bobbit, 02/10/2007 0.32:
il matrimonio è una cosa seria, molte volte si ha paura di parlare per non sentire risposte che non si vogliono accettare, "noi giovami" in linea di massima non sappiamo soffrire piu' di tanto.
non abbiamo sicuramente affrontato le difficoltà dei nostri genitori e quindi i più o meno piccoli o grandi problemi del rapporto di coppia ci sembrano spesso insormontabili... ovviamente è un mio pensiero in generale ogni caso ha poi una storia a se.....
E' vero che molti giovani non hanno passato quello che i genitori hanno vissuto..ma non credo che si possano fare dei paragoni standard visto che i tempi sono diversi ed i problemi potrebbero si essere identici ma con delle aggravanti..c'è più libertà, meno sistemi rigidi di crescita..si ha subito tutto e non la fatica di ottenere quel che si vuole...si bruciano le tappe prima del tempo e così via...Purtroppo non c'è molta maturità e consapevolezza..o se c'è da un lato l'altro non lo possiede...Bisogna imparare a parlare in modo schietto,dire quel che si pensa,accettare tante cose..e capire anche se le vie dei due va nella stessa direzione o meno...spesso c'è chi tende a realizzare solo se stesso, non tenendo minimamente conto dei disideri dell'altro...anzi si deve adeguare se vuole o se no chissà...ci sono tanti e svariati motivi per cui una coppia non regge come quelli di allora...e con questo non dico che tutti i matrimoni di un tempo fossero felici..la condizione della donna era ben diversa da oggi...per impostamento di cultura,tempo,crescita etc...quindi doveva adeguarsi e basta...e così dicendo....
ho espresso solo pochi punti...ma credo che da questo si possa andare anche oltre
Sconosciuto che passi! non sai con quanto desiderio io ti guardo,
tu devi essere colui che io cercavo, o colei che cercavo (mi arriva come da un sogno),certamente ho vissuto in qualche luogo una vita di gioia con te,tutto è ricordato, mentre passiamo luno vicino allaltro, fluido, amorevole, casto, maturo,sei cresciuto con me, sei stato ragazzo o ragazza con me, io ho mangiato e dormito con te, il tuo corpo è diventato qualcosa che non appartiene soltanto a te, né ha lasciato che il mio restasse mio soltanto,mi hai dato il piacere dei tuoi occhi, del tuo volto, della tua carne, mentre io passo, tu ne prendi in cambio dalla mia barba, dal mio petto, dalle mie mani,non devo parlarti, devo pensarti quando seggo da solo o veglio la notte da solo,devo aspettarti, non dubito che ti incontrerò ancora, e a questo devo badare, di non perderti. autore W.W.