Non so quanti di voi abbiano visto questo film che consiglio, però mi sembra giusto parlarne...
In breve, la trama parla di Marta, una ragazza che uscita dal suo processo di studi, con tanto di abbraccio universitario da parte dei professori, si ritrova catapultata nel difficile mondo lavorativo Italiano, finendo nel trovare l'unico posto semi serio, in un call center e seguendo le sue difficoltà in tutto il film.
Il film è fatto di tante piccole cose carine, e per chi magari ha vissuto certe situazioni o le sta vivendo, è facile riconoscersi in Marta, la giovane e brava attrice principale.
E' facile riconosceresi nelle sue difficoltà, dal tipo di lavoro, il call center occupa una posizione di tutto rispetto in Italia, dando posti di lavoro a tantissime persone, purtroppo sono posti di lavoro semi orribili.
E' facile vedere se stessi nei momenti in cui non riesce a esprimere la sua personalità perchè incatenata in un posto di lavoro che non è ciò che merita, perchè ho vistro con i miei occhi persone plurilaureate, a 29 anni cercare di entrare nei call center !
Ed è anche vero che spesso persone che hanno abbandonato l'università, hanno fatto migliori progressi in carriera rispetto a chi a 26 anni ha terminato i propri studi, ovvero quello che succede agli amici della simpatica protagonista, tutti sicuramente più realizzati sul lavoro rispetto a lei.
E' facile scorgere che i personaggi-macchietta rappresentati dagli altri attori, Mastandrea-Ferilli-Germano, siano tutti comunque presenti nella propria vita, lavorativa o meno.
Così come la dolce vecchietta del film.
il problema è che forse il film aveva bisogno di una fine più confortante per i giovani, più seria, che poteva dare un senso a tutto il film, ma anche far vedere a tanti "grandi" che spesso i giovani provano a sfondare nel mondo del lavoro, seriamente, ma senza riuscirci perchè non ne hanno le possibilità, e non per mancanza di capacità.
Resta comunque un film da vedere.
Per chi lo ha visto, una delle migliori scene del film è quando tutti i giovani lavoratori danno vita al loro sano fancazzismo dopo che ormai si ritrovano tutti licenziati, perchè è vero, prima della depressione che prende per aver perso il posto di lavoro, c'è quel momento in cui ci si libera di quella rottura di scatole che abbiamo sopportato fino a quel momento, e proprio come viene detto nel film, come quando manca il professore a scuola e viene il supplente, dove la propria anarchia/stupidità prende il sopravvento su di noi per liberarci dei tanti problemi -pippe mentali- che ci eravamo fatti fino al momento di sapere che il prof non sarebbe venuto.
Insomma, andate al cinema, tanto vi costa tre euro, e vi fate un idea della difficoltà di sentirsi realizzati nella vita nell'attuale mondo lavorativo .
I don't mean to hurt, just to put you first
I won't tell you lies - I'm sorry -
I will stand accused with my hand on my heart
I'm just trying to say
...
I'm sorry