Ecco la versione definitiva (a meno che qualcuno abbia altre info o suggerimenti da dare) da inviare a questi indirizzi:
mimandaraitre@rai.it
gabibbo@mediaset.it
X le iene c'e' la possibilita' di inviare segnalazioni e richieste direttamente sul loro sito all'indirizzo:
www.iene.mediaset.it/segnalazioni.shtml (quindi bisognerebbe fare un copia-incolla della lettera stessa)
Egregia redazione,
siamo un gruppo di persone che soffrono di patologie autoimmuni, alcuni in forma lieve altri in forma più grave e invalidante. Scriviamo questa lettera per un amico Pasquale, che da diversi anni soffre di Lupus, questa malattia gli ha arrecato gravi danni nel tempo tra cui un’aneurisma all’aorta addominale, due aneurismi alle femorali, due infarti e pancreatite. Inoltre dato che ha le arterie molto fragili non è stato possibile trattarlo chirurgicamente.
Scriviamo a voi perchè Pasquale è stato licenziato ingiustamente, ora nonostante abbia bussato ad innumerevoli porte e scritto anche ai giornali, non una di queste porte si è aperta e il nostro amico è proprio disperato.
Riporto sotto la lettera inviata da lui a diversi giornali..
Sono Pasquale e vi scrivo dalla provincia di Arezzo abito qui dal 1999, mia moglie subito ha trovato un lavoro mentre io mi sono dovuto adeguare o per meglio dire “arrangiare” perchè sono invalido con un percentuale dell’ 85% e quindi non sono in grado di poter fare tutti i lavori che
mi venivano proposti. Purtroppo sono affetto da lupus eritematoso sistemico che mi ha quasi danneggiato tutti gli organi interni. Nel 2003 sono riuscito a trovare un posto di lavoro in una cooperativa sociale di tipo B dove sono assunto come invalido e a tempo indeterminato. Purtroppo però mi sono ammalato spesso negli anni 2005/06 ho avuto due infarti e diversi altri problemi per un totale di 280 giorni di malattia in 3anni e mezzo. Nel luglio 2006 sono caduto e ho riportato la rottura del legamento crociato anteriore con gravi conseguenze. Dopo due mesi di cure ho ripreso a camminare anche se con alcune difficoltà;nonostante ciò ho deciso di rientrare al lavoro. Il giorno dopo però ho ricevuto una raccomandata da parte della ditta che diceva esplicitamente che ero stato licenziato. Il giorno 08/11/06 sono andato all'ufficio di conciliazione della Camera del Lavoro dove la ditta si è rifiutata di riassumermi e mi ha fatto una proposta economica di 2000 euro. Qui ho avuto l’impressione che forse volevano lavarsi la coscienza. Il 20/11 ho avuto un altro colloquio nella stessa sede e la ditta mi ha proposto 1000 euro per indennizzo; naturalmente io ho rifiutato per ovvi motivi economici e morali, soprattutto perché comunque sia io mi sarei ritrovato senza lavoro e con poco più di una mensilità tra le mani. Desidererei essere contattato se possibile visto che altre testate come il corriere di Arezzo non mi hanno degnato di una risposta. Il mio recapito telefonico è 0575-658333 e 347-7216100. Si parla spesso di voler aiutare le persone che hanno avuto la sfortuna di nascere in condizioni di certo non cosiddette normali, io ho avuto anche la sfortuna di conoscere persone che di certo non fanno in modo che questo accada, per usare un eufemismo.
Distinti saluti. Sannino Pasquale
Mai come in questo periodo si parla tanto di tutela dei lavoratori,di sicurezza, dei diritti negati ai lavoratori, ora io credo che casi come quelli di Pasquale (ce ne saranno molti immagino), non ci possono lasciare indifferenti, dobbiamo tutti far qualcosa in prima persona, questa lettera è quanto possiamo fare noi, qualcosa di piu’ concreto e’ quello che speriamo possiate fare voi.
Grazie dell’interessamento.