Da un
blog scovato in rete !
Un pulsante per tutte le mosse
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Devo ammetterlo, pur avendo giocato a qualsiasi gioco, con joypad e controller di ogni tipo, continuo ad avere ogni tanto un po’ di nostalgia per i vecchi joystick, quelli piccolini, con un solo pulsante (quello della foto è il Tac2 che aveva due pulsanti solo per venire incontro ai mancini).
Altro che ergonomia e bottoni colorati, pulsanti dorsali (anche doppi), levetta analogica (anche due) e croce direzionale, per non arrivare a scomodare il nunchuck e wiimote del Nintendo Wii.
La semplicità dei giochi di una volta non necessitava di opzioni di controllo elaborate. Del resto, sarebbe impensabile gestire e tenere sotto controllo, con un solo pulsante, uno dei giochi di ultima generazione.
Dobbiamo fare un salto nel passato, nell’era dell’indimenticabile Commodore Amiga per trovare quella che sembra quasi una eccezione alla regola: un picchiaduro, anche se nella sua forma più semplice (ovviamente bidmensionale) dovrebbe richiedere almeno un paio di tasti, per poter compiere salti e mosse con calci e pugni.
C’ era un gioco che con semplicità e reattività ai nostri comandi e, appunto, usando un solo pulsante ed il joystick, consentiva di sferrare attacchi di ogni tipo, calci alti e bassi, volanti (anche in spaccata), spazzate, pugni alti e bassi, testate, capriole all’indietro.
Ancora non ve lo ricordate? Era il mitico International Karate plus, abbreviato come nel logo “IK+”!!
Non so voi (parlo ai videogiocatori più navigati), ma io ho passato pomeriggi interi, magari freddi come quelli di adesso, in attesa delle feste natalizie o in compagnia di qualche amico, in sfide senza soluzione di continuità.
Il sole al tramonto su un scorcio di un piccolo golfo, la sua scia di luce ondeggiante sul mare, l’atmosfera, la musichetta, gli effetti sonori tipici dei film di karatè, l’ immancabile maestro e le sua frasi sibilline “you must improve”! Per non parlare del livello bonus con il “padellone” metallico da usare come scudo per difendersi dalle palle rimbalzanti (ogni tanto arrivava pure una testa) o quello in cui bisogna calciare via le bombe.
Magie di un tempo che non c’è più, che riaffiorano pallidamente nella mente di chi ha qualche anno in più, ma che alle nuove generazioni cresciute con la Playstation non trasmettono nulla.
Citiamo per dovere d’informazione anche la versione uscita per Game Boy Advance con divertenti aggiornamenti grafici e qualche fondale nuovo.
Se proprio non sapete di cosa ho parlato e non avete voglia di usare un emulatore per provarlo, almeno guardate uno dei video che, grazie agli appassionati veri, circolano in rete.