00 20/01/2008 14:17
La Vendetta era il mio obbiettivo...
Ero solo un ragazzino quando un gruppo di briganti arrivo' nel piccolo villaggio in cui vivevo e lo saccheggio'
causando la morte dei miei genitori.
Senza casa e senza alcun avere iniziai a vagare come un mendicante per le terre scozzesi, aspettando e sperando
in un'occasione per poter vendicare la morte dei miei genitori. Ero pero' troppo debole, giovane e inesperto per
sperare anche solo di sopraffare una persona qualsiasi; questa sensazione di impotenza mi tormentava.
Un giorno giunsi in un piccolo villaggio, simile a quello in cui ero nato, e dopo aver mendicato qualche moneta decisi di accamparmi
li per quella notte; mi sistemai alla meglio in una catapecchia semidiroccata all'estremita sud del villaggio e mi addormentai.
Ad un certo punto, un rumore lieve mi fece destare: era tarda notte a giudicare dalla posizione delle stelle nel cielo, e mi scrutai intorno
cercando di individuare la causa di quel rumore nella fitta oscurita' che mi circondava.
Sentii qualcuno ridacchiare nelle tenebre e urlai saltando in piedi; incespicando cercai di uscire dal tugurio all'aria aperta ma fui afferrato
di peso e scagliato a terra.
Ero terrorizzato; cominciai ad implorare l'assalitore di lasciarmi andare, era evidente che non possedevo nulla al di fuori di pochi cenci.
L'assalitore rise e mi disse: Tu possiedi qualcosa di molto prezioso per me! L'odore del tuo sangue e' cosi invitante che l'ho sentito
appena sei entrato nel villaggio stamane.
Con orrore compresi: ero vittima di un vampiro! Capii che queste creature erano reali e terribili, non delle favole per bambini!
Sapevo che la mia fine era vicina, quando mi venne idea folle! Il vampiro mi salto' addosso ma poco prima che mi mordesse urlai: Voglio essere
come te! Voglio diventare un vampiro!
Egli smise di ridere, e rimase immobile: sentivo che mi scrutava e probabilmente era rimasto alquanto sorpreso che una vittima gli chiedesse
di diventare vampiro. Sentii la sua forte presa lasciarmi e mi alzai a sedere indolenzito. Mi chiese se mi rendevo conto di cio' che gli
avevo chiesto: mi disse che sarei stato considerato un reietto e un abominio dagli umani e che nessuno sano di mente sarebbe mai voluto
diventare vampiro. Risposi che non mi importava, il mio unico scopo era vendicarmi, e per questo sarei stato disposto a qualsiasi
sacrificio. Nella fitta oscurita' non potevo vedere il vampiro ma capivo che nel giro di poco avrebbe deciso cosa fare di me.
Dopo interminabili minuti di silenzio e di attesa egli disse: E sia come tu vuoi... Avrai molto tempo per pentirti di questa scelta
ma questi sono affari tuoi. Ti mordero' e dopo tu berrai il mio sangue; prima del sorgere del sole sarai anche tu un vampiro.
Del resto di quella notte non ricordo quasi piu' nulla, tranne di aver provato un dolore immenso ed indicibile.
Alla fine il vampiro che mi rese tale mi porto' con lui in una piccola comunita' di altri vampiri, che mi accolsero e mi insegnarono ad usare
le mie nuove capacita' e ad affrontare le mie nuove debolezze.
Dopo diversi mesi mi sentii pronto a partire pronto ad iniziare la mia ricerca, pronto a compiere la mia vendetta...