..la mia esperienza a proposito dell'"evitare di parlarne"....
Cara Fede,
è bello anche per noi sapere che la nostra iniziativa possa esserti d'aiuto. Anche nel mio caso gli amici evitavano sempre il discorso, sono stata sempre io a parlarne spontaneamente. La prima volta ho visto imbarazzo nei loro occhi, poi, vista la spontaneità con cui io e mio marito ne abbiamo sempre parlato, si sono sentiti più liberi anche loro di non evitare l'argomento. A proposito del parlare liberamente dei nostri bimbi: sto frequentando un corso di preparazione al parto e, prima del primo incontro, ho voluto fare due chiacchiere con la psicologa che (insieme ad un ostetrica) ci avrebbe seguito per le otto lezioni previste. Essendo il corso organizzato in piccoli gruppi, in cui le future mamme si raccontano le loro emozioni ed esperienze, non sapevo se ed in quale misura la mia esperienza potesse essere raccontata a mamme che da lì a due mesi avrebbero partorito. E' stata la psicologa a dirmi di essere completamente a mio agio e, con la serenità che comunque le dimostravo, di parlare liberamente durante i miei interventi di Emma. Quando l'ho fatto per la prima volta c'è stato un momento di gelo, ma poi tutto è andato liscio: nessuna di loro si è spaventata e per di più, un paio di loro, con l'approfondirsi del rapporto, mi hanno detto persino di sentirsi sollevate nel vedere come sia possibile riprendersi e tornare alla vita ed alla speranza dopo un'esperienza simile (la paura ancestrale di perdere il bimbo, o che qualcosa vada storto, forse è comunque presente in ogni mamma in attesa). Dopo il mio "outing", anche un'altra collega si è sentita di parlare di un raschiamento fatto alla dodicesima settimana per la perdita spontanea di due gemellini. Sembrava più serena anche lei dopo averne parlto in gruppo.
La mia esperienza testimonia questo: se ci si sente di parlarne, non facciamoci problemi! Anche gli altri (amici, ma soprattutto parenti), vedendo il nostro atteggiamento, supereranno l'imbarazzo dell'argomento e elaboreranno meglio anche loro il lutto. E' d'altronde l'esperienza più forte, nel bene e nel male, della nostra vita: si può tenere tutto chiuso in un cassetto e far finta di niente? Un abbraccio a tutte
Giovanna
ps.: sentire del sesto senso dei bimbi piccoli mi fa pensare a una chiacchierata fatta tempo fa con Ilaria....