00 06/01/2008 23:14
Tanto tempo fa, quando il calore del sole non mi era avverso, camminavo come figli d'uomo sulle terre degli uomini. Inutile dirvi quanto questo non faccia piu' alcun effetto su di me. Il germe del male, come alcuni lo definirebbe, si e' impossessato di me trasmorfando in un vampiro, un non-morto assetato di sangue, che considera i figli dell'uomo la sua messe e il fiore rosso che in essi fluisce rapido il suo premio piu' bello. Non penso di essere stato un umano malvagio, a dire il vero, la maggior parte di tali ricordi sono svaniti nel tempo, tanto che non me ne curo piu'. Neppure penso di essere un vampiro malvagio, o semplicemente penso che la cosa non faccia alcuna differenza, perche' come il lupo non si pente di uccidere la pecora per sfamarsi, cosi' per me e' totalmente normale sfamarmi del sangue delle creature mortali. L'eternita' e' un premio e una punizione ben sufficiente per qualunque cosa si possa pensare di aver fatto. Sappiate bene che so, anche, dispensare riconoscenza e affetto, si siamo capaci di amare anche noi, alle persone che meritano il mio rispetto. Ah, se a qualcuno venisse il dubbio del perche' mi chiamano il Monco sebbene abbia entrambe le mani, vi posso dire solo che i poteri rigenerativi del sangue vampirico sono eccezionali ma non curano le ferite profonde, quelle nell'animo.

Beren