31/07/2008 - ROSCIANO (PE) - STADIO COMUNALE [GRATUITO]

Queste sì che sono belle notizie

Chi ci sarà?

ricky1978, 22/07/2008 15.33:

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Chi ci sarà?

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Ci sono buone probabilità.

Dopo la delusione dei biglietti finiti per San Giorgio a Cremano.. PRESENTE!

Come l'ultima con due variazioni: escono Festival e Celebrazione ed entrano La leva calcistica della classe '68 e, soprattutto, La storia (solo lui al pianoforte). Intensa ed emozionante.

|Marina|, 01/08/2008 9.27:

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Come l'ultima con due variazioni: escono Festival e Celebrazione ed entrano La leva calcistica della classe '68 e, soprattutto, La storia (solo lui al pianoforte). Intensa ed emozionante.

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Mi fanno notare, giustamente, che la Leva .... era già in scaletta. Allora, forse, ieri ha suonato un pezzo in meno rispetto alle ultime volte. Oppure mi sfugge qualcosa, di sicuro non ha fatto Festival.

|Marina|, 01/08/2008 10.11:

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Mi fanno notare, giustamente, che la Leva .... era già in scaletta. Allora, forse, ieri ha suonato un pezzo in meno rispetto alle ultime volte. Oppure mi sfugge qualcosa, di sicuro non ha fatto Festival.

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Si dovrebbe aver suonato un pezzo in meno (fuori Festival e Celebrazione provata il pomeriggio e dentro La storia), per il resto scaletta uguale con qualche scambio di posto (dopo Pezzi di vetro ha fatto L'angelo di Lyon se ben ricordo).

Serata emozionante alla transenna, Finestre rotte trascinante, Capo d'Africa piacevolissima rispolverata, L'abbigliamento di un fuochista struggente, Battere e levare con l'unica armonica della serata e con i cori fuori tempo di un serio Francesco che spiazzava Guglielminetti e Giovenchi tra le loro risate.
Momenti davvero magici Deriva, Pezzi di vetro (solo con la chitarra e con la luce addosso ), La valigia dell'attore con le mani in tasca e con inchino finale senza cappello (spettacolo) e ovviamente le 3 al pianoforte: L'infinito, Santa Lucia (purtroppo con problemi di audio col mandolino) e soprattutto La storia: lui, i tasti del piano e il pubblico, nessun altro, brividi...
Cercando un altro Egitto e Viva l'Italia (col piano in primo piano) con due vesti nuove direi ancora da rodare, Per brevità chiamato artista molto più piacevole rispetto al disco, L'angelo di Lyon cantata magistralmente e Celestino potente come sempre..
Un'unica nota: troppi classiconi, mancava solo Niente da capire e se vogliamo Bufalo Bill ma per il resto c'erano proprio tutti, nota positiva Buonanotte fiorellino con un arrangiamento fantastico (ritorna al valzerino ma con delle pause simpaticissime) ma per il resto tutti uguali a parte forse Generale nella parte suonata.
Bel concerto, Francesco & band in gran forma..
Ciao!

A parte i classiconi (ma perchè poi non Pablo o Bufalo Bill) gran bel concerto. Si parte con finestre rotte, ottima come canzone di riscaldamento. E dopo il riscaldamento si fa subito sul serio: Capo d'Africa mette i brividi già con quella lunga introduzione dove brillano le chitarre elettriche. Gran bel pezzo, nulla da dire. Mi aspettavo celebrazione, che invece non arriva ne' ora, ne' mai. Arrivano invece titanic e l'abbigliamento di un fuochista, quindi luci sul viso del nostro che esegue magistralmente, voce e chitarra. Altro momento di sospensione: deriva (l'unica reduce di amore nel pomeriggio). Si chiudono gli occhi, si sogna. Battere e levare (l'unica invece da prendere e lasciare) non mi entusiasma. o forse non mi entusiasma più. Manca festival (altro rimpianto) ma partono puntuali i classici. Rimmel, generale e buonanotte fiorellino. Quindi il momento migliore della serata. L'angelo di Lyon con qualche modifica testuale. Bellissima, struggente. Quindi Francesco si siede al piano ed esegue l'infinito (uno scritta sull'acqua, non più un riflesso) e Santa Lucia, per la quale è sempre difficile trovare aggettivi senza scadere nel retorico e ridondante. Quindi, le emozioni provate, le tengo per me. Francesco non si alza però dal piano ed a sorpresa esegue la storia. Mi sembra di viaggiare nel tempo, ai tempi dello jeder ist wilkommen. Cercando un altro Egitto mi garba parecchio con quel nuovo arrangiamento rock-blues che non piace invece al mitico meteorologo (ti abbraccio forte). Quindi la leva calcistica e Alice con Arianti che batte con le bacchettine sullo xilofono (si chiama così, vero?) restituendo una canzone fiabesca, come appunto il romanzo di Carroll. Seguono altri due classici, ma di quelli che non stancano mai. Celestino e la valigia dell'attore, quest'ultima cantata benissimo. Il bandito e il campione ci ricorda come Grechi sia non solo il fretello di De Gregori ma anche e soprattutto un grandissimo autore. Durante "Girardengo" Francesco prende la chitarra la punta a mò di fucile verso un disturbatore della prima fila. E' il momento dei bis: la donan cannone, la nuova per brevità chiamato artista (se fosse Abramo sarebbe Caino) ed infine viva l'Italia