"Mysterium Angel" (guarda un po' la combinazione!)
Gabriella del'Ort..., o quel che è, mena la sua vita semplice ma serena a Bahia, Brasile, alternando le serate con la sua band femminile nei locali per turisti - affascinati in ugual misura dai suoi capelli ramati tra cui spicca una ciocca bianca tinta stile punk che dai suoi occhi violetti (epperò dorati) che dalla sua leggendaria abilità con le tastiere - alla sua brillante carriera di tennista mancina al suo prezioso lavoro a favore della collettività locale, che si esprime nel fornire previsioni meteorologiche miracolosamente precise ai pescatori del posto.
Una coppia di turiste americane stravaganti e probabilmente gay ha preso ad assistere con assiduità ai suoi concerti, spesso portando con sé interi gruppi di ragazzette alquanto manesche ma in fondo simpatiche ed ella comincia a credere che tutto vada per il meglio nella sua vita, in passato funestata da tristi lutti familiari e da oscuri presentimenti.
Una sera le due turiste - una rossa di nome Willow Rosenberg e una brunetta villana di nome o di cognome Kennedy (Gabriella non lo ha mai capito) - giungono portando seco una giovane in avanzato stato di gravidanza, con un'aura così drammatica che la nostra cade in deliquio, abbattendosi sulle tastiere, non appena incrocia quei grandi occhi azzurri con i suoi penetranti occhi violetti dorati. Poiché nel giro di due ore su Bahia si abbatte un furioso uragano che porta con sé devastazione e morte - dato che la nostra eroina rimane svenuta così a lungo da non poter fornire appieno la sua solita opera preziosa volta a contenere i danni dei fenomeni meteorologici - la cosa viene attribuita da tutti a un caso particolarmente funesto di manifestazione dei suoi notori superpoteri. O, in alternativa, alla dose veramente eccessiva e disgustosa di patchouli con la quale la sventurata – afflitta da un fastidioso raffreddore da fieno – si è cosparsa prima di calcare il palcoscenico.
Tuttavia strane - più strane, cioè - cose cominciano ad accadere a Bahia. In breve, la ragazza incinta, tale Dawn Summers, è perseguitata da forze oscure che per qualche ragione vogliono impossessarsi del nascituro. Willow Rosenberg, che nel frattempo si rivela come una potentissima strega, si prodiga per proteggere madre e bimbo/a, facendo per la verità più danni di quanti non ne argini. Subito dopo il parto - avvenuto tanto per cambiare con il solito spreco di pentoloni di acqua calda durante un furiosissimo temporale che impedisce di raggiungere l'ospedale - le forze oscure si scatenano alla grande e Gabriella si ritrova a fuggire con una neonata nascosta nella custodia della sua racchetta da tennis.
Sulla spiaggia di Bahia, in una notte senza luna, Gabriella si riposa cullando la bambina, che purtroppo all’improvviso comincia a sbraitare chiedendo con insistenza un parrucchiere e un paio di scarpe con i tacchi. Comprensibilmente terrorizzata, Gabriella utilizza la sua atletica muscolatura per zittire l’importuna creatura con un manrovescio (scusa, Gabriella2 M.S. di Jean!) ma viene presto sopraffatta dall’intervento di un giovanotto con la faccia da scemo che cerca di affogarla (questo, per chi non lo sapesse, è Ben) nel bagnasciuga. Gabriella sta per cedere quando viene salvata dal provvidenziale intervento di un altro giovanotto, con l’espressione solo leggermente più intelligente, che la tira fuori dall’acqua e aspetta impassibile che lei espettori tonnellate di acqua dai polmoni, senza effettuare la respirazione bocca a bocca come sarebbe necessario.
Gabriella convoglia però un fulmine di passaggio per fruire di un benefico elettroshock e si riprende pienamente.
“Sei forse un angelo?” chiede al misterioso salvatore. (in inglese “Are you an angel?”)
“Come fai a saperlo?” risponde il giovane bruno misterioso. (questo è Angel, brillante come suo solito)
“Tu sei il mio angelo del mistero.” (spiegazione del titolo) fa in tempo a dire Gabriella colta da un attacco di romanticismo prima che sorga il sole e Angel sia costretto a levare le tende. Gabriella tenta di affidargli la bimba ma egli rifiuta, inorridito, di prendersi la responsabilità di un neonato (vedi storia di Connor nel telefilm Angel).
Puerpera e strega sopraggiungono insieme a un drappello di Cacciatrici, inseguiti da un drago, alcuni uccellacci e altre strane demoniache creature assortite. Mentre la battaglia tra forze del bene e forze del male riprende accanita, la neonata approfitta della distrazione generale per strisciare verso il corpo abbandonato del padre – Ben. Solo Gabriella se ne accorge e arriva in tempo per impedire che la neo-Glory si ricongiunga alla-al ex-Glory (se avete domande, fatele a Whedon), ma non prima che Ben si ridesti e la ferisca mortalmente infilandole nell’occhio violetto dorato un frammento del suo inseparabile bottiglione di patchouli. Gabriella muore ma non prima di aver immobilizzato Ben con le sue forti mani da atleta il tempo necessario perché Willow lo finisca attorcigliandogli assieme tutte le budella con un potente incantesimo. A questo punto la bimba abbandona gli atteggiamenti stravaganti e ritorna ad essere solo una piccola bimbetta tanto carina.
Poi tutti smettono di combattere e si chiedono all’unisono
“Ma… Ben era Glory?”
L’ultima scena vede riuniti tutti i buoni nel ricordo affettuoso della povera Gabriella, il cui nome verrà dato a) alla bimba b) a un peschereccio nuovo di zecca.
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[Modificato da ReaderNotViewer 24/05/2007 15.37]