00 11/12/2007 22:22
Roma, 10 dic. - (Adnkronos) - Babbo Natale e' tra le stelle, all'interno della nebulosa di Orione. A poche settimane dal suo piu' gravoso momento di lavoro, portare i regali ai bambini di tutto il mondo, Santa Claus e' stato sorpreso con il suo sacco natalizio proprio nella nursery della Via Lattea, in quell'area della costellazione dove 'nascono' tante delle stelle nuove. Manuel Guedel, astrofisico del Paul Scherre Institut a pochi chilometri da Zurigo, in Svizzera, stava investigando sulla nascita delle stelle e dei pianeti, scrutando le profondita' del cielo e lavorando sulle ultime immagini mandate a Terra dal super telescopio XMM-Newton dell'Agenzia Spaziale Europea quando, proprio in quella 'culla' stellare, ha scorto l'ombra di Babbo Natale.
Guedel e' rimasto senza parole. E Da buon Nord europeo, ammaliato dal misticismo natalizio, ha alzato il telefono ed ha chiamato l'equipe di XMM-Newton all'Esa di Parigi. Informato del fatto, Fabio Favata, regista delle missioni di astrofisica e fisica fondamentale dell'Esa di cui XMM-Newton e' un fiore all'occhiello, non ha perso tempo ed ha risposto all'appello. Cosi' l'astrofisico palermitano, da anni trapiantato a Parigi, anche se con un po' di mediterraneo realismo, ha deciso di guardare bene le immagini del suo svizzero ed entusiasta collega. Quindi ha confermato: "Quello Babbo Natale e'".
E all'Adnkronos, che lo ha raggiunto telefonicamente nel quartier generale parigino dell'Esa, Favata ha ammesso: "L'immagine non lascia dubbi: la silhoutte e' proprio quella di Babbo Natale. E sulle sue spalle sembra esserci anche il sacco dei doni. L'unico problema e' che ai raggi X il suo vestito si e', come dire, stinto: da rosso e' diventato blu". Poi ha svelato il mistero.
"Quell'ombra, quella silhoutte di Babbo Natale e' un'enorme nuvola di gas caldissimo all'interno della nebulosa di Orione. Ed il vestito e', come dire, un po' New Age, perche' e' blu ed il colore determina la misura della lunghezza d'onda. Insomma codifica la temperatura del gas. Quest'enorme nuvola di gas caldo che sembra proprio prendere le sembianze di Santa Claus ha infatti una temperatura di 1-2 milioni di gradi" spiega Favata, uno degli scienziati di punta della Direzione Scienza dell'Esa.
Sul tavolo di Favata arrivano, insieme ad altre, anche tutte le ricerche fatte nel mondo con l'XMM-Newton, l'osservatorio in orbita dell'Esa aperto a tutta la comunita' scientifica internazionale e, al momento considerato, il programma piu' prolifico fra le missioni di astronomia dell'Agenzia Spaziale Europea. E stavolta, dal cielo, sul tavolo dello scienziato italiano e' piovuto nientemeno che Babbo Natale. "Questa enorme nuvola di gas a forma di Santa Claus -spiega ancora l'astrofisico- e' stata osservata con Epic, l'European Photon Imaging Camera e si trova nella nebulosa di Orione, il piu' bello oggetto celeste della costellazione di Orione".
"La nebulosa di Orione -continua lo scienziato- e' visibile nel cielo invernale ed e' come una nursery stellare. Li', oggi, stanno infatti nascendo nuove stelle, stelle neonate di appena 100mila, un milione di anni. Delle 'creature' visto che il Sole ha ben 4 miliardi di anni. Orione e' facilissima da trovare, a meta' strada fra Sirio e le Pleiadi, dentro la Via Lattea, direi 'dietro l'angolo' rispetto alla Terra se pensiamo alle distanze della nostra galassia".
"In quella nursery stellare -prosegue Favata- si stanno formando stelle nuove, di tutte le misure. E queste grandi e giovani stelle sono molto potenti, con una luminosita' piu' potente del Sole. Anzi sono dei veri e propri mega-soli. Questa nuvola di gas a forma di Babbo Natale e' dunque formata da tanti mega-soli che scaldano il gas circostante tanto da produrre raggi X". "E, viste le dimensioni, -aggiunge- questo Santa Claus restera' li' ben oltre Natale. Almeno qualche altro migliaio di anni".
"Conoscendo la grande tradizione Nord europea per il Natale e per Santa Claus, -dice ancora lo scienziato italiano- non mi e' stato difficile capire l'entusiasmo di Manuel Guedel quando ha visto la nuvola di gas, scoprendone sembianze simili alla figura di Babbo Natale". "Guedel -continua- stava studiando quest'area del cielo per cercare di capire il meccanismo di nascita delle stelle, da cui si potrebbe capire anche il meccanismo di formazione dei pianeti. Nasce una stella e poco dopo nasce un pianeta, insomma. E' stato cosi' che ha 'sorpreso' questo Babbo Natale fra le stelle".
"Il nostro collega svizzero appena l'ha visto -racconta l'astrofisico italiano- ci ha chiamato e ci ha esortato a guardare le immagini. E devo dire che anche noi abbiamo riconosciuto in quel gas caldissimo la familiare silhoutte di Babbo Natale".
"Dalla Terra -avverte Favata- questo Santa Claus non si puo' vedere perche' i raggi X sono assolutamente invisibili e schermati dall'atmosfera terrestre, ecco perche' per andare oltre l'atmosfera dobbiamo mandare satelliti lassu'. Se potesser filtrare, arrivare ad raggiunge noi, i raggi X sarebbero molto dannosi, sono radiazioni che potenzialmente possono provocare tumori o mutazioni genetiche".
"Ma -assicura l'astrofisico- per far ammirare questo natalizio 'scherzo della natura' in completa sicurezza, c'e' una finestra aperta sul sito on line dell'Esa. Babbo Natale si puo' tranquillamente vedere da li'. E per molte migliaia di vigilie ancora".