Un principio morale non sarà mai errato, ma semplicemente può essere messo da parte in rapporto alla facoltà di scelta lasciata tra l'uomo e il comando di Dio.
In ogni caso in questo modo dal mio punto di vista ci sarebbe un
allontanamento dalla volontà divina da parte dell'intera organizzazione. E su un punto fondamentale deciso nel primo concilio apostolico.
Poco importa se il sangue lo si beve tramite una cannuccia in bocca, o in vena,in ogni caso vi è una evidente innegabile assunzione.
I gentili e non secondo l'apostolo Paolo ispirato da Dio tramite il suo spirito, dovevano pentirsi di aver reso il Dio sconosciuto o identificato in altra forma e pensiero in un oggetto da servire.
Dovevano pentirsi di considerare l'essere umano in ambito matrimoniale, come una lametta radi e getta.
Di concupire un rapporto amoroso come rapporto oggettivo di amore.
Di considerare l'immagine umana, la vita fisica ,emotiva e psichica delle persone rappresentata basilarmente dal loro sangue, e giustamente con debito motivo da quello animale, un oggetto a uso e consumo.
Ed è fuor di dubbio di come con la violazione sul sangue, a prescindere dal modo, dai un valore oggettivo alla vita umana....
Per questa ragione i medici escono fuori
la giustificazione che di "tutto" il corpo umano si sentono (moralmente )autorizzati di farne uso, perchè l'anima starebbe secondo loro da una altra parte.
Ma non è così per la legge divina, per la quale vietava l'appropriazione
proprio sulla base di identificare l'individualità con il corpo del soggetto. Caso significativo il discorso di Cristo sul bere il suo sangue e mangiare il suo corpo.
Ma non possiamo più parlare di individualità se ce perfino chi progetta dei cloni, per lo scopo di inserire la propria coscienza ai fini della sopravvivenza. Tramite trapianto del capo, cosa già fatta in ambito animale; oppure un altro metodo futuristico.
Sostenere che l'altra persona, privata della testa continui a vivere in me, è un discorso patetico. E sinceramente non mi interessa avere l'immortalità, o la vita eterna offerta in questo modo per me diabolico. Senza offesa per chi la pensa diversamente, io parlo per me.
In conclusione personalmente va da se che se devo escludere il principio del sangue, devo escludere dal mio concetto di cristianesimo, la qualsiasi forma di fornicazione, come peccato.
E pure l'avere partecipazione con gli idoli, che rappresentano propriamente l'idea e il pensiero oggettivo dell'essere divino o umano, idea a cui si da un corpo di pane o di carne, cerimonialmente assunta mangiandone, pratica oggi in disuso come cerimonia formale, anche se rivissuta nel significato della transustanziazione.
[Modificato da dispensa. 30/05/2008 09:31]