrre incidenti a terzi. Continuate a scendere in retromarcia, per cui vi girate a guardare la strada che inspiegabilmente diventa docile, rettilinea e priva di pericoli. Vi chiedete perplessi quando avrà termine quella discesa.....poi, all’improvviso, l’automobile sterza e si raddrizza…..per cui ora guardate la strada davanti a voi...…anche se continuate a scendere, a scendere verso valle, lungo una strada che sembra non aver mai fine.

    Immaginate, allo stesso modo, di cedere la guida del vostro corpo a una forza misteriosa, di assecondare un istinto invisibile in grado di dirigervi verso una direzione contraria alla vostra volontà. All’inizio il vostro mezzo procede all’indietro per farvi capire che state andando verso la direzione sbagliata e che “dovete” evolvere verso il “fondo valle” e non verso la vetta. Evolvere...….verso cosa? Non lo sapete, non avete più il comando di niente, siete ospiti di una "navetta" che ritorna indietro, sia nel tempo che nello spazio….., siete passeggeri all’interno di un veicolo autonomo che possiede una propria intelligenza, una propria meta….anche se la ragione, il bene divino che vi hanno insegnato ad usare, non è in grado di capirlo. Dopo un po’ di tempo che retrocedete, seguendo l'istinto, straordinariamente consapevole dei vincoli determinati dalla "carreggiata stradale"(la vita), vi accorgete che andare in discesa, senza consumare carburante e logorare il corpo, non solo è piacevole, ma addirittura desiderabile....ora guardate davanti a voi....…non avete più voglia di salire....….volete solo andare verso valle , verso la terra promessa, la pace, la libertà, la realizzazione di una “valley experience”…..lo volete, lo desiderate....….Sulla carreggiata opposta vedete una lunga fila di automobili che viaggia in direzione contraria, verso la vetta….e provate, per la prima volta,
    una profonda compassione….e sentite , per la prima volta, di essere felici di aver creduto alle parole del Guru: “Onorate il Se, il Se dimora dentro di voi, come Te…” (Baba Muktananda, 1908 - 1982) www.siddhayoga.org

    State ancora scendendo....siete immersi in colline profumate di fiori, mentre in lontananza iniziate a scorgere le anse di un fiume grandioso che solca la pianura fino alla foce. E’ in questo frangente che emerge "Bhairava", la comprensione dell’esperienza. Avere fede nel Guru interiore che ti indica la via per tornare indietro, nella Valle dell'Eden, significa rivelare dentro noi stessi un istinto spirituale (il Se) che dimora in te come Te, come una guida che ti accompagna verso la svolta, la conversione a U, la morte delle illusioni, la decapitazione dell’ego, la cancellazione della vacue speranze di farcela, di arrivare alla cima senza danni collaterali o effetti devastanti sugli affetti e i sentimenti del cuore (vedi la Bhagavadgita)

    Avere fede nel Se, nell’istinto di evolvere verso la dissoluzione dell’ego e dell’anima, conduce infine a capire che l’Io è pura illusione...…non siamo noi a condurre i giochi…i giochi trascendono la nostra comprensione e allora invochiamo il destino, il fato, il caos, la sfortuna e infine il karma ereditato dai genitori, dalla società e perfino dalla razza, come responsabili delle nostre tragedie e fallimenti.
    Avere fede nel Se significa decidere consapevolmente di andare dalla parte opposta al flusso della vita materiale per privilegiare i sentimenti del cuore al denaro, gli affetti all'ambizione, la conoscenza al successo sociale. Ecco allora che il “veicolo” si gira con la parte anteriore verso valle , metafora di una precisa volontà di evolvere sul piano umano e spirituale. A questa volontà priva di Ego e di illusioni, a questo desiderio di continuare a scendere invece che salire, la cultura alchemica ha posto l’accento: il Sé.

    Brueghel aveva un sogno ricorrente. Sognava di stare in groppa al cavallo seduto all’incontrario e di non essere più padrone delle redini. Il cavallo galoppava verso valle, dalla parte opposta....….
    Un giorno decise di dipingere un condottiero intento a guidare una schiera di soldati verso la vetta. Non capiva il significato di quella scena di massa…..poi ripensò al suo sogno e dipinse il condottiero a terra, disarcionato dal suo cavallo.
    Dopo un paio di settimane gli venne in mente Saulo e la sua conversione....….allora comprese il significato del sogno e capì che il suo destino era ormai segnato...….prese dalla sua casa poche cose e si avviò a compiere il viaggio iniziatico nella terra dell’Alchimia: l’Italia!



    museohermetico.splinder.com/post/15731887/Il+senso+del...





    "Sono una bella cosa la contentezza, l'assenza di dolore, le giornate tollerabili e accucciate nelle quali nè il dolore nè il piacere osano alzar la voce, ma tutto bisbiglia e cammina in punta di piedi. Se non che io sono purtroppo fatto così, non sopporto questa contentezza, che dopo un po' mi diventa odiosa e insopportabile e ributtante, e devo rifugiarmi disperato in altre atmosfere, possibilmente passando per le vie del piacere ma, in caso di bisogno, anche per le vie del dolore. Quando sono stato per un po' senza piaceri e senza dolori e ho respirato l'insipida sopportabilità delle così dette buone giornate, la mia anima infantile è talmente agitata dal vento della miseria che prendo la lira arrugginita della gratitudine e la scaglio in faccia al sonnacchioso Dio della contentezza e preferisco sentirmi ardere da un dolore diabolico piuttosto che vivere in questa temperatura sana. Allora avvampa dentro di me un desiderio selvaggio di sentimenti forti, spettacolari, una rabbia contro questa vita piatta, sfumata, normale e sterilizzata, e una voglia folle di fracassare qualche cosa, non so, un magazzino o una cattedrale o me stesso, di commettere pazzie temerarie, di strappare la parrucca a un paio di idoli venerati, di fornire a qualche scolaro ribelle il desiderato biglietto per Amburgo, di sedurre una ragazzina o si torcere il collo a qualche rappresentante dell'ordine borghese nel mondo. Questo infatti ho più che mai odiato, aborrito e maledetto: questa soddisfazione, la salute pacifica, il grasso ottimismo del borghese; la prospera disciplina dell'uomo mediocre, normale, dozzinale."



    Herman Hesse, "Der Steppenwolf"


    credo che la fede nel se e la dissoluzione dell' io nel caos cosmico si scontrino pacificamente con le mille euro al mese, il mutuo da pagare e le 6.15 del mattino del lunedi.a meno che non si decida di meditare sotto un albero in india e nutrirsi di guano.
    scusate il pragmatismo ma sono figlio di contadini [SM=x1357626]

    la mamma di rosina era geloooosaaaaaaaaaaaaaaa


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    00 27/06/2008 21:26
    Re: Re:
    =storto=, 27/06/2008 20.27:


    credo che la fede nel se e la dissoluzione dell' io nel caos cosmico si scontrino pacificamente con le mille euro al mese, il mutuo da pagare e le 6.15 del mattino del lunedi.a meno che non si decida di meditare sotto un albero in india e nutrirsi di guano.
    scusate il pragmatismo ma sono figlio di contadini [SM=x1357626]




    E perchè mai dovrebbero? [SM=g1363625] Pure io sono "figlia di contadini" (e contadina freelance io stessa XD), ciò non toglie che se certe cose venissero accettate un po' più serenamente anzichè mettere in mezzo sempre le solite seghe mentali si camperebbe anzitutto meglio e ci si accorgerebbe anche del fatto che non è che "dissoluzione dell'io, fede nel sè e caos cosmico" significano necessariamente "me ne fotto delle responsabilità della vita di tutti i giorni", pur se è proprio questo che in genere ci si crede. E lo testimonio sulla mia bella zucca. Anche questo è pragmatismo. Cosa non lo è, quando si parla di "cose di tutti i giorni"?

    Cmq abbiamo capito, sei tartassato.
  • SUNNO)))
    00 28/06/2008 16:51
    Re: Re:
    =storto=, 27/06/2008 20.27:


    credo che la fede nel se e la dissoluzione dell' io nel caos cosmico si scontrino pacificamente con le mille euro al mese, il mutuo da pagare e le 6.15 del mattino del lunedi.a meno che non si decida di meditare sotto un albero in india e nutrirsi di guano.
    scusate il pragmatismo ma sono figlio di contadini [SM=x1357626]

    la mamma di rosina era geloooosaaaaaaaaaaaaaaa



    la nostra società e le sue costrizioni fanno a pugni con la pace interiore o la ricerca di sè stessi, mi sembra un dato di fatto. Bisogna essere capaci di staccare le due cose per comprendere come e se è possibile far coesistere la vita quotidiana con la vita individuale.

    io non sono figlio di nessuna categoria in particolare.


    [Modificato da SUNNO))) 28/06/2008 16:51]
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    00 28/06/2008 22:14
    se si parla di vivere la vita cn piu armonia e rilassatezza ok.avevo capito male io.
    ma scendere dalla discesa mentre tutti salgono,o semplicemente lasciarsi andare e seguire la successione naturale degli eventi non mi sembra compatibile con la vita che facciamo:spesso ci troviamo nella situazione di "forzare" alcuni eventi o cercare di prevedere alcuni avvenimenti in modo da preservarci da problemi che possono accadere.
    per questo ritengo che le due cose siano incompatibili.
    almeno se era questi che intendevi nel post.
    sono stato un po frettoloso nel liquidare la cosa con la mia battuta.
    e fortunatamente non ho ancora il mutuo da pagare [SM=x1539657]
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    00 29/06/2008 00:35
    Re:
    =storto=, 28/06/2008 22.14:

    se si parla di vivere la vita cn piu armonia e rilassatezza ok.avevo capito male io.
    ma scendere dalla discesa mentre tutti salgono,o semplicemente lasciarsi andare e seguire la successione naturale degli eventi non mi sembra compatibile con la vita che facciamo:spesso ci troviamo nella situazione di "forzare" alcuni eventi o cercare di prevedere alcuni avvenimenti in modo da preservarci da problemi che possono accadere.
    per questo ritengo che le due cose siano incompatibili.
    almeno se era questi che intendevi nel post.
    sono stato un po frettoloso nel liquidare la cosa con la mia battuta.
    e fortunatamente non ho ancora il mutuo da pagare [SM=x1539657]




    Non hai capito quello che intendeva dire chi ha scritto la metafora della discesa e della salita. E sì che mi sembra abbastanza chiaro.

    Forzarsi per perseguire obiettivi puramente materialistici come il successo, i soldi (e non si parla mai di "tranquillità economica" quando si parla di soldi, ma sempre del modo con cui farne tanti), quando magari le tue aspirazioni, il tuo sentire più intimo, il tuo essere ciò che sei sono tutt'altre cose... Solo per "conferma" sociale. Questo è incompatibile solo con una cosa: con se stessi.

    I nevrotici aumentano di giorno in giorno perchè fanno una vita che non si addice a loro stessi. Fanno una vita che la propria natura percepisce essere forzata, e si ammalano fisicamente e psicologicamente. Perchè? Perchè bisogna farsi del male in questo modo? Perchè bisogna completamente ignorare ciò che lo spirito vuole comunicarci (o anima, o psiche, o inconscio, chiamala come vuoi, sono sempre grosso modo la stessa cosa)?

    La vita è già abbastanza breve, dolorosa e frustrante, non c'è bisogno di incasinarsela ancora di più. Lasciarsi andare in questo senso significa semplicemente dare un po' più retta a quello che vogliamo per noi. Ciò non significa che sognare di diventare una rockstar o un mago della finanza sia ciò che noi vogliamo, perchè sono solo proposte di un ego ipertrofico infantile (che TUTTI abbiamo) che richiede attenzione da parte degli altri - ma non di se stesso.

    Alla fine basta guardare il quadro generale del genere umano, anno 2008, per capire che non è un discorso poi così tanto campato per aria quello delle sovrastrutture sociali VS realizzazione del sè. E' una lotta che va avanti da secoli, e il sè sta soccombendo. Quelli che cercano di realizzarlo, e di realizzare la coscienza collettiva oltre che quella individuale, vengono additati e messi alla gogna. Gesù Cristo, per esempio. La "ricompensa celeste", la "resurrezione", il "ricongiungimento col Padre e lo Spirito Santo" non sono niente di particolarmente lontano da ciò. Il Padre rappresenta la piena consapevolezza del sè e la sua piena realizzazione, lo Spirito Santo è lo spirito collettivo. Ma parli di spirito e vieni definito "uno che sogna". Parli di "psiche" e vieni definito "uno che fa bene a curarsi", quando poi magari sono proprio i nuovi inquisitori che nel momento di scissione massima tra Sè e l'immagine di sè impazziscono e ammazzano qualcuno.

    Io vedo che spesso si lavora, si fanno sacrifici, si insegue un'immagine che poi tu per primo metti in discussione nel momento in cui sei seduto in relax a casa tua, quando ti chiedi "Ma chi me lo fa fare? Ma è davvero questo che voglio dalla mia vita?" e una parte di te ti dice che non ne vale la pena. Fortunati quelli che queste domande non se le fanno mai, forse, ma preferisco di gran lunga quelli che se le fanno ma si rispondono in tutta onestà, senza mezza nota stonata a suonare nella loro testa "Sì, questo è quello che voglio dalla mia vita". E torno a ripetere che non parlo di quelli che fanno le rockstar o sono maghi della finanza per il tornaconto mensile (in termini di affermazione e potere sociale o in termini puramente economici).

    Il contadino che torna a casa la sera dopo essersi spaccato la schiena dieci ore nei suoi campi, guarda la moglie e le sorride, telefona ai figli, e alla fine della giornata è stanco sì, ma va a letto col sorriso sulle labbra, anche se sa che non è tutto rose e fiori. Di questo parlo.

    Magari è un miraggio, ma non ci credo e non ci crederò mai. Sto combattendo per questo. Sto mettendo in dubbio tutto dalla a alla z per questo. Preferisco di gran lunga, comunque, vivere per sempre nel dubbio se sia possibile o meno una simile realizzazione, se basti una vita soprattutto, piuttosto che fare ciò che "mi dicono che va fatto", che però non rientra in ciò che vorrei io, e svegliarmi a 40 anni o 50 e capire di botto che ... ho solo sprecato tempo.

    Non so se ora è più chiaro [SM=g1363623]
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