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Jazz anni '30-'40

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    clausci
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    00 15/01/2008 14:06
    Questo topic è un invito alla discussione sul jazz, nella sua prima fase di evoluzione ,dall era dello swing all avvento del be-bop, attraverso analisi sui vari esponenti oltreoceano come Duke Ellington, Count Basie o Coleman Hawkins , nonche Benny Goodman, Joe Pass etc. e gli esponenti "nostrani" come Django Rienhardt, Michel Warlop, Stephane Grappelli, George Effrosse.

    Questo topic puo accogliere anche discussioni di carattere analitico o di ascolto consigliato, ma se dovesse essere un caso molto specifico o meglio tecnico esecutivo a discrezione degli user invito ad aprire un nuovo topic in questa sezione.





    "Non ho bisogno di consigli sull'archetto perchè ho comprato assieme al violino un libricino che spiega tutto su come manovrarlo."
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    clausci
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    00 16/01/2008 22:01
    inizio col postare un video storico, e purtroppo una poca delle riprese video , del grande Django Reinhardt, chitarrista belga-zingaro che ha rivoluzionato lo stile improvvisativo chitarristico dovendosi adattare a suonare con due dita per un incidente che gli ha reso immobili il mignolo e l anulare, col suo quintetto di francia composto dall altrettanto grande Stephane Grappelli al violino,
    il fratello di Django, Joseph Reinhardt e Baro Ferret alle chitarre ritmiche e Luis Vola al contrabbasso.


    [Modificato da clausci 16/01/2008 22:04]



    "Non ho bisogno di consigli sull'archetto perchè ho comprato assieme al violino un libricino che spiega tutto su come manovrarlo."
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    Janacek80
    Post: 122
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    00 17/01/2008 07:34
    Io adoro il primo Duke Ellington: quello degli anni Trenta e, malgrado le incisioni graffiatissime, quello degli anni Venti. Il periodo successivo ha caratteristiche diverse, la presenza di Jimmy Blanton rende lo stile più aggressivo... non che non mi piaccia, ma il "vero" Duke io lo trovo nel periodo "jungle" e nel periodo di "Take the A Train", in cui la sua musica ha un affascinante carattere aristocratico.
    Reinhardt non m'ha mai convinto del tutto, con quegli accompagnamenti sempre uguali... bello il tocco francese, lui un grande chitarrista e molto brava la Grappelly che spesso suona con lui. Però, per quanto riguarda i pezzi, ripeto, un po' più di fantasia nei bassi non sarebbe stata male...
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    anto87.
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    00 17/01/2008 13:45
    Mi intrufolo nella discussione pur essendo a secco di jazz, e anzi proprio per questo vorrei chiedere secondo voi quali sono i pezzi imperdibili da conoscere assolutamente per potersi avvicinare e tentare di entrare in questo fantastico mondo.
    Grazie in anticipo per la risposta



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    xni
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    00 17/01/2008 15:42























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    xni
    Post: 204
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    00 17/01/2008 15:47
    provo a rispondere, premettendo che non mi considero un espertone ...

    Nel jazz i pezzi contano un pochettino meno, hanno molta importanza i dischi, se dici "live at mazara del vallo" o "the koeln concert" o "a love supreme" tutti capiscono come se avessi "la terza di mahler", mentre non succederà di dire "vado in teatro a sentirmi live at tokyo ....

    Oltre ai dischi sono molto importanti gli autori, ai quali potrai scegliere di avvicinarti soprattutto sulla base dei dischi.

    fra le molte ipotesi di classificazione ci sono anche le "fasi" o i generi, ma non sono convinto che si debba davvero ricercare per generi , che ritengo invece molto utili per catalogare la tua conoscenza dopo che l'hai acquisita.

    posso dirti alcune delle cose che mi piacciono:

    Autori

    Max Roach
    John Coltrane
    Eric Dolphy
    Micheal Petrucciani
    Mile Davis
    Charlie Parker
    Dizzie Gillespie
    Dexter Gordon
    Gianluigi Trovesi
    - non ho più voglia di scrivere aggiungo solo una provocazione ...-
    Sisdel Endresen

    Dischi
    Out to lunch - Eric Dolphy
    The Koeln concert - Kith Jarrett
    Dances - Gianluigi Trovesi
    Our Man in paris - Dexter Gordon
    A swinging Affair - Dexter Gordon
    Romances for saxophone - Branford Marsalis :-)
    a kind of blues - Miles Davis
    porgy and bess - Miles Davis
    my song - keith jarrett
    Pithecanthropus Erectus - Charlie Mingus
    Contemporary Jazz - Branford Marsalis
    My spanish heart - Chick Corea

    - un mucchio d'altri ... -

    Suggerisco inoltre qualche buon testo in materia, a me piace il Polillo che però è ormai datato.

    Ma in effetti nel jazz gli autori e le opere si puntano fra di loro, può non essere difficile costruire la propria esperienza inseguendo i puntamenti, con ragionamenti del tipo:

    ho un disco
    chi lavora in questo disco -> dove ha lavorato e con chi
    che genere è -> cos'altro trovo di questo tipo

    etc ...

    insomma, essendo meno forte la base documentale (rispetto alla classica) c'è maggior spazio per la ricerca personale per costruire un proprio percorso ...























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    clausci
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    00 17/01/2008 16:03
    ciao anto87, sicuramente il succitato Duke Ellington nel succitato periodo :D , a proposito Janacek, se proprio vogliamo mettere l articolo mettiamo IL Grappelly (la "y" finale se la fece mettere perche vergognoso del fatto di avere un cognome italiano,di un "fasula e cotiche"... italiani che all epoca in francia eran visti e vivevano come gli zingari, niente piu e niente meno), perche era maschio insomma, al di la delle voci :D...
    capisco il disappunto di Janacek per quel che riguarda i tessuti armonici sopra i quali improvvisava Django.Il fatto è che era proprio una cosa voluta, raramente i suoi accompagnatori prendevano una sesta o una nona sugli accordi, erano accompagnamenti molto semplici (anche nel ritmo ma non c entra con questo)perche le aperture degli accordi(poche, realmente , si usavano di piu le sostituzioni)le doveva far sentire tutte il solista, non come succede oggi e da un po di decenni... se ci fai caso quando accompagna Django i bassi camminano eccome...prova ad ascoltare il concerto di Bach in reminore con Grappelli e South, o anche l orchestra che ha avuto Django, la Django Music. forse qualcosina ti piacerà...non voglio alimentare mitismi io sono un djangofilo e parlo troppo...

    ad anto87 ad ogni modo anto per iniziare con il jazz vecchio, ti consiglio di ascoltare Duke Ellington nel periodo che diceva janacek e poi Count Basie , Benny Goodman ...questo per lo swing, con Coleman Hawkins si comincia a sentire un po di novità,
    cmnq io a uno/a che è abituato a sentire solo musica classica consiglierei senz altro di iniziare con Bill Evans , pianista piu moderno a cavallo fra i 60 e i 70, e un vero mito del jazz...



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    anto87.
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    00 17/01/2008 18:05
    grazie a xni e clausci per la risposta, mi dedico subita ad eliminare le mie lacune. Premetto ke continuero a dare fastidio con altri dubbi e domande non appena possibile :P



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    volodya
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    00 17/01/2008 20:03
    consiglio di ascoltare oscar peterson (su cui ho aperto un topic), art tatum e errol garner.

    trovi molta roba su youtube!



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    PRESIDENTE DEL COMITATO PER L'ABOLIZIONE DI CRAMER
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    Janacek80
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    00 17/01/2008 22:02
    Grazie a Clausci. Proverò a riascoltare Reinhardt allora.
    Vladimir, ma è vera la storia che una volta hanno provato a trascrivere un'improvvisazione di Art Tatum e non ci sono riusciti perché era troppo veloce?