La penso più o meno come te.
Vedo una classe politica di persone
vecchie e
inutili che vogliono il
potere per gestire i propri affari
privati e per arricchirsi, per fare la bella vita dei
privilegiati e per sentirsi adorati. Il bene del Paese, purtroppo, non lo desidera davvero quasi nessuno.
E' una questione di
mentalità. Un popolo che non riconosce alle donne i loro diritti, che discrimina le diversità sessuali e che considera gli immigrati solo come un problema di sicurezza non avrà mai un ruolo di rilievo nel panorama europeo. Se l'economia di un Paese deve accondiscendere a trattare con la
mafia e con gli interessi del politico di turno, è altrettanto ovvio che quell'economia non si svilupperà mai.
Manca il coraggio di compiere delle
scelte, anche
traumatiche. Ma si cresce davvero solo attraverso traumi.
Poi mi sono venute alcune idee:
- rinnovare il
sistema scolastico riducendo le ore di studio di latino e greco antico e dando maggiore importanza, ad esempio, a
educazione civica, economia e lingue straniere.
- istituire un Ministero dell'Immigrazione
che si occupi di questo fenomeno non soltanto dal punto di vista della
sicurezza, ma anche da quello dell'
integrazione e della
formazione degli immigrati in arrivo nel nostro Paese (corsi di lingua italiana
obbligatori, informazioni sulla legge italiana e sulle nostre consuetudini).
- niente finanziamenti per chi vuole acquistare una macchina nuova, ma contributi ingenti per sviluppare una rete di
mezzi pubblici in ogni città.
- pagamento delle utenze (luce, gas, telefono...) in base alla situazione economica della famiglia, un po' come si fa con l'ISEE all'università. Chi è più ricco paga la luce e il gas più cari, chi è povero paga meno.
- nuovi finanziamenti per la costruzione di
case comunali per le famiglie povere e per i "bamboccioni".
- costruzione e messa in opera di sistemi per lo
smaltimento dei rifiuti moderni.
-
adozione possibile anche
per i single, etero o omosessuali che siano.
- maggiori finanziamenti per la
ricerca contro AIDS, tumori, diabete e malattie varie.
Insomma, bisogna andare avanti senza avere questa immotivata paura di cambiare davvero le cose!