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LA LETTERATURA Inglese (700-1900)

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    00 31/01/2008 14:49
    Storia completa della letteratura inglese (700-1900)
    Da: creato dalla prof. Mazzarino con la collaborazione di Nicola Monese


    Si possono distinguere due periodi della letteratura anglosassone; il primo ha il suo centro nella Northumbria e forse nella Mercia settentrionale e fiorisce nell’ultima parte del VII e VIII secolo. In questo periodo la cultura si diffonde dalla Northumbria non solo sull’Inghilterra, ma su tutta l’Europa occidentale. Nei monasteri furono scritti i primi poemi cristiani. Appartengono a questo periodo le elegie pagane, Beawoulf e altri poemi. Sotto re Alfredo (849-899), il centro della cultura divenne il Wesser e si ebbe il secondo periodo letterario anglosassone, dalla metà del IX secolo fino a qualche tempo dopo il 1000. È il periodo della prosa che fu innalzata a forma letteraria da re Alfredo che tradusse egli stesso o fece tradurre opere latine che riteneva utili al popolo. L’opera in prosa più notevole è la Cronaca anglosassone. L’opera più importante della letteratura anglosassone, ed il più antico poema epico, è Beawoulf (metà del VIII secolo) che fa riferimento ad avvenimenti del V e VI secolo. Narra come Beawoulf, nipote del re dei Goti, venne in aiuto del re di Danimarca, la cui reggia era infestata dal mostro Grendel, uccidendo il mostro e sua madre. Cinquant’anni dopo, in un simile conflitto con un drago, perse la vita. Nel 1066 l’Inghilterra venne conquistata dai normanni. L’influsso francese diventa potente. La letteratura che va dalla conquista normanna a Chanser è l’espressione delle due classi dominanti: nobiltà feudale e clero. Gli scrittori si servivano del latino e del francese. Nel tredicesimo secolo sorse l’università di Oxford. La più significativa espressione degli ideali e dei gusti della nuova società si ha nei romanzi cavallereschi in versi: ne è motivo dominante l’amore, i personaggi femminili hanno la stessa importanza di quelli maschili, argomenti comuni nelle letterature occidentali del Medioevo. Nel duecento, accanto alla poesia d’amore, ci sono quelle religiose molte indirizzate alla Vergine. Riguardo alla prosa venne compilata una quantità di trattati destinati alla diffusione dell’insegnamento religioso tra il popolo, le compilazioni di varie narrazioni di viaggi. Il più grande poeta medioevale inglese fu Geoffrey Chauser.
    A.C.S
    [Modificato da ATTILA FLAGIELLO DI DIO 03/05/2008 13:53]
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    00 31/01/2008 14:50
    •Geoffrey Chauser

    Nato a Londra tre il 1340 e il 1345, discendeva da una famiglia che esercitava il commercio del vino e della lana. Nel 1357 viene assunto in qualità di paggio a corte. Fu educato in un ambiente saturo d’influsso francese. Nel 1360 sposò una delle damigelle della regina. Partecipò a numerose spedizioni e missioni diplomatiche. Fu in Italia almeno due volte: nel 1372-3 per trattare con Genova la scelta di un porto in Inghilterra e nel 1378, a Milano per cercare di assicurare all’Inghilterra l’aiuto dei milanesi nella guerra contro la Francia. Dopo queste missioni riportò con se in patria impressioni di uomini e manoscritti ad opera di Dante, Boccaccio e Petrarca. Si rivelò presto seguace dei grandi modelli italiani. Con l’entrata di re Riccardo nella maggiore età (1389) si aprì un nuovo periodo favorevole a Chauster che ebbe nuove cariche. L’ultima carica di vice-intendente forestale del parco di North-Patherthon nel Sommersetshire nel 1391 lo portò a risiedere in quella lontana provincia fino ad un anno prima della morte che avvenne a Londra nel 1400. Questa carriera dedicata agli affari sembrerebbe a prima vista tutt’altro che favorevole allo sviluppo di un poeta, ma non è così perché il contatto che Chauser ebbe per tutta la via con i veri strati della società: dalla corte ai plebei, dai mercanti agli artigiani ai letterati, favorì l’amore per la poesia. La cultura di Chauser e dei grandi studiosi della sua epoca conosce i classici latini. L’opera principale di Chauser è “Canterbury Tales” (I racconti di Canterbury). La data di concezione di Canterbury Tales si fa risalire al 1386 o all’anno successivo. Sono racconti narrati da pellegrini disperati per carattere e vocazione che si recano in pellegrinaggi al santuario del santo nazionale. L’opera fu compiuta in parte, si hanno 21 racconti completi e 3 incompleti. In questi racconti tutte le note sono toccate, dal patetico al devoto. Le novelle sono narrate con vivezza dialogica e drammatica. I caratteri dei pellegrini sono tratteggiati con penetrazione psicologica e umorismo. Nel suo capolavoro Chauser dà una sintesi del Medioevo non meno grandiosa di quella di Dante. Il Medioevo da lui descritto è un’epoca in declino. La società feudale e la Chiesa: i due capisaldi del mondo medioevale mostrano segni profondi di decadenza, lo spirito di una nuova classe, la borghesia, faceva sentire il suo richiamo alla natura e alla religione. I Canterbury Tales sono un gaio e variopinto corteo di un’epoca di cortei, di tornei, di cavalleria. L’affermazione comunemente ripetuta che Chauser non è il padre della lingua inglese è errata, infatti usò il linguaggio corrente a Londra nel suo tempo.
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    00 31/01/2008 14:50
    •Da Chauser al Rinascimento

    L’epoca di Riccardo II aveva segnato in Inghilterra un alto livello d’esecuzione sia nelle lettere con Chauser che nelle arti, soprattutto nell’architettura. Il decadentismo che seguì alla svolta del secolo e con la nuova dinastia (la casa di Lancester) fu dovuta a molteplici fattori, alla situazione economica che era andata progressivamente peggiorando, all’indebolimento e alla depressione causata da mezzo secolo di guerra e di pestilenza. Finita l’età dei progetti d’immense cattedrali, agli architetti non si offrirono più opportunità grandiose, la mancanza d’ispirazione condusse a una monotona ripetizione di motivi in opere mediocri; la stessa cosa avvenne in letteratura. L’afflato poetico durante questo periodo e pressoché assente dalle alte sfere della letteratura, in parte a causa delle logoranti guerre (Guerra dei cent’anni con la Francia, Guerra delle Rose per la successione del trono inglese) che mantennero il paese in uno stato di agitazione e di semianarchia. Piene d’ispirazione per il loro contatto con la vita e potentemente espressiva sono invece le ballate e le liriche popolari anonime. Le ballate sono poemetti lunghi o brevi in corte strofe in cui è vivacemente narrata qualche storia che destò vasto eco tra il popolo. Nella metà del ‘400 si inizia il ciclo delle ballate di Robin Hood che narrano le avventure di questo arciere e bandito generoso. Nel periodo elisabettiano fioriscono le ballate storiche che di solito hanno per argomento i sanguinosi conflitti nella zona di confine tra Scozia e Inghilterra (il Border).
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    00 31/01/2008 14:53
    Il dramma medioevale

    Nel quindicesimo secolo giunge al massimo della sua fioritura il dramma medioevale inglese. Sotto Enrico III ebbero inizio grandi cicli di rappresentazione di soggetto biblico relativo a qualche festa solenne. Dapprima vi furono i cicli di Pasqua e di Natale, poi l’istituzione in Inghilterra della festa del Corpus Christi nel 1311, fece di questa l’occasione principale per la rappresentazioni. Le rappresentazioni si svolgevano su piattaforme (pageants), alcune fisse, altre mobili che passavano sotto gli occhi degli spettatori. I “mistery plays” fiorirono nei secoli XIV e XV e godettero di un grande favore popolare. Nel quindicesimo secolo, accanto ai mistery plays sorse un’altra forma di rappresentazione edificante, la morality, dramma allegorico inteso a impartire una lezione morale per mezzo del dialogo e dell’azione dei personaggi. Si rivolgeva ad un popolo più colto di quello dei mistery plays.
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    00 31/01/2008 14:53
    La prosa

    Nel quattrocento il latino seguitò ad essere la lingua favorita dei pensatori. L’opera principale è quella di sir Thomas Malory, “Morte di Darthur”. Può sorprendere la data relativamente tarda (secolo XV) della compilazione del Malory; da noi opere simili che trattano la materia della Tavola Rotonda si trovano nel secolo tredicesimo. L’opera di Malory rappresenta la transizione dal romanzo medievale al romanzo moderno.
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    00 31/01/2008 14:54
    •L’apporto del Rinascimento

    Nel periodo che va dalla morte di Chauser, tra il 1400 e il 1579, anno dell’avvento di Spencer, la letteratura inglese non conta nessuno scrittore di prim’ordine. In latino sono scritti due libri inglesi del Rinascimento: “L’Utopia” di sir Thomas More e “L’Instauratio Magna” di Francis Bacon (1620). Nell’Utopia More critica soprattutto di cose negli ordinamenti inglesi: una è la pena capitale per i colpevoli di furti, l’altra è la prepotenza dei ricchi proprietari terrieri che per destinare le terre al pascolo ne cacciano i contadini riducendoli alla fame. Utopia è un paese immaginario situato dei mari del Nuovo Mondo e Bacon ne descrive gli usi e costumi. È improprio usare il termine Rinascimento per l’Inghilterra, non ci fu la rinascita degli studi greci e latini. Gli scrittori più importanti della fine del ‘500 e l’inizio del ‘600 furono Lyly, Spencer e Sidney.
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    00 31/01/2008 14:55
    •L’età di Shakespeare

    I primi teatri in Inghilterra furono edificati a nord della City, nei Felds. Durante l’ultimo decennio del ‘500, il quartiere dei teatri si spostò sulla riva destra del Tamigi dove per ultimo apparve il Globe, così chiamato dall’insegna di Ercole col globo sulle spalle, edificato nel 1599 dalla compagnia a cui apparteneva Shakespeare. Le condizioni di una rappresentazione erano dunque molto diverse dalle odierne; gli attori a causa del teatro all’aria aperta, per essere notati da tutti esageravano la declamazione, le pose e i movimenti, ed esisteva una partecipazione da parte del pubblico. Il più grande dei drammaturghi preshekespeariani fu Christopher Marlowe, le sua opera più importante il “Doctor Faust”.
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    00 31/01/2008 14:55
    •William Shakespeare

    È il maggiore dei poeti inglesi. La carriera di Shakespeare si identifica con la storia di una compagnia teatrale, i “Chamberlain’s Men” (1533) che sotto Giacomo I assunsero il nome di “King’s Men”. La compagnia divenne la favorita a corte e godette di grande prosperità. Shakespeare dedicò tutte le sue energie alla composizione di drammi e interruppe le sue attività di poeta non drammatico (sonetti). La pubblicazione dei drammi di Shakespeare avvenne senza la sua sorveglianza. Perciò il loro testo offre parecchi dubbi sulla fedeltà della forma in cui Shakespeare lasciò i drammi. Le sue opere principali furono “Henry VI”, “Romeo and Juliet”, “Hamlet” (Amleto), “Othello” (1622), “Julius Caesar”, “Maebeth”, “Antony and Cleopatra” e molte altre. In tutto le opere furono 180. Alcuni critici dubitano che siamo tutti suoi.
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    00 31/01/2008 14:56
    •L’età di Milton (1625-1660)

    Quest’epoca che segna il trionfo del calvinismo, coi puritani, è anche il periodo aureo della prosa e del verso ispirati agli ideali della chiesa anglicana. È il periodo dei grandi predicatori, dei mistici, dei lirici. La religione occupa talmente gli spiriti che non si esagera troppo descrivendo l’età come dominata dall’influsso d’un solo libro, la Bibbia nella sua concretezza e solennità. Un caratteristico esempio del peso di questo influsso religioso è offerto da Thomas Browne (1605-1682). C’è lui in una passione per le questioni teologiche e la convinzione di essere designato dal Signore a recare un messaggio agli uomini. In questo stesso periodo inizia il genere biografo destinato ad avere grande fortuna in Inghilterra. Con John Donne e George Herbert che furono anche i poeti iniziatori della corrente metafisica. Il più grande poeta del Seicento fu John Milton. Le sue opere maggiori furono: Paradise Lost (1667) Paradise Regained e la tragedia Sanson Agoistes (1671). Sono opere nelle quali l’austerità d’ispirazione proveniente dalla Bibbia (i temi del Milton sono: la caduta degli Angeli e la caduta dell’Uomo, la riconquista del Paradiso per opera di Cristo, il sacrificio di Sansone che sceglie la morte per poter distruggere i nemici della sua patria) si combina la solennità del verso, il blank verse. In Milton si compie la fusione tra i due elementi fondamentali della civiltà occidentale: il biblico e il classico. Paradise Lost è un poema epico di dodici libri che tratta soprattutto della libertà di scelta dell’uomo e sulla sua responsabilità. Pur esaltando la ragione e la libertà dell’uomo, Milton sottolinea la debolezza umana e i pericoli dell’orgoglio che conduce alla rovina sia Adamo ed Eva che Satana, il quale esprime una cosa in cui il Milton aveva creduto fortemente l’energia eroica. Paradise Regained è un’amplificazione della tentazione di Cristo da parte di Stana come si ritrova nel Vangelo di S. Luca. Satana offre a Cristo la Grecia con le sue lettere e le sue arti e ne riceve un rifiuto. Come gli altri umanisti cristiani, Milton pone la Bibbia al di sopra di ogni altra scrittura.
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    00 31/01/2008 14:57
    •La Restaurazione

    Al ritorno del regime monarchico s’accompagnò un ritorno del gusto del periodo carolino che cortigiani avevano portato con se nell’esilio e modificato al contatto con la Francia. È la corte, per l’ultima volta, a dare il tono in letteratura. Dall’esilio, i cortigiani di Carlo II recavano un riflesso che aveva alimentato la letteratura elisabettiana ed era giunto all’estremo sviluppo con la scuola metafisica fu superato dal sopravvento della ragione, da una ricerca d’equilibrio nello stile. Il modo di parlare, secondo la Royal Society (15 luglio 1662) doveva essere aderente, schietto, naturale, semplice come quello degli artigiani, degli agricoltori, dei mercanti. Si doveva tornare alla primitiva purezza e concisione. Il maggior esponente di questa tendenza e John Dryden.
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    00 31/01/2008 14:57
    •La satira e la commedia

    Il predominio della ragione e della critica, le condizioni di un ambiente uscito appena da una ferrea dittatura religiosa contribuirono a rendere quest’età d’oro della satira. La satira è anche la caratteristica saliente delle commedie che formano la parte più viva della letteratura della Restaurazione, come quelle che puntano sulla società dissoluta e spregiudicata. In quest’epoca per la prima volta c’è l’introduzione nella lingua corrente di francesismi.
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    00 31/01/2008 14:58
    •L’illuminismo (1702-1770)

    Il settecento si può definire per la prima metà di Pope (classicismo) augustea, periodo che coincide col regno della regina Anna, propizio alle lettere. Il nome Illuminismo però è quello che meglio ne indica l’aspetto fondamentale. L’intelligenza e la ragione predominano sulla fantasia.
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    00 31/01/2008 14:58
    •Jonathan Swift

    È uno dei grandi scrittori del ‘700, la sua opera più importante è “I viaggi di Gulliver” che racconta le peregrinazioni e le avventure del medico di bordo Lemuel Gulliver, nel paese dei nani (Lilliput), in quello dei giganti, nell’isola volante di Laputa, e nel paese dei saggi cavalli Houyhnms formano un quadro fantastico di una terribile messa in stato d’accusa dell’umanità intera. I viaggi di Gulliver, come il Candido di Voltaire, appartengono al genere del romanzo filosofico.
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    00 31/01/2008 14:59
    •Il saggio e il romanzo (Illuminismo)

    L’ideale classico, che si era venuto formando sotto la Restaurazione in un ambiente aristocratico, si attenua sotto la regina Anna e sotto gli Hannover. I due principi avversi quali l’intellettualità d’un classicismo tutto di testa e l’emotività religiosa sentimentale borghese, giungono a combinarsi in un compromesso. La cultura aristocratica si fonde con la morale borghese. Il romanzo diventa il portavoce della borghesia. A Daniel De Foe spetta il titolo dell’immediato precursore del Fielding, considerato il padre della letteratura inglese. Il romanzo più importante di De Foe è “Robinson Crusoe”. L’ispirazione venne dal racconto delle peripezie del marinaio Alexander Selkurk. Henry Fielding si è formato con la letteratura di Cervantes. La sua opera più importante è Tom Jones in 18 libri. Narra le avventure di un ragazzo adottato da un ricco signore, considerato un modello di virtù, contrapposto al cugino, che invece è un furfante. Il romanzo di Fielding e più ricco di sviluppi fantastici di quello di De Foe.
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    00 31/01/2008 14:59
    •Romanticismo

    La reazione all'urbanismo e all'industrializzazione portò i poeti ad esplorare la natura, vista come un essere vivente, non più statica ma in movimento. In una visione panteistica, la natura rappresentava l'espressione di Dio nell'universo, la fonte di ispirazione ed il mezzo per trovare veri valori morali. Le descrizioni dei paesaggi, minute e dettagliate, non rappresentavano però sempre la realtà, ma cambiavano a seconda dei sentimenti dell'autore. L'immaginazione, caratteristica fondamentale del periodo, poneva il poeta come mediatore tra l'uomo e la natura. Cronologicamente il Romanticismo viene fatto iniziare con la pubblicazione nel 1789 delle "Lyrical Ballads", opera scritta da William Wordsworth e Samuel Taylor Coleridge,nella quale entrambi "teorizzano" il proprio modo di vedere e di fare poesia: il primo vedeva nella poesia un modo di rendere il quotidiano qualcosa di straordinario, mentre Coleridge usava la poesia per rendere credibile l'inverosimile,affidandosi alla potenza dell'immaginazione,vista come sovrana forza creatrice. Entrambi i poeti fanno parte dei cosiddetti "poeti della prima generazione", chiamati anche Lake Poets,occupati forse più a teorizzare e a sperimentare una nuova poesia piuttosto che esprimere se stessi. I più grandi poeti romantici della seconda generazione furono invece Lord Byron, Percy Bysshe Shelley e John Keats. La tendenza di questi fu quella di esprimere nelle proprie poesia i propri animi inquieti, scossi dalla Rivoluzione Francese,che aveva accesso in loro una nuova percezione della libertà. Essi, pur essendo inglesi, sentivano un rifiuto per la loro terra: Ribellione è la parola chiave di questi poeti, specialmente in Byron e Shelley. Jane Austen scrisse romanzi riguardanti la vita della piccola borghesia di campagna, visti dal punto di vista di una donna, ed obliquamente incentrati su questioni sociali come matrimoni e denaro. Thomas de Quincey, anticipatore di temi e atmosfere proprie della seconda metà del XIX secolo, è, insieme alla Austen, il massimo narratore inglese dei primi decenni dell'ottocento.
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    00 31/01/2008 15:00
    •Letteratura vittoriana

    Cronologicamente essa si colloca tra il 1837 e il 1901:l'Inghilterra si trova investita da una parte da un industrialismo trionfante e dall'affermazione di una borghesia proiettata al guardagno,grazie alla dottrina del liberismo, dall'altra si trova a fare i conti con una classe operaia sfruttata e che inizia a reclamare i propri diritti. Si afferma l'ideale di un severo moralismo e l'aspirazione talora solo esteriore al decoro e alla dignità. Charles Dickens entrò sulla scena letteraria nella prima metà del XIX secolo, con le pubblicazioni in serie. Dickens raccontò la vita a Londra e le battaglie dei poveri, ma in maniera lieve rendendo i racconti accettabili da tutte le classi sociali. Tra i suoi primi lavori troviamo Circolo Pickwick (Pickwick Papers), capolavoro della commedia. In seguito le sue opere si fecero più cupe, ma non perdendo l'abilità della caricatura. Fu nell'epoca vittoriana che il romanzo divenne l'opera più diffusa nella letteratura inglese. La maggior parte degli scrittori cercavano di incontrare i gusti della media borghesia piuttosto che dei grandi aristocratici. Tra le opere più conosciute di quest'epoca ci sono i racconti pieni d'emozioni delle sorelle Brontë; la satira La fiera delle vanità di William Makepeace Thackeray; il romanzo realista di George Eliot; ed i ritratti di Anthony Trollope delle vite delle classi professionali ed agiate. Di contro, nella vasta produzione minore spiccano autori come Elizabeth Gaskell, attenta alla condizione femminile in una società ormai industriale, o George Gissing, sensibile alle istanze sociali di fine secolo. Interesse nelle cose rurali e nei cambiamenti della situazione sociale ed economica nella campagna, si trova nei romanzi di Thomas Hardy. Le persone più importanti dell'epoca vittoriana includono anche Alfred Tennyson, Robert Browning e sua moglie, Elizabeth Barrett Browning. Anche la letteratura per bambini fu pubblicata durante il periodo vittoriano, ed alcune storie divennero molto conosciute come quelle di Lewis Carroll, che proponeva dei versi nonsense, e Edward Lear.
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    00 31/01/2008 15:01
    •Letteratura edoardiana

    Gli scrittori più popolari del XX secolo furono Rudyard Kipling, uno scrittore molto versatile di romanzi, storie e poemi, spesso basati sulle sue esperienze dell'India inglese. Kipling fu spesso associato all'imperialismo e questo rovinò la sua reputazione in tempi moderni. Recenti studi da parte della illustre esperta di inglese scolastico Caterin Branchelenths hanno individuato una "frustrating and limitating" società inglese che ancora adesso influenza l'economia e la politica britannica.Autrice anche della raccolta di fotocopie illustrate autografe.
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    00 31/01/2008 15:01
    •Letteratura giorgiana

    I poeti di questo periodo mantennero un approccio conservativo con la poesia.Le esperienze della prima guerra mondiale furono riflesse nelle opere dei poeti di guerra come Rupert Brooke, Isaac Rosenberg, Edmund Blunden e Siegfried Sassoon. Molti scrittori si staccarono da temi patriottici ed imperialisti come conseguenza della guerra.
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    capitano maggiore
    00 31/01/2008 15:02
    •Letteratura moderna

    Scrittori importanti tra le due guerre mondiali furono D.H. Lawrence, Henry James e Virginia Woolf. La critica di George Orwell al totalitarismo introdusse nella lingua inglese la parola orwelliano. W. H. Auden, Stephen Spender, Ted Hughes e Philip Larkin sono noti poeti di questo periodo. H. G. Wells era un precursore del romanzo di fantascienza. Aldous Huxley e J. G. Ballard sono precursori del movimento cyberpunk. Altri scrittori famosi furono Muriel Spark, Daphne du Maurier, Margaret Drabble, Iris Murdoch, Kingsley Amis, Graham Greene e G. K. Chesterton. Scrittori di letteratura popolare includono P. G. Wodehouse e Agatha Christie.


    FINE
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    generale massimo
    paladino
    00 08/02/2008 14:19
    Completamente
    A.D.V [SM=x1330030]


    CONFERMO
    A.C.S
    [Modificato da ATTILA FLAGIELLO DI DIO 08/05/2008 20:43]