Zeman81, 07/01/2008 19.21:
A nessuno di voi frega, lo so, prenderò anche dei nomi, ma ho finito l'ultimo Harry Potter.
Tetro, attorcigliato, ambiguo, complesso. Io ci avrei messo un po' più di rabbia, ma va bene anche così.
Quel che mi sta sul cazzo è che purtroppo su Studio Aperto di merda avevano accennato a un dettaglio del finale che mi ha rovinato parte dell'epilogo. La mia reazione è stata simile a quella di Germano Mosconi. Che due maroni.
Su Harry Potter ho preso posizione fin da quando se ne iniziò a parlare. Non ne ho mai letto una riga, mai lo leggerò.
Ho letto ad alta voce il finale in libreria, ecco l'unica cosa che avrò letto in vita mia di quella saga.
Magari è splendido, scritto egregiamente, ma
1) Non leggo libri il cui autore appoggia con tanto entusiasmo il fatto di farne un film.
2) Odio, più in generale, che tutto ciò che un autore scrive possa essere trasposto in film. Penso che la letteratura dia spazio a una tale inventiva che il fatto stesso che possa essere trasposta su grande schermo dimostra che l'autore non ne ha saputo utilizzare gli aspetti più unici. Ergo, qualcuno mi faccia un bel film su un racconto di Kafka se ce la fa.
3) Stephen King puppami la fava.
4) Odio le saghe e tutto ciò che ci sta dietro. Una che ha scritto (quanti?) sei/sette libri o quelli che sono su una stessa storia non scrive certo col cuore ma con qualcos'altro. Poe avrà scritto in tutta la sua vita 1/16 di ciò che ha scritto fin'ora quella là, ma ci ha dato di tutto, dal poliziesco, al grottesco, all'horror, alla poesia.
C'inquinate il fiume!
6) Diffido fortemente da chi scrive troppo in troppo poco tempo. Quante sono? 600 pagine a libro? Kafka ha scritto 3 romanzi (incompiuti) e il totale dei suoi racconti non arriverà alle 600 pagine. In tutta la sua vita ha prodotto questo. Però cazzo, che roba!
7) L'autrice è una donna, giusto?
8) Ciò che piace a troppa gente so già che non mi piace. Uno dovrebbe essere in allarme quando si accorge di piacere a troppi.