Parlare di declino sarebbe fuori luogo, ma è evidente che per le station wagon i tempi d’oro, quelli in cui coda lunga voleva dire moda, sono finiti. Così, soppiantate dalle monovolume
prima, e dai Suv poi, nelle attenzioni di chi scambia l’automobile per un biglietto da visita, alle wagon non è rimasto che tornare al loro ruolo d’origine: quello di auto funzionali per tutte le occasioni, sia per il tempo libero sia per chi concepisce la vita come eterno trasloco. A rilanciare la formula della station wagon come vettura multiuso ci prova oggi Peugeot con una familiare compatta, la 207 SW, lunga 12,6 cm più della berlina, per un totale di 4,15 metri, ma accreditata di un bagagliaio molto capiente e, soprattutto, ottimamente sfruttabile.
Quanto ai motori, il 1.6 a benzina e a iniezione diretta da 120 Cv del modello in prova non sarà quello più richiesto, visto lo strapotere del diesel, ma non manca di argomenti convincenti: è fluido, omogeneo, si lascia sfruttare in un ampio arco di giri e non manca di brio. E’ tuttavia abbinato a un cambio manuale a cinque marce con un rapporto finale un po’ troppo corto, che soprattutto in autostrada e a velocità stabilizzata fa sentire la mancanza di una sesta marcia, utile per contenere consumi e rumorosità.
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