dal tgcom:
S.Gennaro,"miracolo" si è compiuto
Il sangue si è liquefatto a Napoli
Anche quest'anno, a Napoli, il "miracolo" si è compiuto: il sangue di San Gennaro si è liquefatto, alle ore 19,43. E' stato il tradizionale sventolio del fazzoletto bianco a darne l'annuncio al termine della processione, dal Duomo fino a Santa Chiara, che ha ricordato le diverse traslazioni delle reliquie del sangue del santo.
Più turisti che napoletani - in controtendenza rispetto agli anni passati - affollavano la basilica di Santa Chiara per assistere alla funzione. Tantissimi gli stranieri che si sono assiepati anche lungo le strade: da via Duomo fino alla basilica per vedere sfilare le statue di argento dei compatroni di Napoli e le teche con il sangue di San Gennaro.
Alla cerimonia religiosa erano presenti il sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo, il presidente della Provincia di Napoli, Dino Di Palma e per la Regione Campania l'assessore alla Sanità, Angelo Montemarano oltre a una folta delegazione di neodeputati e neosenatori eletti in Campania.
da:
(
www.aureliolatella.it/vaticano/sangennaro.html )
Vergogna somma per la Chiesa che sfrutta fenomeni da baraccone per mantenere la presa sulle masse incolte, e ha l'arroganza di rifiutare qualsiasi controllo scientifico. Lo stesso vale per la Sacra Sindone, Lourdes, ecc...
Ecco come realizzare il miracolo di S. Gennaro secondo il Prof. Garlaschelli dell'Università di Pavia, membro del CICAP:
Materiali utilizzati:
cloruro ferrico, carbonato di calcio, cloruro di sodio, un tubo da dialisi (nel medioevo hanno probabilmente utilizzato dei budelli animali).
Sciogliere 25g di cloruro ferrico in 100 ml di acqua e si otterrà una soluzione rossiccia. Aggiungere lentamente agitando 10 g di carbonato di calcio, essendo la soluzione di cloruro ferrico acida si avrà produzione di CO2. Le quantità relative di cloruro ferrico e di base possono variare ma si deve evitare la precipitazione completa dell'idrossido di ferro formatosi. Il cloruro ferrico non reagito e il cloruro di calcio formatosi saranno eliminati per dialisi.
Si otterrà una soluzione marrone scuro a causa della formazione di FeO(OH) colloidale. Per dializzare usare circa 30 cm. del tubo da dialisi, bagnarlo bene e chiuderlo con un nodo a una estremità.
Riempire il tubo fino a circa metà del suo volume, con la miscela da purificare e immergerlo, appendendolo ad un sostegno in un barattolo di acqua distillata, si può usare anche acqua piovana. Sospendere il tubo in modo che il livello della soluzione sia uguale a quello dell'acqua nel barattolo. Il livello all'interno del tubo aumenterà presto a causa dell'osmosi (dell'acqua entra nel tubo, mentre i sali ne escono).
L'acqua distillata si dovrà cambiare tre o quattro volte ad intervalli di circa 24 ore, fino a che non è più gialla. Si otterrà un volume finale di soluzione circa doppio di quello di partenza. Questa soluzione può ancora essere concentrata e le concentrazioni finali utili di FeO(OH) dovrebbero essere tra 5 e 10 per cento. Per concentrare la soluzione si può versarla in un contenitore largo e farla evaporare al sole. Dopo questa operazione si deve arrivare ad un volume non minore di quello iniziale (circa 100 ml). Versare ora un po' di questa soluzione
in una bottiglietta, meglio se rotonda e schiacciata con un volume di circa 50 ml (per esempio una bottiglietta da liquore), aggiungere una piccola quantità di sale da cucina e agitare bene.
Lasciare a riposo un paio d'ore e controllare se è gelatinizzata, in caso contrario aggiungere sale. Il gel che si ottiene dopo adeguato riposo tornerà liquido per effetto di movimenti, o piccole scosse e il processo è ripetibile a volontà. Questo è solo un esempio di gel tissotropico, ovvero capace di passare dallo stato solido a quello liquido se scosso. Naturalmente resterà ignota la composizione di quello presente nell'ampolla di san Gennaro, dal momento che la Chiesa Cattolica non permetterà mai di effettuare un'analisi.