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Fonte:http://www.ricetteonline.com

I primi giorni di Novembre sono caratterizzati, negli ultimi anni, da numerose feste ed iniziative legate al vino Novello. Il suo sapore caratteristico, fresco e fruttato, è tradizionalmente associato all'idea di “novità” (come suggerisce anche il nome) e spesso si ritiene che si tratti del “primo vino dell'anno”. In realtà, il vino “normale” ha bisogno di tempi di maturazione ben superiori, che nel caso del Novello vengono “accelerati” ad arte.

Come si produce
Il metodo produttivo impiegato per ottenere un vino pronto da gustare in sole tre settimane è la macerazione carbonica. Questa tecnica fu scoperta per caso in Francia nel 1934 durante un esperimento per la conservazione di uva in un'atmosfera ricca di anidride carbonica. Il gas alterò il sapore della frutta in maniera non sgradevole ma ne compromise comunque le potenzialità commerciali: si decise quindi di ricavarne del vino, che risultò molto particolare ma allo stesso tempo gradevole. Era iniziata la storia del Beaujolais Nouveau, che fu imitato in Italia solo nel 1975.

La macerazione carbonica moderna si compie mediante l'immissione dell'uva in grandi recipienti precedentemente riempiti di anidride carbonica e mantenuti a una temperatura controllata di 30°C. L'uva che si trova sul fondo del recipiente viene schiacciata dal peso dei grappoli sovrastanti e il suo succo fluisce nel contenitore, dove fermenta e produce un'ulteriore quantità di anidride carbonica e alcol.

Finito il periodo di macerazione, tutta l'uva viene pigiata e messa per 2 - 3 giorni in un tino dove finirà di fermentare. L'imbottigliamento deve avvenire entro 2 mesi al massimo e consumato in breve tempo, dato che il Novello si degrada rapidamente.

Il vecchio e il Novello
Purtroppo la legge italiana permette di denominare un vino “Novello” anche se contiene solo il 30% di vino ottenuto per macerazione carbonica. Il restante 70% può essere prodotto in maniera normale, e non è neppure obbligatorio che sia della stessa annata: il rischio è quindi che si utilizzi il Novello per smaltire le giacenze degli anni passati, anche se molti produttori, al contrario, puntano sulla qualità vera e propria e sulle sue caratteristiche specifiche.

In Francia, al contrario, tutta l'uva impiegata per la produzione di vino Novello dev'essere sottoposta a macerazione carbonica: ecco perché spesso il Beaujolais Nouveau è superiore al Novello nostrano.



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