LIBERA LA MENTE musica e poesia

Stille poetiche

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    Macri@
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    Città: ANZIO
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    00 25/02/2009 14:01
    Un messaggio affidato alle onde.
    Un uomo che crede
    di aver perduto per sempre l'amore.
    Una donna convinta
    di non averlo mai incontrato.
    Un giorno, sulla riva del mare ....


    dal libro di Nicholas Sparks "Le parole che non ti ho detto"
    dall'omonimo film Adry ha scelto le immagini per il video
    "Se la vita ci avrà aspettato"
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    Lucry74
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    Città: PALERMO
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    00 27/02/2009 03:25
    Cri, che romanticismo! i punti di sospensione sono per la libera interpretazione, giusto? ad ognuno la sua fantasia....!

    stasera, pensando e ripensando alla musica (e poesia) ho ricordato queste 2 righe..


    "..perchè non v'è nulla di così inerte,
    di così duro e rabbioso, di cui
    la musica non trasformi la natura."

    W. Shakespeare
    Il mercante di Venezia
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    Lucry74
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    00 23/04/2009 12:05
    LA SABBIA DEL TEMPO

    Come scorrea la calda sabbia lieve
    per entro il cavo della mano in ozio
    in cor sentì che il giorno era più breve.
    E un’ansia repentina il cor m’assale
    per l’appressar dell’umido equinozio
    che offusca l’oro delle piagge salse.
    Alla sabbia del Tempo urna la mano
    era, clessidra il cor mio palpitante,
    l’ombra crescente di ogni stelo vano
    quasi ombra d’ago in tacito quadrante

    l'abruzzese Gabriele d'Annunzio
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    Lucry74
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    00 23/04/2009 12:15
    Ascoltavo il nuovo brano di Michele,immobile...con gli occhi chiusi... ascoltavo la poesia, la musica, e mi è venuta in mente una poesia che parle di Musica, che insieme a questa venne fusa in un connubio perfetto: "VIVO PER LEI" di Bocelli/Giorgia.

    Vivo per lei da quando sai
    la prima volta l’ho incontrata,
    non mi ricordo come ma
    mi è entrata dentro e c’è restata.
    Vivo per lei perchè mi fa
    vibrare forte l’anima,
    vivo per lei e non è un peso.

    Vivo per lei anch’io lo sai
    e tu non esserne geloso,
    lei è di tutti quelli che
    hanno un bisogno sempre acceso,
    come uno stereo in camera,
    di chi è da solo e adesso sa,
    che è anche per lui, per questo
    io vivo per lei.

    È una musa che ci invita
    a sfiorarla con le dita,
    attraverso un pianoforte
    la morte è lontana,
    io vivo per lei.

    Vivo per lei che spesso sa
    essere dolce e sensuale
    a volte picchia in testa ma
    è un puguo che non fa mai male.

    Vivo per lei lo so mi fa
    girare di città in città,
    soffrire un po’ma almeno io vivo.

    È un dolore quando parte.
    Vivo per lei dentro gli hotels.
    Con piacere estremo cresce.
    Vivo per lei nel vortice.
    Attraverso la mia voce
    si espande e amore produce.

    Vivo per lei nient’altro ho
    e quanti altri incontrerò
    che come me hanno scritto in viso:
    io vivo per lei.

    Io vivo per lei
    sopra un palco o contro ad un muro
    Vivo per lei al limite.
    …anche in un domani duro.
    Vivo per lei al margine.
    Ogni giorno
    una conquista,
    la protagonista
    sarà sempre lei.

    Vivo per lei perchè oramai
    io non ho altra via d’uscita,
    perchè la musica lo sai
    davvero non l’ho mai tradita.

    Vivo per lei perchè mi da
    pause e note in libertà.
    Ci fosse un’altra vita la vivo,
    la vivo per lei.

    Vivo per lei la musica.
    Io vivo per lei.
    Vivo per lei è unica.
    Io vivo per lei.
    Io vivo per lei.
    Io vivo
    per lei.


    Vivo per lei, per la Musica tutta; da adolescente mi ha tirato fuori dal pantano, ora... mi accompagna sempre.
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    Macri@
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    00 04/06/2009 23:47
    A Massimo Troisi

    Non so cosa teneva "dint’a capa",
    intelligente, generoso, scaltro,
    per lui non vale il detto che è del Papa,
    morto un Troisi non se ne fa un altro.

    Morto Troisi muore la segreta
    arte di quella dolce tarantella,
    ciò che Moravia disse del Poeta
    io lo ridico per un Pulcinella.

    La gioia di bagnarsi in quel diluvio
    di "jamm, o’ saccio, ’naggia, oilloc, azz!"
    era come parlare col Vesuvio,
    era come ascoltare del buon Jazz.

    "Non si capisce", urlavano sicuri,
    "questo Troisi se ne resti al Sud!"
    Adesso lo capiscono i canguri,
    gli Indiani e i miliardari di Hollywood!

    Con lui ho capito tutta la bellezza
    di Napoli, la gente, il suo destino,
    e non m’ha mai parlato della pizza,
    e non m’ha mai suonato il mandolino.

    O Massimino io ti tengo in serbo
    fra ciò che il mondo dona di più caro,
    ha fatto più miracoli il tuo verbo
    di quello dell’amato San Gennaro.


    Roberto Benigni
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    @adry@
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    00 14/07/2009 00:41
    Dammi l’amore

    Dammi il supremo coraggio dell’Amore,

    questa è la mia preghiera,

    coraggio di parlare,

    di agire, di soffrire,

    di lasciare tutte le cose,

    o di essere lasciato solo.

    Temperami con incarichi rischiosi,

    onorami con il dolore,

    e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò.

    Dammi la suprema certezza nell’amore,

    e dell’amore,

    questa è la mia preghiera,

    la certezza che appartiene alla vita nella morte,

    alla vittoria nella sconfitta,

    alla potenza nascosta nella più fragile bellezza,

    a quella dignità nel dolore,

    che accetta l’offesa,

    ma disdegna di ripagarla con l’offesa.

    Dammi la forza di amare

    Sempre e ad ogni costo.



    Rabindrenath Tagore


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    @adry@
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    00 01/08/2009 01:55
    Ripenso il tuo sorriso

    Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida
    scorta per avventura tra le petraie d'un greto,
    esiguo specchio in cui guardi un'ellera i suoi corimbi;
    e su tutto l'abbraccio di un bianco cielo quieto.
    Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
    se dal tuo volto s'esprime libera un'anima ingenua,
    o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
    e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
    Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
    sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma,
    e che il tuo aspetto si insinua nella mia memoria grigia
    schietto come la cima di una giovinetta palma...


    Eugenio Montale


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    @adry@
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    00 01/11/2009 20:09
    La mia poesia è alacre come il fuoco
    trascorre tra le mie dita come un rosario
    Non prego perché sono un poeta della sventura
    che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore,
    sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida,
    sono il poeta che canta e non trova parole,
    sono la paglia arida sopra cui batte il suono,
    sono la ninnanànna che fa piangere i figli,
    sono la vanagloria che si lascia cadere,
    il manto di metallo di una lunga preghiera
    del passato cordoglio che non vede la luce.
    Alda Merini, da "La volpe e il sipario"


    ...

    La verità è sempre quella,
    la cattiveria degli uomini
    che ti abbassa
    e ti costruisce un santuario di odio
    dietro la porta socchiusa.
    Ma l'amore della povera gente
    brilla più di una qualsiasi filosofia.
    Un povero ti dà tutto
    e non ti rinfaccia mai la tua vigliaccheria.

    Alda Merini, da "Terra d'amore"


    ...

    Pensiero,io non ho più parole.
    Ma cosa sei tu in sostanza?
    qualcosa che lacrima a volte,
    e a volte dà luce.
    Pensiero,dove hai le radici?
    Nella mia anima folle
    o nel mio grembo distrutto?
    Sei così ardito vorace,
    consumi ogni distanza;
    dimmi che io mi ritorca
    come ha già fatto Orfeo
    guardando la sua Euridice,
    e così possa perderti
    nell'antro della follia.

    Alda Merini, da "La terra santa"


    ...

    Le più belle poesie
    si scrivono sopra le pietre
    coi ginocchi piagati
    e le menti aguzzate dal mistero.
    Le più belle poesie si scrivono
    davanti a un altare vuoto,
    accerchiati da argenti
    della divina follia.
    Così, pazzo criminale qual sei
    tu detti versi all’umanità,
    i versi della riscossa
    e le bibliche profezie
    e sei fratello a Giona.
    Ma nella Terra Promessa
    dove germinano i pomi d’oro
    e l’albero della conoscenza
    Dio non è mai disceso né ti ha mai maledetto.
    Ma tu sì, maledici
    ora per ora il tuo canto
    perché sei sceso nel limbo,
    dove aspiri l’assenzio
    di una sopravvivenza negata.

    Alda Merini, da "La Terra Santa" 1983


    ...

    Io sono certa che nulla più soffocherà la mia rima,
    il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni nella gola
    come una trappola da sacrificio,
    è quindi venuto il momento di cantare
    una esequie al passato.

    Alda Merini, da "La Terra Santa"


    ...

    Corpo, ludibrio grigio
    con le tue scarlatte voglie,
    fino a quando mi imprigionerai?
    anima circonflessa,
    circonfusa e incapace,
    anima circoncisa,
    che fai distesa nel corpo?

    Alda Merini, da "La Terra Santa"


    ...

    Le mie impronte digitali
    prese in manicomio
    hanno perseguitato le mie mani
    come un rantolo che salisse la vena della vita,
    quelle impronte digitali dannate
    sono state registrate nel cielo
    e vibrano insieme
    ahimè
    alle stelle dell'Orsa maggiore.

    Alda Merini


    ...

    Spazio spazio, io voglio, tanto spazio
    per dolcissima muovermi ferita:
    voglio spazio per cantare crescere
    errare e saltare il fosso
    della divina sapienza.
    Spazio datemi spazio
    ch’io lanci un urlo inumano,
    quell’urlo di silenzio negli anni
    che ho toccato con mano.

    Alda Merini, da "Vuoto d'amore"


    ...

    Bacio che sopporti il peso
    della mia anima breve
    in te il mondo del mio discorso
    diventa suono e paura.

    Alda Merini


    ...

    Non avessi sperato in te
    e nel fatto che non sei un poeta
    di solo amore
    tu che continui a dirmi
    che verrai domani
    e non capisci che per me
    il domani e' gia' passato.

    Alda Merini


    ...

    Ti aspetto e ogni giorno
    mi spengo poco per volta
    e ho dimenticato il tuo volto.
    Mi chiedono se la mia disperazione
    sia pari alla tua assenza
    no, è qualcosa di più:
    è un gesto di morte fissa
    che non ti so regalare.

    Alda Merini, da "Clinica dell'abbandono"


    ...

    Solo un mano d'angelo
    intatta di sè, del suo amore per sè,
    potrebbe
    offrirmi la concavità del suo palmo
    perché vi riversi il mio pianto.
    La mano dell'uomo vivente
    è troppo impigliata nei fili dell'oggi e dell'ieri,
    è troppo ricolma di vita e di plasma di vita!
    Non potrà mai la mano dell'uomo mondarsi
    per il tranquillo pianto del proprio fratello!
    E dunque, soltanto una mano di angelo bianco
    dalle lontane radici nutrite d'eterno e d'immenso
    potrebbe filtrare serena le confessioni dell'uomo
    senza vibrarne sul fondo in un cenno di viva ripulsa.

    Alda Merini


    ...

    Bambino

    Bambino, se trovi l'aquilone della tua fantasia
    legalo con l'intelligenza del cuore.
    Vedrai sorgere giardini incantati
    e tua madre diventerà una pianta
    che ti coprirà con le sue foglie.
    Fa delle tue mani due bianche colombe
    che portino la pace ovunque
    e l'ordine delle cose.
    Ma prima di imparare a scrivere
    guardati nell'acqua del sentimento.

    Alda Merini


    ...

    Il Poeta raccoglie i dolori e sorrisi
    e mette assieme tutti i suoi giorni
    in una mano tesa per donare,
    in una mano che assolve
    perché vede il cuore di Dio.
    Ma la città è triste
    perché nessuno pensa
    che i fiori del Poeta
    sbocciano per vivere molto a lungo
    per le vie anguste della grazia.

    Alda Merini, da "Alla tua salute, amore mio"



    ...

    Amore,
    vola da me
    con l'aeroplano di carta
    della mia fantasia,
    con l'ingegno del tuo sentimento.
    Vedrai fiorire terre piene di magia
    e io sarò la chioma d'albero più alta
    per darti frescura e riparo.
    Fa' delle due braccia
    due ali d'angelo
    e porta anche a me un po' di pace
    e il giocattolo del sogno.
    Ma prima di dirmi qualcosa
    guarda il genio in fiore
    del mio cuore.

    Alda Merini, da "Alla tua salute, amore mio"


    ...


    Accarezzami, amore,
    ma come il sole
    che tocca la dolce fronte della luna.
    Non venirmi a molestare anche tu
    con quelle sciocche ricerche
    sulle tracce del divino.
    Dio arriverà all'alba
    se io sarò tra le tue braccia.

    Alda Merini, da "Alla tua salute, amore mio"


    ...

    Sono folle di te, amore
    che vieni a rintracciare
    nei miei trascorsi
    questi giocattoli rotti delle mie parole.
    Ti faccio dono di tutto
    se vuoi,
    tanto io sono solo una fanciulla
    piena di poesia
    e coperta di lacrime salate,
    io voglio solo addormentarmi
    sulla ripa del cielo stellato
    e diventare un dolce vento
    di canti d'amore per te.

    Alda Merini, da "Alla tua salute, amore mio"


    ...

    Del tutto ignari della nostra esistenza
    voi navigate nei cieli aperti dei nostri limiti,
    e delle nostre squallide ferite
    voi fate un balsamo per le labbra di Dio.
    Non vi è da parte nostra conoscenza degli angeli,
    né gli angeli conosceranno mai il nostro martirio,
    ma c'è una linea di infelicità come di un uragano
    che separa noi dalla vostra siepe.
    Voi entrate nell'uragano dell'universo
    come coloro che si gettano nell'inferno
    e trovano il tremolo sospiro
    di chi sta per morire
    e di chi sta per nascere.

    Alda Merini, da "La carne degli angeli"




    [Modificato da @adry@ 01/11/2009 20:12]

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    @adry@
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    Sesso: Femminile
    00 08/11/2009 01:59
    Sotto una luce bigia, senza posa,
    senza ragione, si contorce e incalza
    danzando, spudorata e rumorosa,
    la Vita: così, poi, quando s'innalza

    voluttuosa la notte all'orizzonte,
    e tutto, anche le fami, in sé racqueta,
    tutto annuvola e spegne, anche le onte,
    "Eccoti, alfine!" mormora il poeta.

    "Pace ti chiede il mio spirito ed ogni
    mia fibra, pace, e null'altro elisire;
    ricolmo il cuore di funebri sogni,

    vo' stendere le mie membra supine
    nella frescura delle tue cortine
    e quivi sempre, o tenebra, dormire!"


    Baudelaire

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    Giovy_61
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    Città: ROMA
    Età: 62
    Sesso: Femminile
    00 13/01/2010 01:51
    da: Antologia di Spoon River
    di Edgar Lee Masters

    Francis Turner

    Non potevo né correre né giocare
    da ragazzino.
    Da uomo potei solo sorseggiare dalla coppa
    non bere -
    La febbre della scarlattina mi lasciò il cuore malato
    Eppure sono sepolto qui
    consolato da un segreto che solo Mary conosce:
    c'è un boschetto di acacie,
    catalpe e dolci pergole di viti -
    là un pomeriggio di giugno
    con Mary al mio fianco -
    mentre la baciavo con l'anima sulle labbra
    l'anima volò via, all'improvviso.


    De Andrè ha tradotto in musica questa commovente splendida poesia...
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    @adry@
    Post: 1.782
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    Sesso: Femminile
    00 13/01/2010 02:42
    Mi piace collegarmi a questo bel video Giovy e proporvi quest'altro momento poetico


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