Parte prima: il disagio dell'amico scapolo (sottofondo musicale: Forrest Gump suite)
Che strano che mi sento, stasera.
Ma non è la stanchezza di una intensa giornata lavorativa.
Ci sono attimi, momenti e situazioni nella vita che si percepiscono, si assaporano soltanto una volta.
E questo è uno di quelli.
Qualcosa sta cambiando. E mi spiazza totalmente, smuovendo dalle fondamenta le antiche, tranquille e sicure radici di un monotono ma rassicurante status di perenne tram tram quotidiano.
Le mie manie, le mie passioni, le mie idee, le mie cazzate, le mie risate, le mie paranoie, da sempre condivise con l'amico d'infanzia Gamma, sembrano arenarsi qui, sulla spiaggia del Vicolo, dopo un naufragio programmato da tempo.
Ed è così difficile spiegare e scrivere qualcosa, quando vorrei essere completamente solo, senza nessuno che entra ed esce da questa stanza, alla ricerca delle parole più adatte per esprimere ciò che provo
."Andrea, la camicia stirata è pronta"....
"i pantaloni sono sulla poltrona..."...E luci che si accendono e spengono.
"Andrea, che musica è questa?"...E tu lì a spiegare, irritato, brontolando qualcosa, sperando soltanto che si tolgano dalle balle.
Sto diventando sempre più irrequieto. Cazzo...vorrei soltanto essere lasciato in pace. La verità è che sto sempre più isolandomi, incapace di trovare lo stimolo per andare avanti verso qualcosa, qualcuno, con infiniti punti di domanda e risposte che si perdono per strada.
Mi alzo dalla poltrona, richiudo la porta e mi rimetto a sedere.
Domani Gamma si sposa. Sono contento per lui. Veramente. E di cuore. Lui lo sa. L'ho sempre consigliato, appoggiato, rassicurato. E più lo appoggiavo e più naufragavo. Perchè qualcosa cambia ed alla fine si arriva sulla spiaggia, come un relitto con tutto il suo carico. E ti accorgi che quel poco che avevi l'hai ancora, ma non ha più lo stesso sapore di prima.
"Andrea, vedrai, ci faremo ancora qualche giro in bici"...
"Il sabato verrai a trovarmi, ci faremo delle mangiate...".
"Certo", rispondevo io. Ma non è più la stessa cosa e non lo sarà: il sabato mattina mi buttava lui giù dal letto, con una telefonata, per andare a fare una passeggiata. Figurarsi ora, a 38 km di distanza: e chi si alza, dopo una settimana passata a mandar via bancali dalla mattina alla sera?
Parte seconda: il ruggito dello scapolo (sottofondo musicale: ci pensa il PC, a caso)
E intanto ancora un via-vai in questa stanza, con luci accese ed intimità pari allo zero assoluto. Ma vaffffffffffff!!!
Tutto 'stò tranbusto ha interrotto definitivamente l'idillio malinconico e le casse sparano il rincoglionito Sorrenti con "Tu sei l'unica donna per me". Adesso sono proprio me stesso, và...
Toh....c'è anche Camerini e la sua "La bottega del caffè"....datemi un valium, please!
Azzero 'sta cagata di compilation e mi sparo "Firth of fifth" dei Genesis (quante cazzo di volte ho tentato di scrivere giusto 'stò titolo della malora?). L'umore migliora, si eleva, si innalza, raggiunge vette eccelse quando il flauto introduce la fantastica suite di questo brano (ma dov'ero più di trent'anni fa, quando uscivano questi capolavori? A raccogliere bruscandoli e a farne mazzetti da dieci???).
Ormai questa stanza è diventata il crocevia familiare: venghino, venghino, siuri e siure, facciamo casino, anzi, fate voi casino, anzi scassate pure la minchia, insomma fate qualcosa e speriamo che vi caviate dalle balle quanto prima.
Sì, decisamente l'umore migliora...
Caro Gamma, tu ti sposi e mò sò cazzi tua! Io me ne sto qui spaparanzato, a farmi i cazzi miei, ascoltando ora "My sweet Lord" di George Harrison e tippetto sulla tastiera qualcosa che ti ricorderà questa tua ultima giornata da scapolo (e intanto mi sorbisco "Blu" di "Gepy and Gepy"). Che cosa ti scrivo?.....
Parte terza: la dedica musicale dello scapolo (sottofondo musicale: "Così ti scrivo" di Loredana Bertè)
Così ti scrivo / perchè tu possa immaginarmi / desiderarmi, senza mai sentirmi / senza mai vedermi / in questa casa a picco sull'Atlantico / sperando di partire per la vita / con un cuscino tutto rosso / e un nuvolare biondo / freddo come una cascata / Così ti scrivo / che godo di una bella vista / ma sulla baia dei gabbiani / adesso c'è probabile tempesta / conosco gente più grintosa / che alla vita chiede tutto / ma che va via di brutto / contrabbandieri, brutta razza ! / Ma... Chi se ne frega / se qualcuno scappa e / scrive a biro sul mio seno / la data e... presto ci vedremo / Tu all'altitudine del cuore ci credi ? / malgrado i marciapiedi / su quel tuo aereo / tutto quanto scassato / in qualche posto sei arrivato /sei arrivato ! / Ma se l'aquila vola / c'è una speranza / che quel che resta di me / voli fuori dalla stanza / Se l'aquila vola / c'è ancora qualche futuro / un aeroporto su uno scoglio / non è uno scalo sicuro... oh ! / Ma voglio crederci che / il cuore è ancora vivo / e... così ti scrivo / che il tempo passa scarrozzando / e sale musica dal bar disotto / e sembra di essere sul jumbo, hm..../ Siamo schiavi di una vita sola / e come è difficile con la museruola / morsicare un'altra bocca azzurra che non mi consola / Tu all'altitudine del cuore ci credi ? / malgrado i marciapiedi / su quel tuo aereo / tutto quanto scassato / in qualche posto sei arrivato /sei arrivato ! / Ma se l'aquila vola / c'è una speranza / che quel che resta di me / voli fuori dalla stanza / Se l'aquila vola / c'è ancora qualche futuro / un aeroporto su uno scoglio / non è uno scalo sicuro... oh ! / Ma voglio crederci che / il cuore è ancora vivo / e... così ti scrivo... ti scrivo... / che il tempo passa scarrozzando / e queel'America / che tanto si dice, / della rosa solo il gambo... oh... / Se l'aquila vola / c'è una speranza / che quel tuo aereo tutto quanto scassato / arrivi dentro a questa stanza / io voglio credere che...
E ricorda: la felicità non è una stazione in cui si arriva, ma solo un modo di viaggiare.
[Modificato da Tidus forever 16/05/2008 22:33]
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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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