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[SM=x131198] La tradizione vuole che la fondazione dell'abbazia di Sant'Antimo nella valle del torrente Starcia sia avvenuta a dopera di Carlo Magno alla fine dell'VIII secolo. L'abbazia divenne una delle più ricche della Toscana nel XII secolo mentre già nella metà del XIII iniziò la sua decadenza, accentuata dallo sforzo economico per la costruzione della chiesa che costituisce uno degli edifici più interessanti dell'Italia centrale.



La chiesa venne costruita nella prima metà del XII secolo ed ha nell'abside a deambulatorio a cappelle radiali la sua caratteristica più importante. Si tratta questa di una struttura di derivazione francese che trova in Italia solo altri quattro esempi.














Una piccola comunità di monaci dell’ Ordine dei Canonici Regolari sono i custodi o meglio dire gli angeli custodi di questo gioiello di pietra. Qui nei capitelli delle colonne della navata centrale lasciò uno dei suoi capolavori uno dei più prestigiosi scalpellini medievali come fu il Maestro di Cabestany, autore del capitello “ Daniele nella fossa dei leoni”.
La stupenda acustica dell’Abbazia fa apprezzare il canto gregoriano che si spande dall’ abside alle navate nell’ampie volute dell’incenso che sale dai turiboli, tanto che le sue possenti mura pare siano fatte proprio di una “pietra che canta”

Fonte:http://www.poetikus.it/index2.php?s=4&p=209;http://www.medioevo.org/



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