Dalla Francia ad Hollywood

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Due amici che duellavano nell'Iliade? Possibile? O i miei neuroni stanno facendo le bizze?

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E' possibile, nell'Iliade duella così tanta gente che potrebbero anche esserci due nemici/amici.
Fino ad ora mi è venuto in mente solo l'episodio di Piritoo e di Teseo: Piritoo vuole mettere alla prova il valore di Teseo e per questo gli sottrae alcune mandrie. I due si incontrano con evidenti intenti battaglieri, ma rimangono sedotti a vicenda dalla bellezza reciproca, tanto che spontaneamente Piritoo si offre subito di riparare i danni e si proclama schiavo di Teseo, che a sua volta rifiuta cortesemente l'offerta e si offre di dimenticare il passato. E i due di fatto diventano amiconi, e ne combineranno delle belle.
Qui il topos è attenuato dal fatto che lo scontro viene subito scongiurato dalla fascinazione reciproca, però anche qui abbiamo due grandi amici che all'inizio si incontrano per scannarsi...
Per il resto, continuano a venirmi in mente solo episodi legati più che all'amicizia all'amore. Achille e Pentesilea (per quanto tragico sia il loro aneddoto), Teseo e Ippolita... Non so se "vale" lo stesso...

Eleno e Neottolemo, troiano e greco, iniziano come nemici e finiscono con il diventare amici per la pelle - e se non sbaglio il primo finisce con lo sposare la vedova del secondo (era forse la povera Andromaca?)

Ma non so se si siano mai affrontanti in duello, anzi non credo proprio, anche perché mi risulta che Neottolemo fosse un sanguinario e Eleno un profeta.

Invece l'episodio di Teseo e Piritoo era proprio lo stesso a cui accennavo io: ma come giustamente è stato osservato, forse non è del tutto pertinente.

Non credo fosse Andromaca la moglie di Neottolemo, era quella di Ettore. A meno che, anche la moglie di Neottolemo non si chiamasse Andromaca, il che può essere.

A me il dizionario mitologico!

Ugh, devo chiamarmi fuori, la letteratura classica non é proprio il mio forte...

Se non sbaglio, la moglie di Neottolemo a cui mi riferisco è una principessa troiana prima presa schiava dopo la caduta della città e in seguito regolarmente sposata. Quello che non ricordo è se si trattasse di Andromaca - di certo non era una delle figlie di Priamo, perché altrimenti non avrebbe mai potuto sposare Eleno, che era anche lui figlio di Priamo (e gemello di Cassandra, mi pare)

Andromaca era la moglie di Ettore. Poi è stata data a Neottolemo Pirro, figlio di Achille, per farne la schiava (e la concubina). Alla morte di Pirro, sposò Eleno.

Poveraccia.

Ad ogni modo, non c'è proprio nessun episodio chiaro di amicizia nata dopo un po' di botte nella letteratura classica?
Curioso. Invenzione moderna?

Sembra impossibile anche a me: stasera setaccio ancora un po' di dizionario mitologico! Potrebbe essere dovuto al fattore clan: nell'antichità classica, se due sono nemici, in genere non lo sono come individui ma sempre perchè appartengono a due collettività rivali per qualche motivo. O perché sono coinvolti in qualche complicata vendetta familiare.

In compenso, ci sono un sacco di episodi opposti: amici per la pelle che diventano irriducibili nemici e finiscono con lo scannarsi a vicenda.

L'ho trovato!!

Si tratta di Gilgamesh ed Enkidu, e l'area di anscita del topos è babilonese.

Vorrei chiedere a uno psichiatra perché, ora che so che il topos ha origini antiche, mi sento rassicurata...

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Scritto da: Lan awn shee 14/02/2007 22.40
Vorrei chiedere a uno psichiatra perché, ora che so che il topos ha origini antiche, mi sento rassicurata...

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Dopo dillo anche a me, grazie... (bieco e becero espediente per risparmiare sulla parcella del medico)

Allora penso che sarete ancora più sollevate di sapere che esiste un esempio nella letteratura classica.
Tali Glauco e Diomede scesero in campo per combattere ma scoprirono che i loro antenati erano legati dal sacro vincolo dell'ospitalità, per cui decisero di abbandonare le armi ed essere amici.
E' un episodio minore dell'Iliade, ma abbastanza conosciuto.

[Modificato da Laurie85 17/02/2007 11.53]

La faccenda di Gilgamesh ed Enkidu me la ricordo, invece non mi sembra che esista un episodio del genere nella mitologia egiziana. Sulla letteratura classica non mi esprimo, non sono assolutamente preparata