A quanto pare Andrea ha risposto indirettamente alla mia domanda:
Avevo un progetto per un film da “Giro di vento”, ma per ora l’ho sospeso. Un po’ per quello che ci siamo detti, un po’ perché trovo inaccettabili i meccanismi dei finanziamenti pubblici al cinema italiano, e tutti i compromessi che ne conseguono.
Io credevo che quando Andrea accennava a un film si riferisse al libro "Due di due", almeno così mi era stato detto.
Il cinema italiano è davvero uno strano ambiente. Si girano dei film pessimi, con uno spreco totale di pellicola. Altri film che giudico "passabili", magari esordiscono in sordina e nessuno ne sa nulla. Altri registi forse hanno capito il meccanismo, perché riescono qua e là a produrre bei film seguendo un proprio filone espressivo.
"Treno di panna" non l'ho visto, è introvabile. Comunque so che Sergio Rubini ha incominciato da lì. Strano che Andrea non faccia film e Rubini sì. Sarà perché Rubini non scrive libri. Un libro alla fine diventa come un figlio per l'autore.
Mi piace Sergio Rubini, ho quasi tutti i suoi film, sia quelli in cui è semplicemente attore che le sue produzioni da regista; l'avete visto "Mio cognato"?
Ce n'è un altro, con Paolo Villaggio: "Denti" davvero apprezzabile. Per non parlare della sua interpretazione di "The Passion", in cui Sergio Rubini interpreta il ladrone buono, parlando in aramaico con uno spiccato (secondo me si è divertito parecchio in questo) accento barese!
Conosco bene un attore che ha partecipato a "Tutto l'amore che c'è", con Margherita Buy e Gerard Depardieu, di Rubini: Francesco Cannito, Franco, o Frengo per gli amici. E' da tempo che non mi scrive, però, l'ho lasciato a Milano che faceva teatro. Nel frattempo ha realizzato un secondo corto: NEON, con Elisabetta Rocchetti, premiato in Liguria (Premio Daunbailò), solo che nella recensione scrivono che è di Milano, mentre è barese d.o.c.
[Modificato da Rita.F 27/03/2006 14.44]