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Julian Bream

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    TherionZ
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    00 21/01/2008 12:32
    santo o mafioso?
    riprendo il titolo di un film per cercare di inquadrare uno dei chitarristi più famosi della storia, che molti adorano e che molti odiano. Io sono tra gli adoratori, anche se non sempre mi piace il suo suono e soprattutto odio tutti gli strafalciamenti delle partiture ottocentesche quando le suonava solo lui.
    comunque partiamo da un video, il suo repertorio era vastissimo, ma sicuramente dava il meglio al liuto e con autori contemporanei inglesi:

    qui suona la passacaglia dal Nocturnal di Britten (qui è vecchietto però):



    e qui suona Dowland:



    poi metto questo estratto da un documentario su Stravinsky, in cui Bream suona una pavana di Dowland al Maestro:
    bream


    EDIT illuminatemi sulla mancata visualizzazione dei video
    [Modificato da adminmusicaclassica 21/01/2008 18:49]


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    il mio fucile la mia pistola, o ci vai in guerra o sotto le lenzuola
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    00 21/01/2008 17:21
    mi chiedo se sia possibile odiare un musicista perchè cerca di suonare al meglio (foss'anche in parte tradendo l'autore).

    da quanto c'hai regalato mi pare veramente una fortuna che ci sia (o sia stato)

    e poi mi ha davvero commosso la deferenza con cui si è avvicinato a strawinsky, un professionista (da quanto dici smaliziato) che propone in modo così modesto se, il suo strumento e la sua pavana.

    i musicisti attuali di solito come sono ?

    [che brutta parola nel titolo del topic]























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    00 21/01/2008 18:03
    ma io l'ho detto di essere un suo fan, ho solo evitato di mettere un titolo di parte, sapendo che a molti non sta simpatico. comunque se quello vi fa tanto senso lo cambiamo :)
    E quello che adoro di lui è proprio il suo rapporto con i compositori contemporanei, peccato solo che si sia interessato quasi esclusivamente ai compositori inglesi, vedi appunto Britten, Berkley, Walton etc...
    però proprio per la sua importanza (in quegli anni solo Segovia era più famoso di lui) avrebbe potuto osare un po' di più verso i grandi compositori suoi contemporanei, che magari avrebbero potuto regalare pagine bellissime al nostro strumento che ha già di per se un repertorio abbastanza limitato.
    Ad ogni modo, a mio modestissimo parere, rimane uno degli interpreti migliori che mai ci siano stati


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    00 21/01/2008 23:06
    la parola non fa paura, l'ho trovata dissonante ma ora che la chiarisci onoro lo sforzo di equidistanza :-)

    da praticamente profano in materia posso dirti che ho molto apprezzato la sua musica, e mi è piaciuto come persona. ipotizzo che se era secondo al solo segovia i compositori suoi contemporanei l'avrebbero però tirato in ballo.

    sarà complicato da orchestrare come strumento ?























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    00 22/01/2008 00:11
    sono d'accordo con quello che dici, però è anche vero che non essendo uno strumento molto usuale il primo passo dovevano farlo i chitarristi.
    Però bisogna riconoscergli lo sforzo di aver fatto quel che ha fatto, che non è poco, e soprattutto è stato quasi l'unico. Anche Segovia si è interessato ai compositori contemporanei, ma anche lui ha preferito l'ambito nazionale con molte trascrizioni di Albeniz, Granados e compagnia al quale si aggiunge qualche collaborazione con autori sudamericani e col nostro Castelnuovo-Tedesco.
    Ecco, il mio rammarico, e non solo il mio, è che, seppur esistano pagine molto belle, il nostro strumento è rimasto fuori dall'elite rappresentata dai compositori più importanti. Se guardiamo anche ai nostri tempi, perché gente come Ligeti o Xenakis non ha mai scritto una nota per chitarra? io credo che il chitarrista debba solamente fare autocritica

    ah dimenticavo, con "orchestrazione" intendi dire "scrivere per chitarra"?
    [Modificato da TherionZ 22/01/2008 00:12]


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    00 22/01/2008 00:35
    veramente avevo pensato ad un utilizzo integrato in un collettivo, un'orchestra.

    e se è uno strumento inusuale (chissà poi perchè) come mai non è consueto vedere almeno la chitarra in orchestra ?























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    TherionZ
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    00 22/01/2008 01:09
    ah ho capito. Io sinceramente credo che la chitarra possa avere senso in orchestra solo in casi particolari. ora faccio un esempio del cavolo: il clavicembalo che fa da basso continuo nelle sinfonie di Haydn! Per la chitarra si può fare un discorso simile, trascurando il fatto che ha problemi di volume già quando è lo strumento solista e figuriamoci in mezzo all'orchestra. Probabilmente la chitarra potrebbe avere un ruolo simile all'arpa, avere degli interventi circoscritti a poche battute di solo, perché non può certo cantare una melodia; oppure sfruttando le sue potenzialità ritmiche, ma non ha certo la potenza di un timpano.
    In definitiva credo che in futuro si possa anche annettere questo strumento all'orchestra, però bisogna considerare che audizioni per chitarrista fisso dell'orchestra non ce ne saranno mai, dato che la chitarra non esiste nelle partiture! E il motivo è per lo più storico, la chitarra è venuta fuori a cavallo tra 700' e 800' ed era uno strumento da salotto, dove il virtuoso-compositore si esibiva, e solo lui era in grado di scrivere per chitarra.
    Concludo con una citazione del famoso trattato di orchestrazione di berlioz: "la chitarra è poco utilizzata nei concerti per la debole sonorità, ma è adatta ad accompagnare le voci e a figurare in qualche componimento non rumoroso, come ancora ad eseguire pezzi più o meno complicati ed a più parti, donde ne risulta un delizioso effetto"
    cmq di questo argomento magari sarà meglio parlarne in sezione


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