Ha chiuso in bellezza il Matese Friend Festival di Boiano con il grande concerto del “Principe”, al quale ha partecipato un pubblico numeroso e innamoratissimo del cantautore, affiancato da una band tra le migliori d’Europa. Unica nota stonata: il rifiuto di De Gregori d’incontrare la stampa e di non consentire durante il concerto la presenza sotto il palco delle carrozzelle dei disabili.
Quello di domenica 10 a sera con Francesco De Gregori è stato il concerto di chiusura dell’edizione 2008 del “Matese Friend Festival”, la kermesse artistica organizzata dall’Associazione “Il Pentagramma” di Boiano. L’evento più atteso, quello che ha richiamato fans ed estimatori, di generazioni diverse, un po’ da tutta la regione Molise e anche da quelle limitrofe. E lui, il “Principe” non li ha delusi. Con una superba prestazione li ha tenuti “avvinghiati” ai variegati ritmi delle sue canzoni e alla sua poesia per due ore buone.
Crediamo che la cosa più gratificante per un cantautore, anche del calibro di De Gregori, sia quando il pubblico canta le sue canzoni insieme a lui. A Boiano ciò si è verificato per tutta la durata del concerto. È così, che lungo la valle del Tammaro, amplificati dal calore e dalle emozioni dai presenti, sono riecheggiati, pezzi notissimi come Titanic, Alice, Generale.
E poi ancora, una trascinante Buonanotte fiorellino e un’ancorpiù emozionante Pezzi di vetro. Repertorio questo consacrato dal successo degli album prodotti a partire dal 1973 in oltre trent’anni di carriera. Ma anche pezzi più recenti quali La valigia dell’attore, L’angelo di Lyon, L’imperfetto (
), Il Bandito e il campione, Vai in Africa Celestino e Per brevità chiamato artista, un brano quest’ultimo dà il nome all’album uscito a maggio.
Una menzione particolare va fatta per la band, «la migliore d’Italia, anzi d’Europa», come ha sottolineato lo stesso De Gregori. Davvero bravissimi professionisti, per lo più giovani. Ecco i loro nomi nell’ordine citato dal “Capo”: Paolo Giovenali (
), chitarre e dobro; Stefano Parenti, batteria e percussioni; Alessandro Arienti, pianoforte, hammond, fisarmonica, xilofono; Lucio Bardi, chitarre, violino, banjo; Alessandro Valle, pedal steel guitar, dobro, mandolino;Guido Guglielminetti, chitarra basso e contrabasso elettrico
Insomma una grande serata, forse non premiata da un pubblico strabocchevole, come avrebbe meritato, tuttavia abbastanza numeroso e caldo, che ha soddisfatto ugualmente gli organizzatori. Ai quali va il merito di aver messo in piedi da qualche anno (questa è la quarta edizione) un cartellone ricco di iniziative e di proposte musicali di notevole impatto e qualità. Senza dubbio uno degli eventi più importanti dell’estate molisana.
Quest’anno, oltre a De Gregori il programma ha annoverato The Reggae Girls feat Mama Marjas, Tizla & Miss Linda ZIGGI (Jamaica) esclusiva per l'Italia BUNNA (Africa Unite) feat Funky Dub Rockeres Venerdì, Legittimo Brigantaggio Khorakhanè ENRICO CAPUANO & Tammurriata Rock TAGADA (Francia), POLKAHOLIX (Germania) NANDO CITARELLA & i TAMBURI DEL VESUVIO PENNY METAL (Inghilterra). In più un concorso musicale che ha visto la partecipazione di oltre 260 artisti provenienti da tutta Italia.
Nell’ambito del festival è stata ospitata una mostra fotografica, in partnership con l’organizzazione umanitaria Emergency, dal titolo “Sudan Diritto al cuore”, del fotografo milanese Marcello Bonfanti. Lo scopo? Sensibilizzare l’opinione pubblica europea sulla drammatica realtà quotidiana di quel grande paese africano.
P.S.: una sola nota sgradevole, il rifiuto di De Gregori d’incontrare la stampa e di non consentire durante il concerto la presenza sotto il palco delle carrozzelle dei disabili. Quest’ultimo diniego particolarmente odioso.
"E chissà quanto ho viaggiato, quante volte sono stato..."