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Nato nel 1915, nel pieno di una guerra che avrebbe causato la scomparsa dell'impero zarista, considerato tedesco in patria perchè tedesco era suo nonno, e quindi guardato con sospetto e sorvegliato, Richter attraversò con coraggio adamantino le vicende tragiche del periodo staliniano e solo a 45 anni potè varcare la cortina di ferro e portare la sua arte in tutto il mondo.
Profondamente segnato dal dolore, e profondamente, smisuratamente umano, Richter trovò nei grandi maestri della musica aspetti nascosti che pochi o nessuno aveva visto prima di lui.
l'originalità della sua arte di interprete e la vastità dei suoi interessi culturali ne fanno una figura eminente, forse la maggiore, nel panorama pianistico del novecento.



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PRESIDENTE DEL COMITATO PER L'ABOLIZIONE DI CRAMER