Credo che avete il diritto di sapere tutto e nei particolari.
La parola "trimone" ha probabilmente origine in Puglia dove ha un significato preciso che riguarda l'autoerotismo. Per farvi capire, se dite a FUC o SOHO "E' una vita che ti fai i trimoni" (trad. "Jè na vit ca t stammìn trmun"), probabilmente state dicendo una cosa giusta.
Tra il XIII e il XIV secolo circa tale termine fu introdotto nella cultura materana da un commerciante molto famoso, tale "Giuwan Iamm Raskat" (Giovanni Gambe Graffiate). In quel periodo Matera che era sotto la dominazione araba e stava attraversando un periodo di grande repressione sessuale e pertanto l'originario significato di trimone fu riadattato per quelle persone che avevano una faccia da masturbone!
Quindi riferirsi ad una persona dandogli semplicemente del "trimone" senza prefissi e suffissi non è un complimento.
Nel tempo però la parola ha subito diverse trasformazioni ed oltre al significato originario ne ha assunti altri.
Da qui "faccia da trimone" per quelli che hanno un espressione da ebete. Da questo a significati più simpatici il passo è stato breve, perciò quando uno dice qualcosa di simpatico ma stupida basta aggiungere la parola "cè" è il gioco è fatto.
"Cè trmon" può anche essere usato per sottolineare un comportamento che implica una mancanza di coerenza o un atteggiamento di sottomissione verso i superiori o ancora qualcuno che ha una paura ingiustificata di qualcosa.
Nel tempo il termine è stato ancor più elaborato e se venite a Matera non sarà difficile sentire un "vid cè trmon" ("guarda che trimone"), tipo quando si fa notare uno cammina pieno di sè, uno che non ti dà la precedenza (in senso dispregiativo), uno che fa cadere un bicchiere (per sdrammatizzare).
Potrebbe capitarvi anche di ascoltare un "Stù trmon!" ed allora preoccupatevi, non è amichevole e si usa quando si vuol mettere paura a qualcuno. Se la situazione si tranquillizza potrebbe sfuggire un "ma stù trmon" (che si può usare anche contro qualcuno che ti ha fatto spaventare seriamente, attenti perché se vi fa spaventare per scherzo dovrete dire solo "ma cè trmon".
E via dicendo.
Ma attenzione, in molti casi fondamentale è l'intonazione della pronuncia, la giusta distribuzione degli accenti tonici, l'apposizione di forme interrogative o esclamative, la prolungazione anche esagerata e plateale delle vocali, la gravità delle consonanti, ecc.
Senza dimenticare l'importanza dello sguardo e la gestualità del corpo e delle mani in particolare.
Questo tipo di ragguagli posso darli solo dal vivo magari al prossimo raduno a semplice richiesta.
Per chiudere e per darvi una visione generale della situazione, vi basta sapere che per l'80% dei miei post (questo compreso) andrebbe benissimo l'esclamazione "Cè trmon" secca e non allungata sulle vocali!
Come già dissi agli altri nel primo raduno, resto convinto che il materano è il dialetto più complesso d'Italia!
Peppino, Peppino, figlio dell'amore in quale vicolo o strada batterà il tuo cuore.
La demenza richiede serietà innanzitutto! (Mercurio81)
Passa dalla nostra parte, usa anche tu la faccina trimona