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Lo specchio di Battisti

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    Il vate galante
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    00 01/05/2008 18:17
    Lo specchio è sempre il punto d’incrocio in cui realtà e finzione si sfiorano e si confondono, talvolta con risultati inquietanti.
    Quadro nel quadro

    E' la componente dell'ordine compositivo che distingue la rappresentazione dalla realtà. Esempio illuminante potrebbero essere i due disegni che Battisti stesso realizzzò per le copertine de l'Apparenza e La sposa occidentale: una credenza con vetrina e un quadro con una casupola fumante. Osservando attentamente quest'ultima, scopriremo con sorpresa che la casetta è a sua volta riprodotta dai contorni del quadro stesso. Un quadro nel quadro, con il fumo che esce dalla parte opposta, forse volutamente creato per sottolineare l'effetto specchio.Il risultato dell'insieme è un'immagine tremula, come quando solitamente una cosa si specchia nell'acqua...

    Se fossimo simpatici
    uno all'altra
    saremmo specchi
    opposti riflessi
    limpidi e inebetiti
    tra se stessi.


    Un’immagine allo specchio, un’immagine di un’immagine. Mai sentito parlare di Las Meninas ? Solo guardando dentro al meccanismo di questo quadro si svelano alcuni segreti. L'occhio di un esperto sa riconoscere il trucco, cosa che invece può sfuggire al semplice osservatore. In questo senso anche il disegno di Battisti sembra un'astrazione della realtà, proprio perchè organizza in tutta libertà un'immagine riprodotta dallo specchio.
    La sposa occidentale - quadro

    " Fugace e ingannevole ciò che è riflesso si pone come un’astrazione dalla realtà che ci appare cambiata di posto, in veste virtuale, deformata, con i lati invertiti, come un simulacro simmetrico..."

    All'interno della copertina di E Già, nell'ultima sua immagine, si vede Battisti fotografato di spalle su una spiaggia davanti ad uno specchio. L'effetto specchio sembra valere anche per il mobile de L'Apparenza. Anche qui l'immagine risulta tremolante nei suoi tratti e leggermente allungata nella parte superiore, esattamente come in uno specchio d'acqua, l'immagine appare con i contorni incerti e sospesa nel vuoto.

    Capisco ma non molto
    intuisco però la giravolta degli oggetti.
    Tu aspetti
    di vedermi passare
    abbracciato a qualcosa che mi sta giostrando
    .

    E poi Narciso che s'innamora per sempre della sua immagine riflessa.

    Sul bordo m'affacciai
    d'abissi belli assai

    Eco e Narciso

    Ahi!
    C'è qualcosa che cade
    e una cosa sta su
    .

    La ninfa Eco vede il giovane mentre si specchia e si innamora in eterno di lui.

    E' fina e lei già s'incrina (già s'incrina)
    E l'agente segreto (segreto, segreto)
    come ondeggia come ondeggia come ondeggia
    Si diffonde si diffonde si diffonde (onde, onde
    )

    Echi prestati all'immagine di Narciso riflessa nello specchio d'acqua o forse parole di rimando ad Eco, per sancire definitivamente l'impossibilità di rendersi partecipi a comunicarsi un amore reciproco, rimanendo ognuno nella propria immagine di sé.

    Il vate galante
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    Il vate galante
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    00 03/05/2008 20:49
    La vetrina
    La vertina con acqua è lei...
    La vetrina

    Questo mobile, con le porte inferiori e superiori schermate a vetro ricorda qualcosa. E' una vetrina ( o cristalliera ) il cui termine deriva da vetro - cristallo- specchio.

    Ma vetrina significa anche mettersi in mostra, magari su un palcoscenico, dove apparentemente vediamo cose che sembrano reali ma non lo sono.

    Come in un diabolico gioco di specchi, si mette in vetrina quello che nel teatro si fa da sempre, e cioè offrendo la possibilità ad ognuno di realizzare una parte di se stesso. Non importa se sia una parte recitata o meno: assistiamo solo all'affermarsi dell'attore e della sua arte. In questo nuovo schema, il confine fra realtà e finzione si scioglie.



    Il vate galante