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Franco Marcelletti. Buon sangue non mente e Franco Marcelletti viene dalla 'scuola' di Bogdan Tanjevic, per cui ha fatto l'assistente a Caserta per quattro anni, 1982-86. Vorrei sapere chi ha avuto più dei loro vice-allenatori avere successo che Boscia!
In ogni caso, Franco Marcelletti ha vinto uno scudetto storico per la Juve Caserta, nel 1990-91, sbancando Milano in Gara 5, la 'bella' per il titolo. Ha compiuto un altro capolavoro alla Scaligera Verona nel 1992-93, facendo il 2° posto nell'A-2, valido per i playoffs di quell'anno e la promozione in Serie A-1 per l'anno successivo. E ho sempre detto: una promozione è come uno scudetto.

Franco Marcelletti ha anche fatto qualcosa in Europa. Ma, nel 1988-89, ha fatto la finalissima della Coppa delle Coppe contro il Real Madrid, la famosissima gara decisa al supplementare, una partita che ha visto Drazen Petrovic segnare 62 punti per il Real Madrid e Oscar Schmidt segnare 44 per la Snaidero Caserta. Insomma, una partita storica. Franco Marcelletti ha perso un altro finale ai supplementari quell'anno, contro la Virtus Bologna nella Coppa Italia, una partita giocata a Bologna. Vuol dire che, per un niente, non ha vinto due titoli importantissimi, contro squadre fortissime e con lo svantaggio del campo nel secondo caso. Non male per niente.



Coppa Italia. Pure, ha vinto la Coppa Italia del 1987-88, con la Juve Caserta, con un perfetto 5-0, ai tempi contro cinque avversari diversi, la finale contro Varese. Ha fatto una finale della Coppa Italia, con la Scaligera Verona, nel 1993-94, perdendo contro il Benetton Treviso di Mike D'Antoni. Ha perso pure un altro finale di Coppa Italia nel 1995-96, sempre con la Scaligera Verona, contro l'Olimpia Milano allenato dal suo maestro, Bogdan Tanjevic. Quindi, Franco Marcelletti, nominato come Allenatore dell'Anno più di una volta, sa cos'è fare una finale, vincendo qualche volta e perdendo altre volte. Ma come dice Tanjevic, "Bisogna arrivare in finale per perderla."

LegaDue. Ormai, Franco Marcelletti è uno specialista dell'A-2, detto ora LegaDue. Nel 2000-01, con Reggio Emilia, ha perso il finale del playoff per la promozione, 2-3. Nel 2001-02, sempre con Reggio Emilia, ha perso la finale ancora, contro Napoli, sempre per 2-3. E' poi tornato a Caserta con buoni successi nelle stagioni regolari ma sfortuna nei playoff: nel 2005-06, ha perso la semi-finale contro Montegranaro, che poi è andata in Serie A; nel 2006-07, sempre con Caserta, è stata prima nella stagione regolare, poi eliminata subito da Jesi nei quarti, 1-3. Ora, è tornato a Reggio Emilia, dove ha sempre ambizioni di tornare in Serie A.



La cosa che mi è piaciuta sempre della squadre di Marcelletti è ... il dettaglio. Non so quante volte ho visto una sua squadra vincere una partita con un rimbalzo offensivo impossibile, un recupero impossibile, uno sfondamento preso, qualcosa che forse non viene rilevata nello score ma che fa vincere la partita. Le sue squadra sono state sempre 'reattive.' Poi, nonostante che sia un coach super-esigente (scuola Tenjevic), sa anche gestire il campione. E ha allenato diversi: Nando Gentile, Sandro Dell'Agnello, Enzo Esposito, Oscar Schmidt, Tellis Frank, Charles Schackleford, e altri. Ritornerà in Serie A? Non lo so. Ma lui è il coach ad hoc per farlo.

Dan Peterson

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Un frammento d'eternità può alterare il corso del tempo. Chiunque può farlo se gli viene concessa una seconda possibilità. Si tratta solo di sfruttarla in maniera diversa dalla prima. Così stiamo ancora cercando qualcuno che pensi al posto nostro. Ora più che mai, perché lo scopo è capire se è meglio il punto di partenza o il punto di arrivo. Forse basterebbe collocare il frammento d'eternità in un tempo che non gli appartiene. Questo è quello che fa Slam.

(Lolly, Slam n° 33, 1999)