Forum di discussione: politica a Corato Politica ed attualita con i Democratici di Sinistra di Corato

Anche sbeffeggiati da Lo Stradone...

  • Messaggi
  • carletto
    00 12/09/2007 22:19
    Stammatina ho comprato l'ultimo numero de Lo stradone in edicola e fra le tante cose che ho già letto mi sono soffermato su un articolo che seguo con piacere: il totosindaco. Lo so....ci sono stati nostri amici e consiglieri che hanno scritto fiumi di parole contro questo simpatico sondaggio, ma a me diverte tanto. non ci posso fare niente! E questo mese è davvero pesante contro il nostro centrosinistra che si trova davvero alle pezze. Al sindaco (53 %) si può dire di tutto che è brutto, che è basso, che è malcavato ma ha saputo organizzare una vera operazione immagine in preparazione delle prox elezioni. E invece noi non abbiamo fatto altro che asistere inermi a quello che lui faceva.
    Le percentuali riferite ai candidati di centrosinistra sono risibili e ci fanno comprendere come stiamo rovinati. Mi auguro che si proceda presto all'individuazione di una persona giusta per candidato sindaco altrimenti per noi saranno davvero guai!

  • povera Corato
    00 12/09/2007 23:02
    Immagine? e tu saresti un elettore di sinistra? Ma vattinn
    E che ce ne facciamo dell'immagine del nostro Sindaco? Un quadro? Per quanto tempo ancora pensi che i coratini si accontenteranno dell'immagine? Quando vedranno lo sfacelo che c'è sotto il belletto ti assicuro che cambieranno idea. Purtroppo per molti interventi sarà troppo tardi, vedi lo scempio del territorio a Torre Palomba.
    Perrone gode di una buona immagine, ma difficilmente sarà ricordato come "quel Sindaco che tanto ha fatto bene per la città". E sono convinto che lui questo fatto lo sa e gli dispiace. Ma non può fare diversamente per concludere il suo progetto politico (che è ancora all'inizio).
    La vivibilità i coratini non sapranno mai cos'è, eppure quando vanno in altre città ammirano la larghezza delle strade, il verde pubblico, i servizi di trasporto. Tornati in paese scordano tutto.
    Povera Corato, poveri coratini che restano. Io vò via
  • cittadino giovane
    00 13/09/2007 14:01
    L’ IMPORTANZA DIRE “ ALTRE “ VERITA’:

    Ho Letto con interesse i vari post in cui si parla ( anche ) dell’immobilismo ( vero o presunto ?? ) dei DS e del centro sinistra coratino, come pure ho letto con interesse le varie questioni sull’impegno dei giovani, sulla designazione di una “ vittima “ da contrapporre all’attuale sindaco, dei vari abusi presunti o veri che accadono a Corato ecc ecc ed ho deciso di gettarmi nella mischia e cercare di “ rappresentare “ anche altre verità e sottoporre alcune mie riflessioni a chi avrà la pazienza di leggere il mio post.

    L’impegno politico secondo me si manifesta in tanti modi e sotto diverse forme e con diverse modalità. E’ impegno politico quello di chi dice la sua utilizzando un forum , di chi offre il suo contributo di idee all’interno delle sezioni di partito, quello di chi partecipa attivamente alla vita di una associazione – solo per fare alcuni esempi -

    Quando leggo poi, – di immobilismo, di assenza di proposte ( da parte del centro sinistra ), di mancato impegno politico da parte dei giovani, comincio a pensare che inconsapevolmente ( o colpevolmente ) si cerca di far passare una verità che certo non è assoluta .

    Qualcuno crede veramente che a Corato mancano i giovani, mancano le proposte, che il centro sinistra sia impegnato solo ad individuare una “ vittima ” da contrapporre all’attuale sindaco nelle prossime amministrative?

    Qualcuno crede veramente in un centro – destra esclusivamente assorto ed impegnato a osannare, lodale e riproporre il nostro sindaco?? … Crediamo alle favole ?

    Una delle tante verità è che il dibattito pro o contro l’attuale sindaco è soltanto un aspetto ( marginale e minimale) di un dibattito (anche di un lavoro, di un impegno ) sia a destra che a sinistra molto più serio e profondo che ormai da tempo si è aperto a Corato sul come dare un volto nuovo e nuove e diverse prospettive di crescita ( in tutti i campi e settori ) a Corato e ai coratini


    Chi cerca di far passare (ripeto non so se inconsapevolmente o colpevolmente ) subdolamente il messaggio che tutto è uno schifo, che è impossibile cambiare la realtà cittadina in cui viviamo è – probabilmente - una persona che non si impegna politicamente, non vive la vita del partito, non offre il suo contributo all’interno di nessuna associazione, non partecipa ai consigli comunali ( luogo di confronto e di proposte non solo per la maggioranza ma anche per l’opposizione !! ) o al massimo chi “ si impegna politicamente “ in un modo e con modalità e strumenti che io non conosco o lontani dalla mia formazione


    Credo - e questo vale tanto a destra quanto a sinistra - che continuare a dire che c’è il vuoto assoluto, è offensivo nei confronti delle ( tante ) persone ( anziani e giovani ) di Corato che spendono ( silenziosamente e senza l’ambizione di apparire su tv locali o essere in prima pagina sugli organi di informazione cittadina ) gran parte della loro vita impegnandosi politicamente per migliorare la ns. città.

    Viviamo allora in una Corato che è da assurgere a modello di laboratorio politico da parte dell’intero Paese? No.

    E’ indubbio che a Corato vi è una carenza ( ma non assenza e non in termini assoluti) di giovani ( non solo dal punto di vista anagrafico ) che si impegnano politicamente, ma se continuiamo anche sui forum a far passare subdolamente il messaggio che tutto è inutile perchè tanto non c’è spazio per nessuno, allora dobbiamo sapere che ci stiamo assumendo ( probabilmente ) la responsabilità di allontanare preziose risorse umane dalla politica e dalla vita reale del Paese. ( anche la qualità del dibattito che si sviluppa sui siti internet di Corato sono la testimonianza di un “ attivismo “ politico non di poco conto )

    Esiste quindi - anche un’altra realtà - , di giovani e persone che si impegnano partecipando ai vari momenti della vita politica in modo critico e costruttivo non piegandosi a “ posizioni dominanti “ ma offrendo un contributo di idee, di conoscenza e di abilità sconosciuto alla “ vecchia classe dirigente cittadina“

    Esiste una realtà di politici coratini che credono nel valore del merito e della concorrenza ed hanno il coraggio di confrontarsi e scontrarsi con i giovani ed è pronta a cedere il passo e lo spazio per la successione e/o per dare ulteriore vitalità al dibattito politico.

    Esiste una parte di classe politica cittadina ( a destra come a sinistra ) che ha compreso l’importanza di immettere nel tessuto politico cittadino risorse fresche, motivate e dotate di grande capacità. Spetta ai giovani ( non solo dal punto di vista anagrafico ) politici ( e non ) raccogliere una eredità pesante ed occuparsi ( nel senso nobile del termine ) della cosa pubblica e battersi per evitare che i nuovi assetti politici cittadini possano portare solo ad un rimescolamento di poltrone, cariche e posizioni.

    Esiste un’altra verità : c’è spazio perché si creino ( nuovi ) momenti di confronto e luoghi di dibattito nei quali i giovani potranno dire di contare qualcosa se saranno capaci di essere protagonisti e se saranno capaci di maggiore impegno .

    Credo che esiste anche una forte resistenza da parte di alcuni politici cittadini ( quella di “ zombi e mostri e reciclati “ come vengono definiti dai giovani ) ad aprirsi al nuovo, sono convinto però che non si tratta di combattere il vecchio ma di costruire il nuovo a prescindere dal vecchio, ma sapendo fare tesoro delle esperienze positive del passato

    Sono sicuro che tanti giovani ( non solo dal punto di vista anagrafico ) hanno le capacità e le qualità per “ dire la loro “ si tratta solo di comprendere ed essere fiduciosi perchè - PER TUTTI NOI - E’ PROPRIO QUESTO IL MOMENTO DI IMPEGNARSI PER IL ( NOSTRO ) FUTURO.

    Costruiamo il futuro non solo partecipando ai forum.

    Con stima
    "un cittadino giovane "
  • Duca Valentino
    00 13/09/2007 19:22
    Concordo
    Sono d'accordo praticamente su tutto, sottolineo però:

    1)che il luogo in cui si formano le coscienze politiche è all'interno dei partiti - si può fare politica anche altrove ma non si può prescindere dai partiti;

    2) che l'antipolitica è una categoria superata dal momento che tutti i movimenti si stanno trasformando in partiti e chi è sceso in campo (a destra come a sinistra) per "fare fuori i partiti" adesso si sta candidando a dirigerne le segreterie;

    2) occorre sostiture al concetto di "società civile" quello di "comunità locale": così capiamo meglio tante cose e tanti fenomeni quotidiani - ragionare ancora per dicotomie (civile / non civile) non funziona o meglio non spiega quello che accade.

    Ciò posto, Perrone è espressione della comunità locale: può contare all'incirca sul 60% delle preferenze. Si può fare politica per cambiare lo status quo sia entrando in Forza Italia come entrando in altri Partiti - ma è possibile cambiare e migliorare. Giovani e anziani a Corato sono impegnati in questo: non sono molti, è vero.

    Un ultimo aspetto: chi sbaglia paga - a destra come a sinistra.

    Se siamo d'accordo su queste cose possiamo discutere.
  • un cittadino giovane
    00 14/09/2007 12:36
    Re: Concordo ... grazie per aver avuto la pazienza di " leggermi "
    Caro Duca Valentino,
    ti ringrazio per aver avuto la pazienza di leggere il mio ( lungo ) post… vediamo se avrai tanta forza e pazienza anche questa volta ! discutiamo???

    Innanzi tutto dovremmo iniziare ad elaborare un trattato sul tema “ coscienza politica “,
    sintetizzo cosa è per me “coscienza politica “ : un equilibrato mix tra conoscenza della politica ( intesa come arte nobile del saper governare la cosa pubblica evitando il più – e per quanto -possibile le ingiustizie sociali ) e consapevolezza ( ricchezza intellettuale attraverso la quale sviluppare idee, progetti, contributi da porre al servizio della collettività.)

    Detto questo è evidente che non può esserci - in termini assoluti – un solo luogo ( nel caso in questione il partito ) dove può svilupparsi una “ coscienza politica ”.

    E’ evidente che non si può prescindere dai partiti e credo che le “ nuove “ generazioni politiche questo lo abbiano capito, come dimostrato anche da alcune iniziative di neonate associazioni cittadine e di cui si legge sul sito che ospita questo forum e su altri siti internet

    Ma stiamo attenti : cos’è il partito ? è una “ struttura “ organizzata di persone . Il partito è un gruppo di persone. In ogni gruppo c’è la persona valida e quella meno. La mia “ ipotesi “ era che strumentalmente si potesse – con elucubrazioni mentali – far passare il concetto che l’impegno politico giovanile ( e non ) potesse essere – comunque - inutile, è ciò non è vero !

    L’aspetto su cui riflettere è - anche - un altro : i partiti ( quindi le persone ) sono impegnate in un processo di cambiamento poiché si sono resi conto che la loro “ struttura organizzativa interna” è inadeguata a rispondere alle esigenze ( richieste ) di partecipazione proveniente dalla comunità locale o globale che sia.

    E’ in atto un cambiamento sia a sinistra ( leggi nascita del partito democratico ) sia a destra ( leggi impegno nel centro destra a costruire un percorso che porti ad un patto federativo tra i partiti di quella che fu la casa delle libertà o comunque dei partiti di centro – destra )

    Non è detto che il cambiamento porterà buoni frutti ( a destra come a sinistra ) ma è una sfida necessaria e soprattutto una sfida da raccogliere soprattutto da parte dei coratini.

    Il cambiamento tentato dai e nei partiti non è altro che la risposta propositiva all’antipolitica . Cos’è l’antipolitica se non il tentativo di fare politica in modo diverso dall’attuale ?!

    Concordo parzialmente con te quando intravedi ( e credo assumi la consapevolezza) che chi è sceso in campo per “ far fuori i partiti “ oggi si candida a dirigerne le segreterie.

    Parzialmente perché seguo con interesse e partecipazione i momenti costitutivi del partito democratico e credo che sarebbe sciocco pensare “ che i giochi son già fatti “ . Attenzione non possiamo cadere nel tranello di pensare che tutto è deciso solo perché a livello nazionale i veterani della politica hanno dovuto indicare un percorso per giungere alla costituzione del partito democratico . Chi altri avrebbe dovuto farlo ? Chi avrebbe potuto essere legittimato se non i vari Veltroni, Letta ecc ecc ?? la cosiddetta società civile ? i movimenti ? le persone che stufe della politica si vestono da salvatori della patria ? .

    E’ tanto vero ( non parlo mai in termini assoluti ) ciò che ho appena detto, perché seguo con interesse e partecipazione indiretta ( ho tanti amici del centro – destra che mi raccontano ) che anche nel centro destra si sta lavorando con impegno ad un patto federativo tra i partiti. Credi che anche in questo caso non saranno i vari Casini, Fini, Berlusconi a dover indicare un percorso che porti ad una auspicata unificazione ???
    Credi veramente che quando nascerà a destra il partito delle libertà ( o il patto federativo dei partiti liberali e democratici ) verrà Berlusconi a Corato ad imporre il nome del segretario cittadino ?


    In entrambi i casi ( a destra come a sinistra ) la scelta sarà della comunità locale !

    Ma ancora stiamo ( io e te e chiunque avrà la pazienza di seguirci ) “ scambiando idee e riflessioni” come si potrebbe comodamente fare seduti ad un Bar.

    Io sono per un impegno politico da esplicitarsi all’interno dei partiti, c’è spazio ( secondo me ) per tutti quelli che hanno capacità e voglia di misurarsi ( anche ) con chi già ha sulle spalle ( nel bene e nel male ) ad esempio 20 anni di militanza politica. La leggenda metropolitana che i partiti sono fatti solo da zombi pronti a sbranare chiunque si avvicini, non regge più !

    Dicotomia società civile / non civile da sostituire al concetto di comunità locale : interessante !

    Consentimi : concetto di comunità locale ( cos’è intendo io per comunità locale ) :
    una “ aggregazione sociale “ che ha in comune una stessa identità ( storia, tradizioni/costume ecc ) stessa lingua ( parliamo tutti italiano – e/o “ coratino “ ) comunanza di intenti (culturali di valore ecc ecc ) stessi interessi ( di tipo economico essenzialmente ).

    Se è questo ciò che intendiamo per comunità locale credo ( ?????? ) che tu abbia ragione : Il nostro sindaco può contare sul 60% dei consensi ( anche se non conosco la tua fonte e anche se chi si occupa di sondaggi e statistiche avrebbe molto da discutere circa il campione scelto, il tipo di domanda utilizzata per “ percepire “ il consenso o meno verso il sindaco e sicuramente ci illuminerebbe sul fatto che i sondaggi sono “ variabili” difficili da calcolare anche 48 ore prima di una tornata politica ) … e allora ???

    INTANTO esiste quindi un 40% di “ comunità locale “ che non riconoscendosi nel sindaco Perrone si sente esclusa dalla vita partecipata della stessa comunità, ma soprattutto
    visto che condividi l’idea che si può far politica per cambiare lo status quo, che è possibile migliorare, che giovani ed anziani sono impegnati in questo, vuol dire che nella “ comunità locale “ vi è la percezione che un altro tipo di sviluppo per la nostra Corato è possibile ! Vuol dire che si discute , ci si impegna , si lavora per un modello di democrazia partecipata che sino ad oggi è stata “ una bestia “ rara per i coratini !

    FORSE, avevo quindi ragione io quando nel precedente post affermavo che il “ referendum “ pro o contro il Sindaco è solo la parte minimale di un processo di cambiamento in atto e a mio avviso inarrestabile CHE PORTERA’ LA COMUNITA’ LOCALE A DECIDERE NON SE IL SINDACO HA FATTO BENE O MALE (non capisco perché a Corato si continui a fare di Perrone “ un martire “ o un “ benefattore “ e nessuno discute dell’operato - nel bene o nel male - della maggioranza !
    Anche questo è un segno di mancanza di democrazia partecipata della comunità locale coratina .. non credi ? ) MA A DECIDERE SU UN POSSIBILE MODELLO DI SVILUPPO ANCORATO SALDAMENTE AL CONCETTO DI INCLUSIONE SOCIALE, ALLA VITA DEMOCRATICA DELLA CITTA’.

    Ti precedo…. Mi dirai che qualsiasi modello di sviluppo non potrà prescindere dall’individuazione del Sindaco … ti rispondo che i progetti ed i modelli di sviluppo sono creati dagli uomini e se un progetto ci sarà ( perché non dovrebbe esserci ? non crediamo nelle capacità e nell’intelligenza dei Coratini ?? ) ci sarà fra chi non si riconosce nell’attuale modello di comunità locale anche un uomo ( uomo o donna ) capace di essere non l’esecutore di quel progetto ma lo strumento attraverso il quale insieme alla sua maggioranza riuscirà a dare un contributo di sviluppo per Corato.

    Utopia ? facile ottimismo…. ??? no… sè è vero ( come è vero ! ) che tanti ( non molti ) coratini stanno profondendo impegno per una Corato diversa.

    Un ultimo aspetto: chi sbaglia paga - a destra come a sinistra: perché no???

    Con stima !
    Un cittadino Giovane