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Il sen. Forte scopre le carte e spiazza gli alleati

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    locsley80
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    DUCE del FORUM
    00 03/09/2007 00:33
    il senatore (udc) michele forte


    di Franco Matricardi

    Un mese di agosto da archiviare nel niente, vissuto con le colline in fiamme e il sangue sulle strade. Un vero e proprio bollettino di guerra che ha imperversato sulla serenità dei cittadini. La città di Formia oltretutto è stata al centro di un saccheggio delinquenziale tra rapine in centri commerciali, furti in appartamenti, violenze e risse nei luoghi di ritrovo pubblico. A questi incresciosi episodi di criminalità bisogna aggiungere una conflittuale criticità della viabilità, un crescente inquinamento ambientale a suon di decibel che hanno attirato la protesta di centinaia di cittadini. Per non parlare della igiene e della pulizia di strade, piazze e centri periferici. Di tutto questo avremo modo di parlare nei prossimi giorni.
    Non è stata per niente una vacanza. Questa città da tempo non si presta a svolgere un ruolo turistico di richiamo. Il bilancio è negativo sotto tutti i punti di vista: dal commercio alle manifestazioni ricreative e di spettacolo. Anche la politica ha tentennato. Alla vigilia di ferragosto il sindaco ha ufficializzato il bando di gara per il progetto del porto turistico. Si è preferito attendere l’uscita assessorile dalla Pisana di Raffaele Ranucci in maniera da non risultare incompatibile in vista della gara d’appalto.
    Ma il sindaco non si era espresso in un consiglio comunale dello scorso anno sullo spostamento di traghetti e aliscafi al molo Vespucci e un porto turistico da 600 barche al Molo Azzurra ? Ovviamente sul tema del porto abbiamo registrato il silenzio strisciante di Rifondazione Comunista. Non una parola di distinguo e dissenso. Il partito di Bertinotti era impegnato nella querelle delle campane di Gianola. Questo governo cittadino di minoranza si avvia ormai a consumare gli ultimi giorni di Pompei accompagnato dai rintocchi a morte non solo delle campane di Gianola.
    I giochi a destra sono già iniziati. Ci ha pensato ai primi di agosto AN con un documento nel quale si richiamavano tutte le forze politiche della Cdl a ritrovarsi da settembre su un tavolo delle regole. Confronto serio su un programma di consiliatura, scelta condivisa su un candidato a sindaco, compiti e ruoli dei partiti alleati nel pianificare una campagna elettorale a lunga gittata. Partire con largo anticipo per recuperare il terreno perduto, spiegare alla gente le cose da fare, recuperare identità e credibilità sul territorio. La risposta ad AN non è tardata ad arrivare: il sen. Michele Forte – un piromane della politica - ha messo le mani avanti annunciando la sua candidatura. Ha voluto giocare d’anticipo l’ex sindaco di Formia, quasi a voler ignorare il messaggio di AN.
    La disponibilità del segretario provinciale dell’Udc a sacrificarsi per Formia non ha sortito reazioni ufficiali da parte degli alleati che contano. Al contrario abbiamo registrato proprio oggi l’auto candidatura-stampa di Silvio D’Arco ( lanciato da un nostro articolo a luglio ). Nei prossimi giorni ci saranno altre auto candidature ? L’imbarazzo della formula esiste. Se si auspica un tavolo delle regole per scegliere in maniera collegiale e coesa un nome non si possono poi applaudire le auto proposizioni annunciate attraverso i giornali. Non ci sembra politicamente corretto. La fase politica che si andrà ad aprire nel centrodestra dovrà coinvolgere tutti i soggetti della politica locale. Bisognerà far tesoro degli errori del passato, non basta un nome di prestigio prestato alla stampa. Bisogna far squadra, concordare strategie, aggregare sinergie, definire programmi. C’è bisogno di un lavoro umile nel rapportarsi ai problemi della città. Il dibattito tra gli alleati non può prescindere da colpi di mano o fughe in avanti. L’obiettivo primario è riprendersi il governo della città. Vincere una battaglia elettorale – se vengono meno le regole del metodo e del comportamento – non significa poi governare con il consenso di tutti. Se non si farà chiarezza su questi punti si rischia di debordare al primo ostacolo. Il centrodestra ha già sperimentato nel 2002 la deriva amministrativa pertanto non può permettersi di sbagliare per la seconda volta. La lealtà nel rapporto di coalizione è un elemento basilare. La concertazione delle scelte va fatta su un tavolo localistico. I vertici provinciali e regionali dovranno solo ratificare. A meno che non si voglia continuare a giocare dall’alto con la politica delle bandierine sui Comuni della provincia. Un gioco dell’oca che alla lunga non paga e che ha visto – non dimentichiamolo - trionfare un civico a Gaeta. L’elettorato non sempre si presta a calate verticistiche di nomi imposti da logiche poco rispondenti agli interessi di un territorio o di una comunità. Ripartire quindi con il piede giusto è fondamentale. Sul nome collegialmente si troverà l’intesa. L’importante è non tradire dopo la fiducia della coalizione !

    fonte: www.areagolfo.it
    WWW.GIOVANEDESTRAFORMIANA.IT
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    comunistAntifa
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    Città: GAETA
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    Utente Junior
    00 03/09/2007 13:45
    questo matricardi ha scoperto l'acqua fresca!!!! [SM=g7350]
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    fidesgenusque
    Post: 21
    Città: FORMIA
    Età: 48
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    Utente Junior
    00 03/09/2007 14:36
    fresca o calda, l'importante è togliersi dalle palle bartolomeo e i suoi tirapiedi!!! [SM=g7349]