A casa combattono ancora con le 'quote rosa' ma all'estero la parità è quasi raggiunta. Il fenomeno del turismo sessuale non è più infatti circoscritto al mondo maschile e sempre più donne scoprono i luoghi 'caldi' dove vivere esperienze 'hot'. Fuggono a volte dai loro matrimoni falliti in cerca di avventure esotiche, di emozioni da capogiro oppure di semplici esperienze romantiche.
Difficile fare stime precise di quante siano le italiane in vacanza a caccia di giovani amanti a pagamento, poiché la maggior parte è ancora restia a dichiararlo. Sicuramente però il fenomeno è in crescita vertiginosa con una tendenza all'abbassamento dell'età. E non solo nel Belpaese! Mentre prima erano piuttosto donne di mezza età, quarantenni single o divorziate, a cercare quello che popolarmente viene chiamato "big bamboo", oggi anche le ragazze di tren'anni partono alla volta dei Caraibi con il preservativo in borsa. I voli low cost e i pacchetti viaggio vantaggiosi lo permettono.
E proprio i luoghi del bacino caraibico (Giamaica, Barbados e Repubblica Domenicana) sono le mete preferite dalle "turiste bianche''. Ma anche i paesi africani come Kenya, Senegal e Marocco, o Bali in Indonesia e Phuket in Thailandia, riscuotono larghi consensi. Insomma paesi che in sostanza vivono sotto la soglia della povertà e dove il turismo sessuale diventa una fonte di reddito. Cuba, Repubblica Domenicana e Thailandia poi mettono d'accordo sia uomini che donne.
Ma quanto costano questi 'amanti oltre confine' belli e muscolosi, prestanti sessualmente e pronti a regalare una notte da sogno? In Giamaica, secondo gli studiosi del fenomeno, si pagano circa 30 dollari l'ora e fino a 150 dollari per una notte. Oltre ai soldi, i giovani indigeni amano vestiti, occhiali, accendini. E i 'latin lovers' giamaicani sono pronti a giurare che le donne canadesi sono le più generose.