00 25/06/2007 14:53
Re:

Scritto da: Bruttoformo 25/06/2007 14.45
Voglio anche riportare un episodio narrato dallo stesso Tanica che quando l'ho letto mi ha fatto piegare in quattro dalle risate perché non potevo fare a meno di immaginarmi la scena.
Il complessino, in compagnia dei Litfiba, si era recato in una discoteca di Firenze e Rocco, stupitosi del silenzio che proveniva dall'interno, si era rivolto a un pr dicendogli con voce impostata da dj (è questa la cosa che mi ha fatto morire dal ridere): "Ehi, come mai non c'è musica? Non va bene, perché noi siamo giovani e vogliamo sentire sempre tanta tanta tanta musica!" Alla fine si scoprì che il pr era in realtà un agente di polizia in borghese e nel locale era in corso una retata...

Dei grandi, sono troppo dei grandi.


Favolosa!
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"Dobbiamo prepararci a presentare le nostre scuse a Emilio Fede. L'abbiamo sempre dipinto come un leccapiedi, anzi come l'archetipo di questa giullaresca fauna, con l'aggravante del gaudio. Spesso i leccapiedi, dopo aver leccato, e quando il padrone non li vede, fanno la faccia schifata e diventano malmostosi. Fede no. Assolta la bisogna, ne sorride e se ne estasia, da oco giulivo. Ma temo che di qui a un pò dovremo ricrederci sul suo conto, rimpiangere i suoi interventi e additarli a modello di obiettività... Oggi, per instaurare un regime, non c'è più bisogno di una marcia su Roma nè di un incendio del Reichstag, nè di un golpe sul palazzo d'Inverno. Bastano i cosiddetti mezzi di comunicazione di massa: e fra di essi, sovrana e irresistibile, la televisione. (...) Il risultato è scontato: il sudario di conformismo e di menzogne che, senza bisogno di ricorso a leggi speciali, calerà su questo Paese riducendolo sempre più a una telenovela di borgatari e avviandolo a un risveglio in cui siamo ben contenti di sapere che non faremo in tempo a trovarci coinvolti". (Indro Montanelli, 1994)